
Giro d’Italia, Tour de France, Vuelta a España: come ripulire il genocidio
BDS Italia - BDS Italia - Thursday, April 17, 2025Mentre Israele intensifica il genocidio contro 2,3 milioni di palestinesi a Gaza e la sua violenta occupazione militare della Cisgiordania, gli organismi sportivi internazionali hanno l’obbligo morale di adottare tutte le misure necessarie per impedire il genocidio, altrimenti rischiano di essere ritenuti penalmente responsabili.
Eppure, le tre principali corse ciclistiche del mondo continuano a consentire la partecipazione del team israeliano, aiutando a fare dimenticare grazie allo sport che Israele commette gravi crimini contro i palestinesi.
Il Giro d’Italia (9 maggio – 1 giugno), il Tour de France (5 – 27 luglio) e la Vuelta a España (23 agosto – 14 settembre) stanno vergognosamente consentendo alla squadra ciclistica che rappresenta Israele, Israel Premier Tech, di partecipare. Nel frattempo, Israele continua l’assalto a Gaza, uccide migliaia di persone, usa la fame come arma di guerra e commette un genocidio sportivo (uccidendo più di 700 atleti palestinesi e distruggendo impianti sportivi palestinesi a Gaza).
Israel Premier Tech è stata creata dal miliardario canadese-israeliano Sylvan Adams con l’obiettivo dichiarato di mascherare grazie allo sport il regime israeliano di occupazione militare e apartheid che dura da 77 anni e il genocidio che sta commettendo Israele a Gaza. Adams ha descritto il genocidio israeliano contro i palestinesi di Gaza in termini vergognosamente razzisti come lotta del “bene contro il male e di civiltà contro barbarie”. Ha definito “utili idioti” i leader mondiali che hanno chiesto a Israele di fermare “questa uccisione di donne, bambini e neonati”. Adams ha anche descritto l’amministrazione Trump, razzista e instabile, come “la più positiva della storia, la più determinata nei confronti di Israele mai vista”.
L’UCI, l’organismo internazionale che governa il ciclismo, dichiara di essere un’“organizzazione politicamente neutrale”. L’UCI ha immediatamente sanzionato la Russia a pochi giorni dall’invasione illegale dell’Ucraina, sospendendo tutte le squadre russe e bielorusse e vietando tutti gli eventi UCI in Russia e Bielorussia. Eppure in una tipica dimostrazione di ipocrisia occidentale, l’UCI non solo ha chiuso un occhio sulla decennale storia di gravi crimini commessi da Israele contro i palestinesi, ma ora sta contribuendo a ripulire a livello sportivo il genocidio israeliano a Gaza, consentendo alla Israel Premier Tech di partecipare.
Non è la prima volta che l’UCI e le sue principali corse ciclistiche si rendono complici del sportwashing israeliano rispetto ai suoi gravi crimini contro i palestinesi. Rendiamo omaggio ai numerosi gruppi e appassionati di ciclismo in Italia, Francia e Spagna che hanno organizzato proteste contro la partecipazione del team dell'Israel dell'apartheid lungo i percorsi del Giro d’Italia, del Tour de France e della Vuelta a Espana.
Israele è in grado di commettere questo genocidio in diretta in totale impunità e di continuare quello che Amnesty International ha definito un regime di apartheid durato 77 anni, per via dell’incapacità degli organismi internazionali, compresi quelli che regolano lo sport, di rispettare il diritto internazionale sanzionando Israele.
Gli ipocriti organismi sportivi internazionali rispetteranno il loro obbligo di bandire l’Israele genocida dallo sport solo se, come ha affermato il giornalista sportivo Dave Zirin, saremo noi a costringerli. Facciamolo.
Chiediamo proteste più pacifiche che mai lungo i percorsi delle gare ciclistiche a cui partecipa il team del genocida, tra cui il Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta a España. Facciamo in modo che la strada sia chiusa ai responsabili del genocidio.
Unisciti a noi e aiutaci a far si che l’UCI e le sue gare capiscano questo messaggio: nel ciclismo non c’è posto per il genocidio.
Per maggiori informazioni sulle mobilitazioni del Giro d’Italia, il Tour de France e la Vuelta a España contattaci a pacbi@bdsmovement.net