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Chi gioca alla guerra su Taiwan
Una doverosa premessa. Quella dei taiwanesi di preservare l’indipendenza del proprio governo e la loro democrazia è un’aspirazione ammirevole. Tuttavia Pechino avanza rivendicazioni storiche su un territorio il cui status è indefinito secondo il diritto internazionale. La contraddizione tra aspirazioni taiwanesi e rivendicazioni cinesi era stata risolta lasciandola irrisolta, con […] L'articolo Chi gioca alla guerra su Taiwan su Contropiano.
Il Giappone provoca la Cina. Missili a medio raggio a poca distanza da Taiwan
Tra Pechino e Tokyo c’erano state scintille solo pochi giorni fa, dopo che la nuova prima ministra Sanae Takaichi aveva accennato alla possibilità di intervento militare nel caso in cui si aprisse uno scontro tra la Cina e Taiwan. Ora, i nipponici hanno deciso di posizionare dei missili terra-aria a […] L'articolo Il Giappone provoca la Cina. Missili a medio raggio a poca distanza da Taiwan su Contropiano.
Tra Cina e Giappone si allungano le ombre del nazionalismo
Le dichiarazioni della premier giapponese, Sanae Takaichi, secondo cui un eventuale attacco cinese a Taiwan «minaccerebbe la sopravvivenza del Giappone» e potrebbe dunque giustificare l’impiego delle Forze di autodifesa anche senza un attacco diretto, hanno provocato la reazione immediata di Pechino . La prima risposta alle dichiarazioni di Takaichi è stata quella classica, la convocazione dell’ambasciatore giapponese a Pechino. Immediatamente è stata attivata l’oliata e sempre più pervasiva macchina della propaganda, soprattutto attraverso i social, che ha presentato Takaichi come un mostro che vuole far rivivere gli orrori del militarismo imperiale nipponico. Per inciso, la storia dell’occupazione e dei massacri giapponesi in Cina in questa vicenda conta. Dal massacro di Nanchino alle nefandezze dell’Unità 731 comandata da Shiro Ishii, quella memoria viene tramandata da decenni sia a tutela della legittimità del partito che (assieme al Kuomintang) ha liberato il paese dagli occupanti, sia per contrastare ogni nuova tentazione militarista di Tokyo. Poi è arrivato l’invito del governo a studenti e tour operator a non andare in Giappone (a poco più di un mese dal Capodanno cinese, per l’economia nipponica si profilano perdite pesanti), perché il paese sarebbe “pericoloso”. Su questo fronte – quello economico-commerciale – nei prossimi giorni la Cina potrebbe esercitare ulteriori pressioni sul Giappone, per ottenere il dietrofront di Takaichi. Navi della guardia costiera di Pechino si sono dirette verso le isole contese Diaoyu-Senkaku. I missili Usa di medio raggio, testati per la prima volta in Giappone (e già provati nelle Filippine), così come la risposta di Pechino all’esternazione su Taiwan della neopremier nipponica, sono un sintomo delle cause profonde di questa crisi: nel Pacifico occidentale l’egemonia Usa sta subendo forti scossoni, sia per l’ascesa economico-militare della Cina, sia per la scelta di Washington di delegare in parte agli alleati la difesa dei suoi interessi e i relativi oneri. Ne parliamo con Sabrina Moles di China files.
