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Oggi la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato
Oggi, primo settembre, ricorre la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Ieri, al termine della preghiera dell’Angelus, papa Leone si è soffermato sui dolori del mondo, scosso dai conflitti, dalla violenza che colpisce i bambini e chi è in cerca di speranza e di futuro. Il primo pensiero lo ha rivolto a Gaza e all’Ucraina, ricordando che si “continua a seminare morte e distruzione” con città colpite dai bombardamenti. Azioni nelle quali sono morte diverse persone. Leone XIV invita a “non cedere all’indifferenza” ma a farsi prossimi con la preghiera e con gesti di carità. “Ribadisco con forza il mio pressante appello per un cessate il fuoco immediato e per un serio impegno nel dialogo, è tempo che i responsabili rinuncino alla logica delle armi e imbocchino la via del negoziato e della pace con il sostegno della comunità internazionale. La voce delle armi deve tacere mentre deve alzarsi la voce della fraternità e della giustizia”. Il Papa ieri ha fatto anche riferimento al naufragio dello scorso 29 agosto al largo della costa atlantica della Mauritania, nel quale sono morte più di 50 persone e altre 100 risultano disperse. L’ennesima tragedia del mare nel viaggio della speranza verso le Isole Canarie. Un evento che interroga e che dovrebbe esortare ad accogliere chi è straniero. “Questa tragedia mortale si ripete ogni giorno ovunque nel mondo. Preghiamo perché il Signore ci insegni, come singoli e come società, a mettere in pratica pienamente la sua parola: «Ero straniero e mi avete accolto» (Mt 25,35).” Prendersi cura della casa comune Dieci anni fa – afferma il Pontefice – Papa Francesco, in sintonia con la Chiesa Ortodossa e con il Patriarca Ecumenico Bartolomeo I, istituì per la Chiesa cattolica tale Giornata. Essa è più che mai importante e urgente e quest’anno ha per tema “Semi di pace e di speranza”. Uniti a tutti i cristiani la celebriamo e la prolunghiamo nel “Tempo del Creato” fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. Nello spirito del Cantico di frate sole, da lui composto 800 anni fa, lodiamo Dio e rinnoviamo l’impegno a non rovinare il suo dono ma a prenderci cura della nostra casa comune.” Redazione Italia