Tag - beni comuni

Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione
Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune. Ieri sera  ieri, è stata  organizzata una serata per festeggiare tuttə insieme i 29 anni di Askatasuna! con cena seguita da musica_   Martedì ultimo scorso, nel cortile dell’ex Asilo degli Gnomi, esponenti del Comitato dei proponenti e dei garanti — tra cui lo psichiatra Ugo Zamburru e l’ex sindacalista e storico solidale No Tav Giorgio Cremaschi — hanno annunciato l’avvio delle attività di riordino e di riqualificazione, dentro la campagna “Supporta il 47”.   L’iniziativa arriva pochi giorni dopo il 29esimo anniversario dall’occupazione, che cadeva il 16 novembre. Nell’autunno 1996, “con un corteo studentesco autorganizzato, i compagni e le compagne autonome – si legge su Infoaut.org – si staccarono da una manifestazione istituzionale per “liberare” l’ex Asilo degli Gnomi, in corso Regina Margherita 47.   Non riusciamo ad elencare i momenti più importanti che sono stati vissuti in questi anni perché ogni attimo, è stato vissuto insieme e tutte le iniziative sono state importanti. Non possiamo non ricordare le centinaia di compagni e compagne che hanno reso l’Askatasuna quello che è oggi, anche nei momenti più difficili, quando sembrava di stare ”chiusi in una stanza come Visone e i suoi durante la Resistenza”. Siamo partiti chissà quante volte con il furgone dell’amplificazione dall’Askatasuna per centinaia di manifestazioni. Askatasuna è una parola basca, lingua di un popolo fiero, e significa libertà, e per questo uno spazio sociale non poteva avere un nome migliore”.   SU RADIO ONDA D’URTO L’INTERVISTA A MARTINA, COMPAGNA DI ASKATASUNA TORINO. ASCOLTA O SCARICA   Redazione Italia
Il comunismo della decrescita può salvare il pianeta?
Presentazione ad Atene del libro «Rallentate! Come il comunismo della decrescita può salvare la Terra» (Slow Down! How Degrowth Communism Can Save the Earth), del professore giapponese Kohei Saito e dibattito sul comunismo della decrescita. In un’epoca che corre senza sosta, in cui le persone lavorano senza sosta, producono incessantemente e consumano senza limiti, la Terra brucia silenziosamente. Forse il “benessere” della nostra epoca è un’illusione? Forse lo sviluppo che adoriamo non è altro che la causa della nostra infelicità? Il filosofo e professore marxista giapponese Kohei Saito cerca di rispondere a questa domanda cruciale nel suo libro «Rallentate! Come il comunismo della decrescita può salvare la Terra» (per ora non pubblicato in italiano, Ndt). Il libro ha avuto un enorme successo commerciale ed è stato pubblicato per la prima volta nel 2020, cioè prima di “Marx nell’Antropocene”, uscito nel 2023. Ora è disponibile in lingua greca (oltre che in inglese e francese, Ndt). Saitō, ricomponendo la tradizione marxista e mettendo in luce un “Marx dell’ecologia”, riconosce che il capitalismo “vive a spese della natura, fino alla morte di entrambi”. Contrasta l’accelerazione con il rallentamento, proponendo un comunismo che non grida ma respira: una rivoluzione calma, profondamente consapevole, gramsciana nella sua essenza. La decrescita non è un regresso, ma una riconnessione con la natura, un passaggio dal «produco, quindi esisto» al «coesisto, quindi creo». In pratica, la filosofia di Saito si traduce in azioni concrete che possono cambiare radicalmente la nostra vita quotidiana: * Fine della produzione e del consumo di massa. * Riduzione dell’orario di lavoro, per una produzione ridimensionata, un minore impatto energetico e una carbonizzazione ridotta. * Priorità al lavoro essenziale — cura, creazione, istruzione — rispetto ai profitti aziendali. * Riorganizzazione democratica della produzione e ritorno alla proprietà sociale, al fine di ripristinare la reale abbondanza dei beni necessari. Questo “comunismo della decrescita” non è una teoria slegata dalla pratica. È un progetto anti-egemonico, un modo per riprogettare la nostra vita, dall’io al noi, dalla proprietà alla condivisione, dalla schiavitù del di più alla liberazione della semplicità. È una svolta qualitativa, in cui l’umanità non ha più bisogno di crescere, ma di maturare. Nel contesto di questa importante discussione, la rete Skepsi & Drasi – Aristera, l’Eteron e la casa editrice Plethron hanno co-organizzano la presentazione del libro ad Atene. La serata comprendeva interventi dei professori Euclides Tsakalotos e Giorgos Papanikolaou, nonché della ricercatrice Danae Liodaki, mentre la discussione era moderata dal giornalista Tasos Tsakiroglou, aprendo un campo di riflessione sulla società, il lavoro e il futuro del pianeta. Questo evento non era solo la presentazione di un libro, ma l’invito a una riflessione collettiva: a chiederci cosa significano progresso, benessere e tempo, e come la vera crescita possa trovare il suo equilibrio nel “basta”. Un’occasione per riflettere sul fatto che l’equilibrio sociale ed ecologico richiede non solo cambiamenti politici, ma anche una nuova cultura, uno stile di vita che coesista armoniosamente con il pianeta. Come ci insegna Saitō, la rivoluzione del XXI secolo non grida, ma respira. E nel triangolo Marx-Gramsci-Saito nasce la speranza che il comunismo del futuro non avrà solo il colore rosso, ma anche il respiro verde. -------------------------------------------------------------------------------- TRADUZIONE DI THOMAS SCHMID CON L’AUSILIO DI TRADUTTORE AUTOMATICO. Pressenza Athens
Verso la piena ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico nella Conferenza Territoriale 3 Medio Valdarno
Ieri pomeriggio, mercoledì 19 novembre, i Sindaci dei Comuni facenti parte della Conferenza Territoriale n. 3 Medio Valdarno (ambito riconducibile ai territori delle province di Firenze – escluso l’empolese –, Prato, Pistoia e ad una parte della provincia di Arezzo) … Leggi tutto L'articolo Verso la piena ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico nella Conferenza Territoriale 3 Medio Valdarno sembra essere il primo su La Città invisibile | perUnaltracittà | Firenze.
