Oggi la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato

Pressenza - Monday, September 1, 2025

Oggi, primo settembre, ricorre la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato.

Ieri, al termine della preghiera dell’Angelus, papa Leone si è soffermato sui dolori del mondo, scosso dai conflitti, dalla violenza che colpisce i bambini e chi è in cerca di speranza e di futuro.

Il primo pensiero lo ha rivolto a Gaza e all’Ucraina, ricordando che si “continua a seminare morte e distruzione” con città colpite dai bombardamenti.
Azioni nelle quali sono morte diverse persone.

Leone XIV invita a “non cedere all’indifferenza” ma a farsi prossimi con la preghiera e con gesti di carità.

“Ribadisco con forza il mio pressante appello per un cessate il fuoco immediato e per un serio impegno nel dialogo, è tempo che i responsabili rinuncino alla logica delle armi e imbocchino la via del negoziato e della pace con il sostegno della comunità internazionale.
La voce delle armi deve tacere mentre deve alzarsi la voce della fraternità e della giustizia”.

Il Papa ieri ha fatto anche riferimento al naufragio dello scorso 29 agosto al largo della costa atlantica della Mauritania, nel quale sono morte più di 50 persone e altre 100 risultano disperse.
L’ennesima tragedia del mare nel viaggio della speranza verso le Isole Canarie.

Un evento che interroga e che dovrebbe esortare ad accogliere chi è straniero.

“Questa tragedia mortale si ripete ogni giorno ovunque nel mondo.
Preghiamo perché il Signore ci insegni, come singoli e come società, a mettere in pratica pienamente la sua parola: «Ero straniero e mi avete accolto» (Mt 25,35).”

Prendersi cura della casa comune

Dieci anni fa – afferma il Pontefice – Papa Francesco, in sintonia con la Chiesa Ortodossa e con il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, istituì per la Chiesa cattolica tale Giornata.
Essa è più che mai importante e urgente e quest’anno ha per tema “Semi di pace e di speranza”.
Uniti a tutti i cristiani la celebriamo e la prolunghiamo nel “Tempo del Creato” fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi.
Nello spirito del Cantico di frate sole, da lui composto 800 anni fa, lodiamo Dio e rinnoviamo l’impegno a non rovinare il suo dono ma a prenderci cura della nostra casa comune.”

Redazione Italia