L’accordo “uno a uno” tra Francia e Regno Unito«Quando ho promesso che non mi sarei fermato davanti a nulla per garantire la
sicurezza dei nostri confini, dicevo sul serio», ha dichiarato su X il primo
ministro britannico Keir Starmer 1, sottoposto a forti pressioni affinché fermi
l’afflusso di migranti.
Il capo del governo britannico aveva concordato un «progetto pilota» con il
presidente francese Emmanuel Macron durante la sua visita di Stato nel Regno
Unito all’inizio di luglio. La Commissione Europea ha poi «dato il via libera a
questo approccio innovativo per scoraggiare l’immigrazione illegale», come
dichiarato dal Ministero dell’Interno inglese in un comunicato 2.
Dunque, giovedì 7 agosto 2025 il le autorità britanniche hanno annunciato di
aver bloccato i primi migranti arrivati nel Regno Unito su piccole imbarcazioni.
Dall’inizio dell’anno, secondo i dati del Ministero dell’Interno francese, 18
persone sono morte nel tentativo di raggiungere clandestinamente l’Inghilterra
su queste piccole imbarcazioni 3.
L’accordo, valido fino al giugno 2026 e i cui dettagli di attuazione non sono
stati specificati, mira a dissuadere le persone che desiderano attraversare la
Manica. Il trattato si basa sul principio “uno a uno”, da cui prende il nome, il
quale prevede che la Francia riprenda i migranti arrivati nel Regno Unito.
Qualsiasi persona migrante adulta che attraversi la Manica a partire dal 6
agosto 2025 sarà ora a rischio di rimpatrio, se la sua richiesta di asilo sarà
considerata inammissibile.
Alcuni media hanno riferito che il Regno Unito mira a rimpatriare circa 50
persone a settimana 4; tuttavia, nel trattato non sono state fornite indicazioni
ufficiali sul numero di migranti interessati. Si menziona solo un “equilibrio”
per garantire che il numero di persone rimpatriate in Francia e quelle che
entrano nel Regno Unito corrispondano.
Viceversa, Londra si impegna ad accettare le persone che si trovano in Francia e
che hanno presentato domanda su una piattaforma online, operativa da giovedì sul
sito web del governo britannico. I richiedenti devono soddisfare certi criteri
di idoneità (come allegare un documento di identità e una foto recente),
seguendo una procedura standard per la richiesta del visto e superare i
controlli di sicurezza.
I candidati selezionati dovranno superare ulteriori controlli biometrici, un
aspetto ormai onnipresente nella gestione dei flussi migratori 5. Se accettati,
avrebbero tre mesi di tempo per richiedere un visto nel Regno Unito e sarebbero
soggetti alle stesse regole applicate a tutti i richiedenti asilo, ovvero non
potrebbero lavorare, studiare o accedere alle prestazioni sociali 6.
Le ONG che sostengono i profughi chiedono vie di transito sicure, mentre più di
una settimana fa una persona è morta nel tentativo di raggiungere l’Inghilterra
via mare. «Questo trasferimento di persone annunciato è assolutamente terribile
dal punto di vista politico, ma anche filosofico», aveva già avvertito Flore
Județ, coordinatrice dell’Auberge des migrants.
«Questo non farà altro che generare ancora più stress e panico per persone che
già vivono in condizioni di assoluta precarietà», ha continuato la responsabile
dell’associazione 7. Le persone provenienti da paesi devastati dalla guerra e
dalla siccità, come l’Eritrea, potrebbero essere escluse dal programma a causa
del requisito dei documenti ufficiali.
Un portavoce di Refugee Legal Support ha dichiarato: «Questa settimana a Calais
abbiamo parlato con molte persone provenienti dall’Eritrea e quasi nessuna di
loro possiede una copia del proprio passaporto eritreo perché non è mai riuscita
a ottenerne uno. I cittadini eritrei sono la nazionalità più rappresentata tra
coloro che attraversano la Manica nel 2025; l’86% dei richiedenti asilo eritrei
ottiene una decisione positiva, ma quasi tutti saranno esclusi da questo
programma» 8.
Siamo di fronte ad una chiara strategia politica di propaganda. Negli ultimi
mesi, infatti, sono aumentati gli arrivi attraverso la Manica e da inizio anno
un numero record di oltre 25.400 persone è entrato nel Regno Unito attraverso
questo canale, con un aumento del 49% rispetto all’anno precedente 9.
La situazione è stata strumentalizzata dai media di destra e dall’opposizione
dei Conservatori e di Reform UK (che ha riportato una storica vittoria alle
ultime elezioni locali 10), ma lo stesso partito Laburista, con Starmer in
testa, ha adottato una retorica e degli slogan contro l’immigrazione
praticamente identici a quelli della destra.
Lo scorso maggio, ad esempio, il primo ministro aveva promesso di «riprendere il
controllo delle frontiere», invocando il rischio che la Gran Bretagna diventi
«un’isola di stranieri» 11. Nonostante ciò, i conservatori sostengono che il
nuovo programma non avrà un effetto deterrente sufficiente e non riuscirà a
respingere un numero consistente di potenziali migranti, affermando che
l’accordo con la Francia sarà meno efficace del piano di collaborazione con il
Ruanda proposto dal precedente governo conservatore 12.