SOS beni comuni, al telefono con Ugo Mattei
C’è chi sui beni comuni e le generazioni future ha costruito un elemento di riparo collettivo, dagli abusi istituzionali, dai diritti negati e dalle privatizzazioni selvagge. Ugo Mattei e i circa duemila soci della cooperativa di mutuo soccorso “generazionifuture… Leggi tutto L'articolo SOS beni comuni, al telefono con Ugo Mattei sembra essere il primo su La Città invisibile | perUnaltracittà | Firenze.
Il caso Publiacqua e la proposta Funaro: così si impedisce l’acqua davvero pubblica
Dalle dichiarazioni della sindaca di Firenze Sara Funaro emerge la proposta di far acquistare ad Alia-Plures le quote del socio privato di Publiacqua per una cifra stimata tra 100 e 150 milioni di euro. Un’idea che, dietro l’apparenza di una … Leggi tutto L'articolo Il caso Publiacqua e la proposta Funaro: così si impedisce l’acqua davvero pubblica sembra essere il primo su La Città invisibile | perUnaltracittà | Firenze.
Dossier Milano # 2 | Milano non è un modello – di Emanuele Braga
Milano, purtroppo, non è nemmeno un modello. Ciò che è successo a Milano dalla crisi dei mutui subprime a oggi è ciò che è accaduto in ogni città nel mondo che non ha opposto alcuna regolazione pubblica. E, purtroppo, con buona pace dei manettari italiani, questo modello speculativo non ha le sue radici nella [...]
Acqua bene comune, basta alibi: l’amministrazione rinnovi concessione per 30 anni
Pubblichiamo il comunicato stampa del ‘Coordinamento Campano per l’Acqua Pubblica’, diramato a seguito della conferenza nella quale è stato presentato il parere giuridico espresso dai giuristi Lucarelli e Chiappetta, in ordine alla difesa del modello pubblico e partecipato di Acqua Bene Comune Napoli.  Da quanto espresso dai predetti  consultati si evince che  la proroga trentennale all’azienda speciale Abc può essere legittimamente concessa: “Ai due giuristi – scrivono dal Coordinamento – va il ringraziamento dei comitati per l’acqua pubblica, del popolo napoletano e di tutti coloro che vogliono difendere il modello pubblico e partecipato di Acqua Bene Comune Napoli”[accì] È stato presentato ieri in conferenza stampa, presso la sede della II Municipalità di Napoli, nella sala del Consiglio, il parere giuridico redatto dal Prof. Alberto Lucarelli e dal Dott. Andrea Chiappetta, in merito alla possibilità di prorogare l’affidamento del servizio idrico integrato ad ABC Napoli per ulteriori trent’anni. Contrariamente a quanto sostenuto finora da parte dell’amministrazione comunale e da altri soggetti istituzionali, il parere chiarisce in modo puntuale e approfondito che anche dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo n.201/2022 sussistono le condizioni normative per mantenere e rafforzare il modello ABC, garantendo la continuità della gestione pubblica e partecipata del servizio idrico quale bene comune, nel pieno rispetto dell’esito referendario del 2011. Il documento dimostra come non vi sia alcun vincolo giuridico che ostacoli la proroga dell’affidamento ad ABC Napoli: la normativa vigente, letta alla luce dei principi costituzionali e degli obblighi europei, consente espressamente tale possibilità, anzi la valorizza, qualora si tratti (come nel caso di ABC) di un soggetto pubblico efficiente, trasparente e pienamente rispondente alla finalità sociale del servizio. Alla luce di questo autorevole contributo giuridico, viene meno ogni alibi: la questione non è più giuridica, ma squisitamente politica. La responsabilità ora è tutta nelle mani dell’Amministrazione comunale e del legale rappresentante di ABC, che sono chiamati a pronunciarsi e ad agire con chiarezza e determinazione. La proroga non solo è possibile, ma è doverosa. È il momento di tutelare e rafforzare un modello che ha dimostrato di funzionare, nel segno della democrazia dei beni comuni e nel solco della volontà popolare espressa con il referendum del 2011. Non è più tollerabile che si continui a nascondersi dietro pretestuose interpretazioni normative. La città attende un atto politico chiaro, netto e coraggioso. APPROFONDIMENTI  VAI SU COORDINAMENTO CAMPANO ACQUA PUBBLICA   Redazione Italia