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Il candidato sindaco di New York Zohran Mamdani si unisce alla “Marcia su Wall Street” del reverendo Al Sharpton
Il reverendo Al Sharpton ha guidato giovedì centinaia di manifestanti nella “Marcia su Wall Street” per protestare contro l’attacco del presidente Trump ai programmi di diversità, equità e inclusione e contro i suoi tentativi di controllare le città guidate dai democratici e dai sindaci neri. Il membro dell’Assemblea dello Stato di New York e candidato sindaco Zohran Mamdani ha marciato al fianco del reverendo Sharpton e di Martin Luther King III. Gli altri candidati sindaco, il governatore Andrew Cuomo e l’attuale sindaco Eric Adams, non hanno partecipato alla marcia. “Mentre siamo qui, nella città più ricca del Paese più ricco della storia del mondo, mentre siamo qui a Wall Street, dove l’anno scorso sono stati distribuiti più di 40 miliardi di dollari in bonus, ci chiediamo: com’è possibile che un newyorkese su quattro viva ancora in povertà? Ci chiediamo: com’è possibile che non abbiamo ancora risposto alla domanda che il dottor King ha posto decenni fa? Perché quello che ha detto allora e a cui dobbiamo rispondere ora, è: a che serve avere il diritto di sedersi al bancone di una tavola calda se non ci si può permettere di comprare un hamburger?” Così Zohran Mamdani si è rivolto alla folla a Lower Manhattan.         Democracy Now!
Mamdani dimostra l’efficacia del metodo DSA negli USA
Pubblicato con lievi modifiche su Transform Italia il 06 Agosto 2025 di M. Minetti Mamdani, Ocasio Cortez e Sanders. La vittoria di Zohran Mamdani alle primarie per il candidato democratico alle future elezioni del sindaco di New York costituisce un … Continua a leggere→
Riuscirà Zohran Mamdani a sconfiggere le forze oscure?
La vittoria a sorpresa di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York ha fatto scalpore; ora si trova a dover affrontare un’alleanza di avversari ben finanziati e con ottime conoscenze. La situazione sta degenerando con l’entrata in gioco di ingenti somme di denaro. Il sindaco in carica Eric Adams si candida come indipendente, l’ex governatore Andrew Cuomo sta tentando un ritorno con una propria lista elettorale, e ricchi donatori e gruppi imprenditoriali si stanno schierando al loro fianco per fermare il programma di Mamdani, di orientamento socialista. Gli addetti ai lavori descrivono un clima di inquietudine tra gli imprenditori immobiliari, Wall Street e i gestori di hedge fund dopo la vittoria di Mamdani alle primarie: alcuni hanno persino convocato riunioni strategiche per capire come fermarlo. La coalizione non ha esitato ad alzare i toni. I repubblicani e i media conservatori stanno già dipingendo Mamdani come troppo radicale, e un gruppo di giovani repubblicani è arrivato al punto di chiedere al Congresso di squalificarlo in base al 14° emendamento, accusandolo di dare “aiuto e sostegno” ai nemici, accuse che riecheggiano sui social media e negli spot elettorali. I media di estrema destra come il New York Post stanno persino proponendo agevolazioni fiscali come incentivo per le aziende a lasciare New York City se Mamdani dovesse vincere. Il percorso di Mamdani non è tutto in salita. Ha condotto una campagna energica e popolare che ha attirato il sostegno di icone progressiste come Alexandria Ocaso-Cortez, Bernie Sanders ed Elizabeth Warren, e ha stimolato la Generazione Z e i giovani elettori attraverso un’operazione di sensibilizzazione tecnologicamente avanzata. L’ondata di ottimismo si è diffusa a livello nazionale: oltre 10.000 persone si sono candidate alle elezioni dopo la sua vittoria alle primarie, un’ondata senza precedenti che dimostra il suo fascino tra gli aspiranti candidati. Cosa deve fare il team di Mamdani per contrattaccare? Deve sostenere e amplificare l’energia della base. Sarà fondamentale sfruttare lo slancio digitale che ha alimentato le primarie e trasformarlo in un esercito di volontari più ampio. Un messaggio chiaro e pieno di speranza, basato su politiche concrete – autobus gratuiti, controllo degli affitti, cooperative alimentari, assistenza all’infanzia a prezzi accessibili – deve risplendere più delle diffamazioni. La sua campagna ha già fissato l’obiettivo di 8 milioni di dollari di finanziamento pubblico e il rafforzamento dei PAC[1] alleati dovrebbe apportare un ulteriore contributo. Il suo sostegno è in continuo aumento tra i potenti sindacati e i gruppi ambientalisti di New York. Il New York Central Labor Council, organizzazione che riunisce la maggior parte dei sindacati della città e dello Stato, ha deciso di appoggiarlo. Mamdami deve formare una coalizione laica e progressista che superi le divisioni razziali. La costruzione di una coalizione sarà fondamentale. Ho sempre sostenuto con forza una coalizione ampia di sinistra moderata e destra moderata, basata sui loro molti punti in comune, che ora ho