
Il Mossad israeliano coinvolto nel rapimento e nell’uccisione dell’ex primo ministro italiano Aldo Moro nel 1978
InfoPal - Monday, October 13, 2025
Roma – Quds News. Un nuovo rapporto rivela che il Mossad israeliano è stato coinvolto nel rapimento e nell’assassinio dell’ex primo ministro italiano Aldo Moro, nel 1978, evidenziando la profonda influenza di Israele sul panorama politico italiano, compresi i legami di Moro con i gruppi di resistenza palestinese.
Il veterano giornalista d’inchiesta italiano Erik Salerno, che ha trascorso oltre trent’anni a seguire i principali politici italiani, ha descritto nel suo libro del 2010 “La base del Mossad in Italia” come l’Italia sia stata trasformata in una “portaerei” strategica gestita congiuntamente da Stati Uniti e Israele. Ha anche esplorato il coinvolgimento segreto di Israele nel rapimento e nell’uccisione di Aldo Moro, figura di spicco della politica italiana e membro della Democrazia Cristiana.
Moro, rapito dalle Brigate Rosse, organizzazione di estrema sinistra, in un’audace operazione in pieno giorno, il 16 marzo 1978, fu assassinato dopo 55 giorni di prigionia. L’evento sconvolse la nazione e segnò un capitolo cupo durante gli “Anni di Piombo” in Italia, un’epoca turbolenta e piena di cospirazioni politiche e violenze.
Salerno afferma che i piani di Moro di raggiungere un compromesso storico con il Partito Comunista Italiano minacciavano i potenti interessi occidentali, decisi a mantenere l’Italia saldamente nel blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti. “Quello che temevano a Washington era che l’Italia potesse allontanarsi dalla NATO”, ha dichiarato a The Grayzone.
Salerno rivelò i legami segreti di Moro con i gruppi di resistenza palestinesi, facilitati dal regime libico di Muammar Gheddafi, che consentivano ai gruppi di resistenza palestinesi un passaggio sicuro e il “contrabbando di armi” attraverso l’Italia in cambio di una relativa assenza di “attacchi terroristici” sul suolo italiano, un accordo noto come “Lodo Moro”.
La ricerca di Salerno evidenzia anche un sospetto incidente aereo del 1973 che coinvolse un aereo italiano, l’Argo 16, che trasportava combattenti palestinesi rilasciati.
Le indagini successive suggerirono, sulla base di “prove oggettive”, che Israele fosse dietro l’incidente, in cui perse la vita l’intero equipaggio. L’incidente avvenne dopo la decisione di Moro di liberare i combattenti, facendo infuriare l’intelligence israeliana.
Nel corso della sua carriera, Salerno ha documentato come il Mossad israeliano avesse stretti legami con le agenzie di intelligence italiane, collaborando a diverse missioni segrete. “Il Mossad praticamente è nato a Roma”, ha affermato.
Sebbene Salerno non arrivi ad accusare direttamente il Mossad di aver orchestrato l’assassinio di Moro, ritiene che l’intelligence israeliana abbia avuto un ruolo decisivo nell’escalation delle tensioni in Italia, arrivando persino a sostenere fazioni radicali come le Brigate Rosse per preservare gli interessi geopolitici occidentali.
“Non si trattava di un solo uomo”, ha sottolineato Salerno. “Si trattava di controllare la direzione politica dell’Italia durante un momento critico della Guerra Fredda“.
Le rivelazioni arrivano in concomitanza con le recenti proteste di massa e gli scioperi in corso in tutta Italia a sostegno di Gaza, nel contesto del genocidio israeliano in corso.
Recenti sondaggi mostrano un forte sostegno tra gli italiani – inclusa una quota significativa di sostenitori della coalizione di governo di Giorgia Meloni – al riconoscimento di uno Stato palestinese. Meloni ha criticato l’uccisione di palestinesi da parte di Israele negli ultimi mesi, tuttavia, continua a essere uno dei più fedeli alleati di Israele nell’UE.