
Dopo l’attacco subito, Freedom Flotilla rifiuta di rimanere in silenzio: salperemo per Gaza con “Madleen”
Freedom Flotilla - Thursday, May 15, 2025MALTA | 15 maggio 2025 – Di fronte al terrorismo di Stato, al silenzio dei media e alla crescente complicità globale, la Freedom Flotilla Coalition (FFC) annuncia che la propria missione – finalizzata a spezzare l’illegale blocco ed embargo israeliano inflitto a Gaza – proseguirà imperterrita.
Stiamo attrezzando la nostra prossima nave, “Madleen”, per salpare entro maggio verso Gaza, e portare la nostra solidarietà e il nostro carico di speranza ai palestinesi
Abbiamo dato il nome “Madleen” alla nave nel 2014, in onore di quella che all’epoca era l’unica pescatrice di Gaza; un simbolo di resilienza e resistenza.
A inizio maggio dei droni israeliani hanno attaccato, in acque internazionali, la nostra nave “Conscience”, in missione di aiuto umanitario. Il bombardamento costituisce un deliberato atto di aggressione e di intimidazione nel contesto dell’assedio totale da parte di Israele, che da dai primi di marzo non lascia assolutamente entrare a Gaza acqua, cibo e medicinali.
Quattro membri dell’equipaggio sono rimasti feriti, la nave ha subito un incendio, le comunicazioni sono state disturbate e interrotte, mentre l’imbarcazione continuava a imbarcare acqua e andare alla deriva.
L’attacco è avvenuto in acque europee, in violazione al diritto internazionale, e la nave è rimasta bloccata al largo di Malta.
I media e i governi di tutto il mondo hanno, fino ad ora, minimizzato l’accaduto.
“Viviamo in un’epoca in cui le navi che trasportano gli armamenti più pericolosi e sofisticati possono transitare liberamente, mentre le navi che trasportano urgenti aiuti umanitari per una popolazione che soffre la fame, vengono date al fuoco. Israele, pur di metter in atto la propria politica di affamare il popolo palestinese come arma di guerra, è disposto a bombardare le navi umanitarie”. – Dr. Shahd Hammouri, Università di Kent (2 maggio)
Questo attacco non costituisce un incidente isolato, ma fa parte di una campagna più ampia che prende di mira coloro che sfidano il blocco illegale di Israele, chi contrasta la sistematica negazione di cibo, forniture mediche, acqua potabile a Gaza, chi rivendica il diritto fondamentale alla libertà di movimento per il popolo palestinese.
“Dopo tutto quello che abbiamo visto a Gaza negli ultimi 19 mesi, non mi sorprende che un attacco di tipo terroristico, effettuato contro dei civili in acque europee, sia rimasto senza risposta da parte dei governi. È l’ennesima prova di quanto siano stati dimenticati i principi che reggono la convivenza civile: ancora una volta il mondo ha fallito. Non permetteremo a Israele di metterci a tacere con la violenza, nè ci spaventa il silenzio dell’Europa. Non è mai successo prima, non succederà mai”. – Tan Safi, volontario della FFC
La nostra coalizione è composta e supportata da persone comuni, provenienti da oltre 20 diversi Paesi: medici, insegnanti, ingegneri, artisti, persone di coscienza; tutti fautori della nonviolenza e uniti dalla convinzione che nessun popolo meriti di essere deliberatamente umiliato, maltrattato, affamato, mutilato, ucciso, costretto a inaudite sofferenze.
La Freedom Flotilla sente di doversi attivare, di doversi muovere, di dover agire, perché da troppo tempo il mondo attende un’azione coraggiosa.
Siamo prossimi al 15° anniversario del mortale attacco attuato da Israele sulla Mavi Marmara, la nave dove dieci volontari umanitari sono stati uccisi dall’esercito israeliano.
La responsabilità dell’assedio / embargo che si protrae da anni nei confronti di Gaza, le aggressioni, i bombardamenti, le uccisioni messe in atto, non sono da attribuire solo all’azione del governo israeliano e alla potenza di fuoco del suo esercito, ma anche all’inazione globale.
Già troppo tempo è passato.
Nonostante i rischi, crediamo che le azioni dirette di resistenza civile nonviolenta siano ancora importanti, siamo convinti che la solidarietà attiva possa spostare la bussola morale del mondo.
Ecco perché Madleen salperà.
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La Coalizione della Freedom Flotilla invita la comunità internazionale, la società civile e i media, a chiedere conto dell’attacco alla Conscience.
Chiediamo a tutti i governi di garantire il transito sicuro per le nostre navi, come pure di sostenere i principi fondamentali del diritto umanitario.
Chiediamo a tutte le persone di coscienza di non distogliere l’attenzione.
Non ci lasceremo scoraggiare. Non ci metteranno a tacere.
Gaza deve vivere – e la libertà deve poterla raggiungere anche via mare.
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