definito il Secondo Cerchio. Mamdani deve andare oltre la sua base, rassicurando gli elettori neri ed ebrei diffidenti, i leader sindacali e i progressisti moderati che la sua visione è inclusiva e realizzabile. Si è già assicurato l’appoggio di sindacati progressisti come SEIU 32BJ e la State Nurses Association: sfruttare ulteriormente questo sostegno nei quartieri e nelle comunità di colore potrebbe cambiare le carte in tavola. Mamdani dovrebbe rispondere in modo rapido e intelligente agli attacchi. I tentativi di delegittimarlo attraverso tentativi di squalifica o allarmismo richiedono confutazioni misurate, sicure, calme e basate sui principi, senza lasciarsi trascinare in scontri polarizzanti. Trasformare le elezioni a sindaco di novembre in una vetrina nazionale per l’America progressista di base potrebbe essere d’aiuto. Inquadrarle come un referendum sulla politica dei grandi capitali contro le riforme guidate dalle comunità potrebbe ampliare la sua attrattiva in una città diversificata e profondamente democratica come New York, per poi ottenere sostegno in tutto il Paese. Zohran Mamdani si trova ora a un bivio. Ha conquistato la base democratica grazie alla sua autenticità, alle sue politiche coraggiose e alla mobilitazione di base. Ora deve affrontare un intenso fuoco di fila da parte del potere costituito: ricchi donatori, pesi massimi della politica e opposizione organizzata. Per avere successo a novembre, dovrà mantenere viva la fiamma della base, espandere la sua coalizione, contrastare gli attacchi con compostezza e ricordare ai newyorkesi che la sua visione progressista offre una speranza e un cambiamento reale. Non vediamo l’ora di assistere a questa vittoria storica. Traduzione dall’inglese di Anna Polo con l’ausilio di un traduttore automatico [1] Negli Stati Uniti un PAC, acronimo di Political Action Committee, è un’organizzazione che raccoglie fondi da donatori per sostenere candidati o partiti politici durante le campagne elettorali. I PAC possono essere associati a imprese, sindacati, organizzazioni professionali o gruppi di interesse, e svolgono un ruolo significativo nella politica americana, influenzando il finanziamento delle campagne e, potenzialmente, l’esito delle elezioni.  Partha Banerjee
“Non accetteremo intimidazioni.”Il candidato sindaco di New York Zohran Mamdani respinge le minacce di Trump
A New York, i funzionari elettorali hanno dichiarato Zohran Mamdani vincitore delle primarie democratiche del mese scorso per la carica di sindaco di New York. La pubblicazione dei risultati delle votazioni a scelta differenziata mostra che Mamdani, membro dell’Assemblea dello Stato di New York e socialista democratico, ha sconfitto facilmente il secondo classificato ed ex governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, con il 56% dei voti rispetto al 44% di Cuomo. Mamdani ha vinto con oltre 545.000 voti, più di quanto abbiano ottenuto 27 senatori degli Stati Uniti nelle loro ultime elezioni. Martedì scorso, Donald Trump ha minacciato di arrestare Mamdani per l’impegno preso in campagna elettorale a non collaborare con gli agenti federali dell’immigrazione che eseguono gli ordini di deportazione di massa del Presidente. “Beh, allora dovremo arrestarlo. Sentite, non abbiamo bisogno di un comunista in questo Paese, ma se ne abbiamo uno, lo sorveglierò molto attentamente a nome della nazione. … Molti dicono che è qui illegalmente. Controlleremo tutto” ha dichiarato Trump. Zohran Mamdani ha condannato la provocazione di Trump come un attacco alla democrazia affermando: “Non accetteremo questa intimidazione”. “Quello che stiamo vedendo nella retorica del Presidente Trump è un tentativo di concentrarsi su chi sono, da dove vengo, come appaio, come parlo, in contrapposizione a ciò per cui sto effettivamente combattendo, perché farlo significherebbe mostrare lo stridente contrasto con la nostra sincerità e il nostro impegno per i lavoratori che sono stati abbandonati dalla sua politica” ha replicato Zohran Mamdani in un’intervista con il canale televisivo NY1. Traduzione dall’inglese di Anna Polo     Democracy Now!
A New York vince Zohran Mamdani: prove di socialismo?
Zohran Mamdani ha ufficialmente vinto le primarie del Partito Democratico per le elezioni a sindaco di New York, con il 56%, una vittoria inaspettata per l'establishment dei dem Usa ma assolutamente prevedibile nei giorni precedenti, anche analizzando l'avvicinamento, soprattutto delle generazioni de* millennials e della generazione z al socialismo negli Stati Uniti. Marina Catucci, giornalista de Il manifesto e autrice di Manifesto americano. Il socialismo e le nuove forma di lotta politica negli Stati Uniti (Paesi Edizioni, 2024) ricostruisce le politiche e le pratiche di un outsider, nato in Uganda da genitori indiani, musulmano, che vince dichiarandosi socialista e proponendo politiche anticapuitaliste e contemporaneamente pro-lgbtiq