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RIENTRO A SCUOLA TRA DIVIETO DEI CELLULARI, NUOVA MATURITÀ E PROBLEMI ATAVICI
E’ suonata la campanella per studenti e studentesse di Regione Lombardia, oltre che per il personale scolastico e docenti.  La maggior parte degli studenti farà rientro in classe il 15 settembre, per il primo giorno di scuola. I problemi atavici non sono scomparsi – precariato, strutture fatiscenti, scarse risorse e classi pollaio -, mentre l’ultima crociata di Valditara, contro i cellulari, sta ulteriormente creando difficoltà agli istituti, senza fondi, indicazioni chiare e spazi ad hoc per rispettare il diktat del ministro, esteso alle superiori e motivato con “la tutela della salute e dell’apprendimento”; un approccio che soppianta la pur necessaria educazione digitale con un approccio puramente repressivo e negazionista delle tecnologie Prima della circolare che vieta l’utilizzo dei cellulari in classe, il mondo dell’istruzione ha subito l’ennesimo scossone con il Decreto Scuola che prevede, tra le altre misure, la riforma della maturità. Il commento di Angela Verdecchia, coordinatrice nazionale della Rete Studenti Medi. Ascolta o scarica.
Non chiamiamola ‘Maturità’
Personalmente, ho un buon ricordo del mio esame di maturità. Allo scritto d’italiano mi capitò per tema una frase di Gramsci sullo studio della storia. Non poteva andarmi meglio. All’orale, la commissione si dimostrò obiettiva e corretta, ascoltandomi esporre con sicurezza pari solo alla mia ingenuità un programma articolato su […] L'articolo Non chiamiamola ‘Maturità’ su Contropiano.
DESENZANO (BS): BOICOTTA L’ESAME ORALE PERCHÈ CONTRARIO ALLA “CONCEZIONE PUNITIVA E REPRESSIVA” DELLA SCUOLA
Continuano ad emergere su quotidiani e televisioni nazionali nuovi casi di studenti e studentesse delle scuole superiori che si sono rifiutate di sostenere l’esame orale alla maturità. Hanno preferito accontentarsi di un voto appena sufficiente ottenuto con il curriculum scoltastico e le prove scritte. Diserzioni alla maturità anche in provincia di Brescia. Contrario ad una concezione “ottocentesca, punitiva e repressiva” del sistema scolastico Enea, ormai ex studente del liceo di Stato Girolamo Bagatta di Desenzano del Garda, si è rifiutato di sostenere l’esame orale. La decisione è stata presa dopo aver sostenuto gli esami scritti, durante i quali aveva ottenuto un punteggio “inferiore alla media di tutto l’anno precedente”, in particolare durante la prima prova. Dopo aver sostenuto i due esami scritti, Enea aveva già il punteggio necessario per la promozione. Per lui non era quindi fondamentale sostenere l’orale, che avrebbe contribuito unicamente ad alzare il voto finale. Contro le defezioni di studenti e studentesse si era schierato il Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, che ha già minacciato chi rifiuterà l’orale il prossimo anno: saranno bocciati. La testimonianza di Enea, che ha appena terminato gli esami di maturità presso il liceo Bagatta di Desenzano del Garda. È militante nel Collettivo Gardesano Autonomo e nel Fronte della Gioventù Comunista. Ascolta o scarica