SOSTANZE STUPEFACENTI: LA NUOVA CIRCOLARE NON CAMBIA L’IMPOSTAZIONE DI PUNIRE A PRESCINDERE DAGLI EFFETTI SULLA CAPACITÀ DI GUIDA
Nel mese di aprile i ministeri dell’Interno e della Salute hanno inviato una
circolare per chiarire come applicare le regole del nuovo codice della strada
riguardanti l’uso delle sostanze stupefacenti per chi è alla guida. Nei giorni
scorsi su molti mezzi di informazione si è parlato di una “sconfessione”
dell’impostazione voluta dal ministero dei Trasporti: il nuovo codice della
strada fortemente voluto da Salvini ha introdotto sanzioni per l’uso delle
sostanze stupefacenti a prescindere dagli effetti sulla capacità di guidare, e
questa circolare “tecnica” spiega che bisogna accertare che “la sostanza
stupefacente produca ancora i suoi effetti nell’organismo durante la guida”.
“La circolare sembra contraddire l’impostazione del nuovo codice della strada,
ma non lo fa“, spiega ai nostri microfoni Antonella Soldo, presidente di Meglio
Legale. “Intanto perché non potrebbe mai farlo: una circolare è un atto
esecutivo, non può cambiare una legge. Inoltre l’intenzione di questa circolare
del Ministero della Salute e del Ministero dell’Interno corrisponde
perfettamente all’intenzione che aveva il Ministro Salvini quando ha promosso e
fatto approvare il nuovo codice della strada”, ovvero quel famoso lucido sì o
lucido no, la patente te la tolgo comunque.
Il testo dice fin dalle premesse che bisogna accertare il fatto che la persona
che abbia assunto sostanza in prossimità del fatto di mettersi alla guida.
“Questo accertamento secondo la Circolare viene fatto escludendo l’analisi delle
urine, ma concentrando l’esame solo su quello del sangue e della saliva alla
ricerca dei metaboliti attivi”. I metaboliti restano attivi anche diverse ore
(fino a tre giorni, per i consumatori abituali), “il fatto che siano attivi non
dimostra che il consumo sia venuto a ridosso del mettersi alla guida“.
Inoltre, le visite che venivano fatte prima dal medico del pronto erano
complete: “bisognava vedere se una persona aveva un giusto senso
dell’equilibrio, della motorietà, della vista, parlava in modo coerente, aveva
le pupille dilatate, aveva dei tremori, il medico doveva fare una visita medica
e c’era un apposito di 3 pagine con una serie di criteri da accertare che oggi è
sparito”. Ora la visita sparisce, restano solo i test. Inoltre la circolare
chiarisce che non c’è un limite minimo o un limite massimo di THC o di altre
sostanze da rilevare, a differenza di quanto accade negli altri paesi.
Ascolta l’intervista completa di Antonella Soldo, presidente di Meglio Legale,
ai microfoni di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica