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BRESCIA: VENERDÌ 21 NOVEMBRE ASSEMBLEA PUBBLICA “RIPRENDIAMOCI LA SCUOLA”
Il Collettivo Onda Studentesca lancia una nuova assemblea pubblica “Riprendiamoci la scuola”. Appuntamento venerdì 21 novembre, ore 15:00 al C.S.A. Magazzino 47 di via Industriale, 10. “Abbiamo deciso insieme di ritrovarci di nuovo, perché la lotta per la scuola non si esaurisce in una giornata, ma deve crescere e organizzarsi” scrive in un comunicato il collettivo studentesco “la scuola appartiene a chi la vive ogni giorno, studenti e studentesse, non a Valditara o a chi pretende di imporre regolamenti dall’alto. Abbiamo un obiettivo chiaro quello di riprenderci la scuola, rifiutando un modello di istituzione che non ci rappresenta e che non ascolta i nostri bisogni”. Presentiamo l’iniziativa con Matilde del COS – Collettivo Onda Studentesca Ascolta o scarica 
frittura mista|radio fabbrica 14/10/2025
Il primo argomento della serata è quello di una “una vittoria operaia”, come l’ha definita il SiCobas di Piacenza. Abbiamo intervistato Arafat, rappresentante di questo sindacato di base a riguardo. Infatti dal 1 settembre centinaia di lavoratori (tutti iscritti al SiCobas) assunti dall’appaltatore Inovys Logistics che rischiavano di trovarsi a lavorare a condizioni economiche misere, […]
Assemblea Pubblica sull'esplosione in Via dei Gordiani
Venerdì 19 settembre, alle 17.30, al Casilino 23, si è tenuta un'assemblea pubblica della Rete Territoriale 4 luglio, destinata a fare il punto sulla situazione a 2 mesi dalla tragica esplosione del distributore GPL a via dei Gordiani. Ne parliamo in una corrispondenza con un compagno della rete che ci spiega i tempi previsti per la bonifica dell'area, per i lavori di ristrutturazione della scuola Balzani, per i risarcimenti ai cittadini e alle cittadine.
Roma, dibattito in piazza Sempione: fermiamo il genocidio
Venerdì 27, dalle ore 18:00, in Piazza Sempione, dibattito pubblico sulla Palestina. Di seguito, il comunicato di lancio dell'iniziativa. "Abbiamo lavorato in questi due anni, dal 7 ottobre in poi, per costruire nel nostro municipio un comitato di solidarietà con la Palestina. Siamo partit*, sin da subito, con la convinzione che era in atto un genocidio, ci siamo ritrovat* insieme partendo dal solo desiderio di fare il possibile per raccogliere la voce e la lotta dei palestinesi. Abbiamo mediato le nostre differenze non con inutili appelli all'unità ma direttamente sul terreno delle iniziative e delle proposte. Abbiamo partecipato a decine di manifestazioni e iniziative varie sulla Palestina. Abbiamo assistito all'indifferenza di molti e piano piano ci siamo accorti che il messaggio di libertà che arrivava dalla Palestina cominciava a penetrare la coscienza di tant*. Abbiamo fermato il genocidio? No, ma nel nostro piccolo, insieme ad altri milioni di persone nel mondo, abbiamo smascherato il disegno sionista e siamo riuscit* tutt* insieme ad isolare, nelle coscienze popolari, Israele. Siamo riuscit* a crescere nel tempo ed adesso siamo arrivati a costruire un'assemblea territoriale di solidarietà con la Palestina. Pensiamo di essere la soluzione ai mille problemi che abbiamo? No di certo! Pensiamo, però, di essere una possibilità e proprio per questo lanciamo questo dibattito in piazza e non nel chiuso di qualche aula. Abbiamo assistito, dopo 20 mesi di assordante silenzio, al risvegliarsi di alcune forze politiche nazionali, qualcuna ha cominciato a riconoscere il genocidio in atto, qualcun’altra ha balbettato parole tipo massacro. Abbiamo visto qualche bandiera apparire sui, troppo pochi, balconi istituzionali (ne regaleremo una più grande al nostro municipio). Alcun* hanno detto "meglio tardi che mai" altr* (la maggioranza) l'ha letta come un tentativo tardivo di recuperare il terreno perso sul genocidio in corso. Va chiarito che parlare di genocidio non è un problema linguistico ma è avere il coraggio politico e umano di riconoscere quello che sta avvenendo e chi non lo fa dovrà fare i conti con la storia e con se stesso. Tutt* però ci siamo posti una domanda: “e adesso che faranno i nostri municipi e soprattutto che farà il Sindaco di Roma”? Noi qualche idea in proposito l'abbiamo e vogliamo capire con chi e come poter andare avanti per provare, in tutti i modi possibili, a fermare il tentativo di fare scomparire i palestinesi dalla Palestina. Per questo abbiamo indetto il dibattito in piazza, dibattito che non riguarda ovviamente solo il nostro municipio. Noi, sicuramente, non ci accontenteremo di prese di posizioni verbali ma vogliamo vedere i fatti. Abbiamo invitato tutte le rappresentanze palestinesi della città, la giunta del municipio e le realtà di lotta con cui abbiamo costruito le tante iniziative nella città. La situazione in medio oriente da tragica è diventata ingovernabile, a Gaza continua incessantemente l'opera genocidaria e in Cisgiordania continua l'opera di espulsione e massacro dei palestinesi, i rischi di un conflitto nucleare sono sempre più palpabili, il governo Meloni si inchina sempre di più agli interessi degli USA e di Israele. Il mondo è a un passo dal baratro e noi non vogliamo e non possiamo più vedere solo piccoli passi dettati da necessità di convergenza politica. Per questo ci aspettiamo un dibattito franco e soprattutto che porti ad atti concreti. I confini del conflitto si stanno allargando, il rischio che si ricorra ad ordigni nucleari sempre più incalzante. La scesa, a fianco di Israele, di Trump determina un salto in avanti di tale possibilità. Non è più di balbettii, il tempo stringe, il genocidio del popolo palestinese prosegue indisturbato." Ne parliamo  con un compagno del "Comitato di solidarietà con la Palestina in terzo - Roma".