LEVANTE: IL GIAPPONE AI TEMPI DEL NEOGOVERNO NAZIONALISTA DELLA PREMIER SANAE TAKAICHI
Puntata di novembre 2025, su Radio Onda d’Urto, di Levante, approfondimento mensile dedicato all’Asia Orientale. La puntata di venerdì 21 novembre all’interno del ciclo “La Cassetta degli Attrezzi” (ore 18.45, in replica lunedì 24 novembre, ore 6.30)  è dedicata al Giappone, dove da poche settimane c’è un nuovo governo, quello guidato da Sanae Takaichi, esponente dell’ala più conservatrice, nazionalista e bellicista (quella del fu premier Shinzo Abe) del PLD, il Partito liberal-democratico nipponico. A livello internazionale, una delle prime mosse della Takaichi è stata aprire un profondo scontro diplomatico con Pechino, parlando di un possibile intervento militare nipponico in caso di attacco cinese a Taiwan. La Repubblica Popolare Cinese ha reagito annunciando il blocco delle importazioni ittiche dal Giappone ed emettendo un avviso di rischio per i turisti cinesi (prima nazionalità di questo settore) in procinto di viaggiare verso il Giappone, con la cancellazione di circa mezzo milione di prenotazioni. Per parlarne, in collegamento su Radio Onda d’Urto, Dario Di Conzo, collaboratore di Radio Onda d’Urto, co-curatore di Levante, ricercatore alla Scuola Normale Superiore e docente a contratto di riforme economiche della Cina contemporanea all’università Orientale di Napoli e Felice Farina, già nostro ospite nell’aprile 2025, oggi docente di Lingua giapponese e Cultura e civiltà giapponese all’Università di Bari, autore di numerosi lavori sul Giappone, tra i quali segnaliamo “La via della soia. Una storia politica, economica e diplomatica del Giappone contemporaneo” del 2023, per Cierre Edizioni Nella conservazione di “Levante” – novembre 2025 su Radio Onda d’Urto; un quadro generale delle elezioni, con la vittoria di Takaichi e gli equilibri della nuova (e fragile) maggioranza, generalmente più spostata a destra rispetto al recente passato; il meeting di Takaichi con Trump e poi con Xi Jinping a margine del recente vertice Apec in Corea del Sud e l’asserita volontà della neopremier di accelerare ulteriormente sul fronte del riarmo, all’interno di una tendenza in realtà ormai più che decennale a Tokyo e dintorni. La puntata di novembre 2025 di “Levante” su Radio Onda d’Urto dedicata al Giappone, con Dario Di Conzo e Felice Farina, dedicata al Giappone. Ascolta o scarica
Che succede tra Cina e Giappone?
Shanghai non può più essere colpita con missili Tomahawk dalla base dei marine di Iwakuni. I lanciatori Usa Typhon – rimasti nella prefettura giapponese di Yamaguchi ben oltre la durata del war game Usa-Giappone “Resolute Dragon 2025”, per il quale vi erano stati installati a settembre – sono stati infine […] L'articolo Che succede tra Cina e Giappone? su Contropiano.
Accordo USA-Giappone su investimenti e terre rare, in pressing su Pechino
Il 28 ottobre il presidente statunitense Donald Trump ha fatto tappa a Tokyo. Era uno dei momenti più attesi dei suoi cinque giorni di viaggio in Asia, anche per l’incontro con Sanae Takaichi, primo capo di governo nipponico donna… ultraconservatrice, ammiratrice di Margaret Thatcher e promotrice del rilancio militare del […] L'articolo Accordo USA-Giappone su investimenti e terre rare, in pressing su Pechino su Contropiano.
BASTIONI DI ORIONE 09/10/2025 – UNO SGUARDO PREOCCUPATO ALLA SVOLTA NAZIONALISTA GIAPPONESE E UN’IMMERSIONE IN UNA NARRAZIONE ALTERNATIVA ALLA PROPAGANDA BELLICA PRO UCRAINA DELL’UNIONE EUROPEA
Nella consueta indifferenza dell’informazione occidentale il partito al potere in Giappone dal dopoguerra a oggi si è adeguato al vento di destra imposto dal trumpismo, preparando il nazionalismo nipponico al suo ruolo al centro del fronte del Pacifico nel prossimo conflitto: la premier in pectore è Takaichi Sanae, creatura di Taro Aso, ipermilitarista conservatrice. Marco […]
Accordi fuffa: la deindustrializzazione Usa è irreversibile
Penso che la formazione degli strati politici europei sia tale ormai che non riescono proprio a trovare, ad individuare, spazi per i propri paesi. Di conseguenza sono piuttosto orientato a pensare che si allineano e basta, sapendo che ci saranno dei costi da pagare, ma di scaricarli poi sulla popolazione […] L'articolo Accordi fuffa: la deindustrializzazione Usa è irreversibile su Contropiano.
Le atomiche su Hiroshima e Nagasaki come primo atto della guerra fredda
Alle 8:15 di lunedì 6 agosto 1945 un bombardiere degli Stati Uniti sganciò su Hiroshima la prima bomba atomica. La seconda fu usata tre giorni dopo, giovedì 9 agosto, su Nagasaki, a circa 400 chilometri di distanza. Subito dopo Hiroshima il presidente USA Harry Truman dichiarò: «Poco tempo fa un […] L'articolo Le atomiche su Hiroshima e Nagasaki come primo atto della guerra fredda su Contropiano.
Nessun “accordo” sui dazi, solo accettazione servile
Qualcosa di cui non si parla quando si accenna ai “dazi di Trump”: in pratica non è stato raggiunto alcun “accordo” con nessun paese o gruppo di paesi, le tariffe fissate nell’”ordine esecutivo” che entrerà in vigore l’8 di agosto (salvo sorprese dell’ultim’ora) sono state decise unilateralmente dagli Stati Uniti. […] L'articolo Nessun “accordo” sui dazi, solo accettazione servile su Contropiano.