Uno dei motivi principali dell’aumento degli arrivi di migranti irregolari è
l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea nel 2020 (sostenuta proprio da
Nigel Farage, leader del Reform UK). Dato che il Regno Unito non fa più parte
dell’UE, non è più soggetto al Regolamento di Dublino, un sistema volto a
rimpatriare i richiedenti asilo nel loro paese UE di primo arrivo.
Pertanto, coloro che raggiungono il Regno Unito, nonostante abbiano attraversato
diversi Stati UE e abbiano potenzialmente presentato domanda di asilo in uno
qualsiasi di questi, possono comunque richiedere protezione nel Regno Unito
senza rischiare di essere rimandati in un altro Paese di transito ai sensi del
regolamento di Dublino.
È in questo clima, infine, che si svolgono ormai regolarmente nel Regno Unito
numerose manifestazioni razziste contro i richiedenti asilo. In tutto il Paese
si assiste infatti a livelli significativi di violenza contro le comunità
razzializzate e migranti in diverse forme, dalle parole e dal linguaggio usati
per descrivere e attaccare le comunità, agli episodi di violenza fisica.
Nelle ultime settimane, per esempio, sono stati presi di mira hotel che ospitano
migranti e richiedenti asilo, come nel caso di Epping, pochi chilometri a
nordest di Londra, dove un migrante era stato accusato di violenza sessuale, Ma
anche a Manchester e Newcastle, in un generale clima di tensione e di scontri
tra gruppi “anti-migranti”, che brandendo le bandiere britanniche chiedono di
chiudere le strutture e spostare altrove i migranti scandendo slogan come
“proteggiamo i nostri bambini”, e gruppi anti-razzisti che rispondono con “i
rifugiati sono benvenuti qui” e tentano di portare il loro supporto alle persone
migranti 13.
Queste proteste ovviamente non nascono dal nulla. Sono plasmate e alimentate dal
linguaggio dei politici e dei media: un linguaggio provocatorio, razzista e
disumanizzante che descrivendo le comunità razzializzate e migranti come
“illegali” e “criminali” legittima la diffusione dell’odio e della violenza.
Rinforzando il mito secondo cui il Regno Unito sarebbe invaso da migranti
criminali, i politici (quasi tutti ormai, sia a destra che a sinistra) possono
giustificare politiche migratorie sempre più severe e assecondare l’ascesa della
popolarità dell’estrema destra.
È uno schema che vediamo non solo Regno Unito ma, più in generale, in tutta
Europa. Questa atmosfera politica e sociale affonda le radici in una lunga
storia di stereotipi razziali e narrazioni coloniali, che tuttora rispondono a
un’esigenza politica ineludibile: individuare un nemico cui addossare la colpa.
1. Leggi il post ↩︎
2. Leggi la nota ↩︎
3. Manche : un migrant décédé et plusieurs dizaines d’autres secourus ce
week-end, InfoMigrants (28 luglio 2025) ↩︎
4. What do we know about the UK-France agreement on asylum returns?
freemovement.org.uk (7 agosto 2025) ↩︎
5. Il Ministero dell’Interno britannico ha annunciato l’intenzione di
sperimentare l’uso dell’intelligenza artificiale nella valutazione dell’età
attraverso la stima dell’età facciale (FAE). Questa tecnologia viene
proposta per l’uso sui minori non accompagnati richiedenti asilo, ovvero
giovani in cerca di sicurezza che arrivano nel Regno Unito senza genitori o
tutori. Spesso i giovani non dispongono di documenti che attestino la loro
età; pertanto, il governo effettua una “valutazione dell’età” per decidere
se debbano essere trattati come minori o adulti. Questa decisione determina
l’accesso alla protezione dei minori, all’istruzione e al sostegno
abitativo, ed è chiaro che presenta numerosi rischi. Cfr.
righttoremain.org.uk ↩︎
6. Dozens of migrants detained under ‘one in, one out’ deal with France, BBC
(7 agosto 2025) ↩︎
7. Immigration : l’odieux accord entre Paris et Londres du « un pour un » est
entré en vigueur, L’Humanité (5 agosto 2025) ↩︎
8. First people to be returned to France under UK’s ‘one in, one out’ asylum
deal, The Guardian (7 agosto 2025) ↩︎
9. Immigration : le Royaume-Uni annonce avoir arrêté les premières personnes
sous le coup du traité franco-britannique, Le MOnde (7 agosto 2025) ↩︎
10. Reform UK makes big gains in English local elections, BBC (3 maggio 2025)
↩︎
11. UK risks becoming ‘island of strangers’ without more immigration curbs,
Starmer says, The Guardian (12 maggio 2025) ↩︎
12. What is the UK’s plan to send asylum seekers to Rwanda?, BBC (giugno 2024);
Q&A: The UK’s former policy to send asylum seekers to Rwanda, The Migration
Observatory (luglio 2024) ↩︎
13. Pro- and anti-migrant protesters face off at London hotel housing asylum
seekers, The Guardian (2 agosto 2025) ↩︎