Il Mossad israeliano coinvolto nel rapimento e nell’uccisione dell’ex primo ministro italiano Aldo Moro nel 1978Roma – Quds News. Un nuovo rapporto rivela che il Mossad israeliano è stato
coinvolto nel rapimento e nell’assassinio dell’ex primo ministro italiano Aldo
Moro, nel 1978, evidenziando la profonda influenza di Israele sul panorama
politico italiano, compresi i legami di Moro con i gruppi di resistenza
palestinese.
Il veterano giornalista d’inchiesta italiano Erik Salerno, che ha trascorso
oltre trent’anni a seguire i principali politici italiani, ha descritto nel suo
libro del 2010 “La base del Mossad in Italia” come l’Italia sia stata
trasformata in una “portaerei” strategica gestita congiuntamente da Stati Uniti
e Israele. Ha anche esplorato il coinvolgimento segreto di Israele nel rapimento
e nell’uccisione di Aldo Moro, figura di spicco della politica italiana e membro
della Democrazia Cristiana.
Moro, rapito dalle Brigate Rosse, organizzazione di estrema sinistra, in
un’audace operazione in pieno giorno, il 16 marzo 1978, fu assassinato dopo 55
giorni di prigionia. L’evento sconvolse la nazione e segnò un capitolo cupo
durante gli “Anni di Piombo” in Italia, un’epoca turbolenta e piena di
cospirazioni politiche e violenze.
Salerno afferma che i piani di Moro di raggiungere un compromesso storico con il
Partito Comunista Italiano minacciavano i potenti interessi occidentali, decisi
a mantenere l’Italia saldamente nel blocco occidentale guidato dagli Stati
Uniti. “Quello che temevano a Washington era che l’Italia potesse allontanarsi
dalla NATO”, ha dichiarato a The Grayzone.
Salerno rivelò i legami segreti di Moro con i gruppi di resistenza palestinesi,
facilitati dal regime libico di Muammar Gheddafi, che consentivano ai gruppi di
resistenza palestinesi un passaggio sicuro e il “contrabbando di armi”
attraverso l’Italia in cambio di una relativa assenza di “attacchi terroristici”
sul suolo italiano, un accordo noto come “Lodo Moro”.
La ricerca di Salerno evidenzia anche un sospetto incidente aereo del 1973 che
coinvolse un aereo italiano, l’Argo 16, che trasportava combattenti palestinesi
rilasciati.
Le indagini successive suggerirono, sulla base di “prove oggettive”, che Israele
fosse dietro l’incidente, in cui perse la vita l’intero equipaggio. L’incidente
avvenne dopo la decisione di Moro di liberare i combattenti, facendo infuriare
l’intelligence israeliana.
Nel corso della sua carriera, Salerno ha documentato come il Mossad israeliano
avesse stretti legami con le agenzie di intelligence italiane, collaborando a
diverse missioni segrete. “Il Mossad praticamente è nato a Roma”, ha affermato.
Sebbene Salerno non arrivi ad accusare direttamente il Mossad di aver
orchestrato l’assassinio di Moro, ritiene che l’intelligence israeliana abbia
avuto un ruolo decisivo nell’escalation delle tensioni in Italia, arrivando
persino a sostenere fazioni radicali come le Brigate Rosse per preservare gli
interessi geopolitici occidentali.
“Non si trattava di un solo uomo”, ha sottolineato Salerno. “Si trattava di
controllare la direzione politica dell’Italia durante un momento critico della
Guerra Fredda“.
Le rivelazioni arrivano in concomitanza con le recenti proteste di massa e gli
scioperi in corso in tutta Italia a sostegno di Gaza, nel contesto del genocidio
israeliano in corso.
Recenti sondaggi mostrano un forte sostegno tra gli italiani – inclusa una quota
significativa di sostenitori della coalizione di governo di Giorgia Meloni – al
riconoscimento di uno Stato palestinese. Meloni ha criticato l’uccisione di
palestinesi da parte di Israele negli ultimi mesi, tuttavia, continua a essere
uno dei più fedeli alleati di Israele nell’UE.