MIMI ED ANGELO SONO LIBERI!

S.I. Cobas – Sindacato intercategoriale - Friday, July 11, 2025

LAVORATORI E DISOCCUPATI UNITI NELLA LOTTA DI CLASSE.

Centinaia di proletari, disoccupati/e, lavoratori e lavoratrici, solidali oggi fuori al Tribunale per chiedere la libertà di Mimi ed Angelo dopo la straordinaria giornata di lotta e di determinazione proletaria a Napoli che ha coinvolto oltre 700 disoccupati/e del movimento delle platee storiche.

Doveva essere una giornata di festa quella del click-day, la procedura di messa a bando per l’assunzione delle platee storiche in lavori di pubblica utilità.

Ma come già denunciato ieri la piattaforma che doveva reggere la candidatura dei disoccupati formati tramite il progetto GOL e Garanzia Giovani è rimasta bloccata, comportando ritardi e anomalie, quindi l’impossibilità a partecipare alla selezione dei tanti disoccupati/e, tra cui quelli delle platee storiche riconosciute da oltre 10 anni per le interlocuzioni (( anche pubblicamente) con il Prefetto, il Sindaco, oltre che dal Ministero degli Interni.

Dinanzi alla rabbia e l’indignazione proletaria la risposta delle istituzioni napoletane è stata improntata sulle cariche con una violenza inaudita, figlia del recente decreto sicurezza, ex ddl 1660.

Nonostante la grande resistenza della piazza contro la gestione di Questura e istituzioni, Mimì ed Angelo arrestati hanno passato la notte nelle celle della Questura per poi essere oggi liberati dopo il processo per direttissima.

Questo duro attacco è una chiara e palese provocazione del Governo Meloni, che forte del nuovo decreto-legge vorrebbe mettere al bando in maniera definitiva i movimenti che rivendicano lavoro stabile e sicuro e che all’interno del mercato del lavoro potrebbero costituire una spina nel fianco dei padroni e delle istituzioni, poiché hanno dimostrato in questi ultimi dieci anni di rappresentare un movimento all’avanguardia nella lotta di classe degli sfruttati contro gli sfruttatori; e dall’altro lato, mira a dissuadere ogni tentativo di organizzazione conflittuale che si oppone alle politiche dell’ economia di guerra messa in atto, di tagli ai servizi e al carovita, di lavoro nero, lavoro grigio e di condizioni di sfruttamento dai fronti del padronato comunque diversamente definito.

Come organizzazione sindacale abbiamo risposto subito con iniziative di solidarietà fuori di alcune Prefetture con la proclamazione di due ore di sciopero nazionale e con picchettaggi fuori ai magazzini: da Settimo Torinese ad Alessandria, da Colosso di Fossano a Torino, da Milano a Vimodrone, da Vignate a Piacenza , da Serravalle a Vigidulfo, da Landrano a Peschiera Borromeo, da Novara  a Modena, da Cuneo a Bologna, da Arzano a Marcianise, da Pioltello a Roma.

Siamo a conoscenza di numerosi azioni e messaggi di solidarietà anche a Palermo, Catania, Cosenza, Bari , Aversa, Santa Maria Capua Vetere , Viterbo, Firenze, Livorno, Massa Carrara, Viareggio Marche, Perugia, Mestre , Marghera , Padova che si sommano
ai messaggi di solidarietà giunti da fronti proletari fuori dall’Italia: dall’ Argentina alla Grecia, dalla Turchia all’Iran, fino alla Gran Bretagna.

Come SiCobas non fermeremo il sostegno ed il supporto a quella che, come sindacato, riteniamo una lotta che va estesa su tutti i territori. Si apre adesso una fase nuova, dove organizzare e rivendicare l’ingresso per tutti i lavoratori formati ma inoccupati aderenti alle platee storiche.

Siamo pronti come sempre ad un lavoro di supporto nel prosieguo della lotta del movimento dei disoccupati/e organizzati che – come oggi è stato dimostrato – non si fermerà fino a che non verrà conquistato il salario ed il lavoro per tutti/e.

LAVORARE MENO, LAVORARE TUTTI.

RIDURRE L’ORARIO DI LAVORO A PARITÀ DI SALARIO.

SALARIO GARANTITO AI DISOCCUPATI

UNITÀ TRA LAVORATORI OCCUPATI ED INOCCUPATI.

PASSAGGIO DOPO 10 MESI DEI LAVORATORI A TEMPO DETERMINATO A QUELLO INDERERMINATO

FRONTE UNICO DI CLASSE CONTRO LA REPRESSIONE!!!!

SOLIDARIETÀ DEI PROLETARI A SCALA INTERNAZIONALE

Si Cobas Nazional

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