PALESITINA: CENTINAIA DI TANK ISRAELIANI SCHIERATI PER OCCUPARE GAZA CITY…CON L’ESPLICITA BENEDIZIONE DEGLI USA.

Radio Onda d`Urto - Monday, September 15, 2025
In Palestina l’esercito occupante israeliano ha completato, nelle prime ore di lunedì 15 settembre, lo schieramento di migliaia di soldati, con centinaia di carri armati, mezzi corazzati e bulldozer lungo il lato nord della Striscia di Gaza per la manovra imminente che punta a conquistare, in maniera indefinita e via terra, Gaza City, città palestinese da un milione di persone. La manovra genocidiaria, denominata dal governo fascista di Netanyahu e dei coloni, è stata chiamataCarri di Gedeone 2′. Tel Aviv stima un massacro che durerà tra i 3 e i 4 mesi, dato che – e nonostante due anni di massacri indiscriminati – le diverse forze della Resistenza palestinese restano radicate dentro il territorio. Il tutto mentre prosegue, quotidiano e incessante, lo stillicidio di bombardamenti via cielo per radere completamente al suolo la città: nelle ultime 24 ore, almeno 4 gli edifici a più piani distrutti, provocando vittime anche tra le tende realizzate con materiali di fortuna al suolo.

Nella sola giornata di domenica 14 settembre, sono almeno 52 le vittime palestinesi per mano del genocidio israeliano, con 16 edifici rasi al suolo. Almeno 35 delle vittime di domenica sono state uccise a Gaza City, dove i raid incessanti hanno costretto decine di migliaia di persone alla fuga verso sud, dove già sono assiepate centinaia e centinaia di migliaia di persone, senza aiuti, sostegno e supporto di alcun genere.

La traduzione in italiano della corrispondenza, con i numeri aggiornati del genocidio per mano israeliana a Gaza, dal corrispondente palestinese dell’agenzia di stampa Wafa. Ascolta o scarica

Sul fronte internazionale, intanto, in vista del voto all’assemblea generale dell’Onu sulla creazione di uno Stato di Palestina, il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha voluto chiarire ancora una volta da che parte si schiera Washington…arrivando in Israele. Rubio e Netanyahu si sono fatti fotografare assieme al “Muro del Pianto” di Gerusalemme.

“La visita di Rubio è una testimonianza della solidità e della forza dell’alleanza israelo-americana, resistente e forte come le pietre del Muro Occidentale che abbiamo appena toccato. Grazie, Marco”, ha gongolato Netanyahu, mentre Rubio non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti. Incontrando però diversi esponenti della leadership sionista, Rubio – su mandato di Trump  “ha fatto capire che non si oppone alle annessioni (anche della Cisgiordania occupata, ndRodU) e che l’amministrazione Trump non si metterà di traverso”, ha riferito Axios.