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GLOBAL SUMUD FLOTILLA: NOTTE TRANQUILLA NELLE ACQUE GRECHE. NELLE PROSSIME 48 ORE “POSSIBILE ESCALATION DI ATTACCHI ISRAELIANI”
Dopo l’attacco israeliano con droni, bombe sonore e spray urticanti in acque internazionali nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 settembre 2025 (colpite 11 imbarcazioni, 4 danneggiate in modo significativo), le navi della Global Sumud Flotilla, in viaggio verso Gaza per rompere l’assedio israeliano sulla Striscia, sono entrate nelle acque territoriali greche, a sud di Creta. Qui, hanno trascorso una notte relativamente tranquilla dopo il forte stress dovuto al violento attacco militare israeliano. “Ora l’attività di droni sopra di noi è moderata. Procediamo – dicono dalla flotta umanitaria – a bassa velocità in acque greche. Fonti governative UE segnalano infatti una nuova possibile escalation israeliana..ma noi andiamo avanti, verso Gaza, per una Palestina libera”. Nella tarda mattinata di giovedì 25 settembre 2025, infatti, attiviste e attivisti della Global Sumud Flotilla hanno annunciato una “conferenza stampa di emergenza” alle ore 15 per allertare la comunità internazionale in merito a “informazioni credibili di intelligence che indicano che è probabile che Israele intensifichi gli attacchi violenti contro la flottiglia entro le prossime 48 ore, utilizzando potenzialmente armi che potrebbero affondare, ferire e/o uccidere i partecipanti”. Dalla nave Family della Global Sumud Flotilla, la corrispondenza su Radio Onda d’Urto dell’attivista Tony La Piccirella. Ascolta o scarica. Dalla Luna Bark, un’altra barca della Flotilla, su Radio Onda d’Urto è intervenuto anche il giornalista e attivista Ivan Grozny Compasso. Ascolta o scarica. Nella giornata di mercoledì 24 settembre 2025, sulla spinta anche delle enormi mobilitazioni per la Palestina e per la Global Sumud Flotilla il ministro Crosetto ha annunciato l’invio di due navi della marina militare italiana per monitorare la situazione. “La fregata tricolore è una fregatura”, commenta il giornalista Alberto Negri su Il Manifesto di questa mattina. Su questo è intervenuto anche ai microfoni di Radio Onda d’Urto. Ascolta o scarica.
Happy holidays: la pressione del sistema sulla privacy di ebrei e arabi
Happy Holidays del regista Scandar Copti, Premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura a Venezia nel 2024, è un’opera sui rapporti familiari e di coppia fra arabi e israeliani, concepita prima dei drammatici avvenimenti del 7 ottobre 2023.  Ciò non toglie che, per la profondità nel descrivere le dinamiche delle relazioni sociali tra i due popoli, il film contribuisca a spiegare come agiscano collettivamente le convinzioni radicate nei nuclei affettivi di culture differenti e in conflitto.  Scandar Copti, di estrazione palestinese, è nato a Giaffa nel 1975 e conosce bene le dinamiche psicologiche di entrambe i territori. È noto per il suo approccio originale nel dirigere attori non professionisti e per il suo film d’esordio, Ajami, co-diretto con Yaron Shani, vincitore a Cannes della Camera d’or e candidato all’Oscar. Il 3 luglio esce nelle sale italiane il suo secondo film “Happy holidays”. Happy holidays, titolo ironico che sintetizza vicende drammatiche a ridosso di festività religiose, parla di Rami, un arabo-israeliano innamorato della compagna ebrea Shirley che, rimasta incinta contro la volontà di lui vuole tenersi il bambino, cosa che rischia di diventare un grosso problema per le famiglie di entrambi. Miri, la sorella di Shirley, ripudia la gravidanza avvenuta da un’unione fra un palestinese e un’ebrea, mentre viene messa sotto pressione dalla madre affinché si arruoli nell’esercito israeliano. Rami nel frattempo viene picchiato dagli ebrei perché ha messo incinta una delle loro donne. Fifi, sorella di Rami, è coinvolta in un incidente d’auto e i suoi genitori ne approfittano per fare soldi dall’accaduto, costretti da un problema economico grave. Una documentazione sanitaria della ragazza rischia però di svelare la sotterranea vita che ha condotto fuori dalle rigide regole familiari. E, mentre Fifi intraprende una relazione con Walid, fra loro restano segreti pesanti… La forza del film è la sceneggiatura, non a caso vincitrice a Venezia nella Sezione Orizzonti, che riesce a mostrare i diversi punti di vista dei protagonisti intorno a un identico problema, cosa che riproduce lo stridere faticoso di una convivenza civile, dove anche la spontaneità dell’innamoramento resta contaminata sino alla separazione. Il cast con attori non professionisti riesce ad essere addirittura più credibile di nomi altisonanti. Happy Holidays sottolinea l’importanza della libertà per uomini e donne imprigionati da regole patriarcali e distruttive, rendendo evidente come certi atteggiamenti discendano direttamente dal sistema, come una mentalità rigida e primitiva imprigioni la femminilità nella sola riproduttività biologica per ridurla a moglie devota a uso e consumo maschile. I personaggi si muovono indottrinati da istituzioni che hanno proibito l’aborto o gli anticoncezionali, per mantenere in vita una struttura sociale che non accetta l’autodeterminazione identitaria: in definitiva si parla dell’apparato pericoloso che ha introdotto lo Stato di Israele nell’esistenza quotidiana di molti esseri umani. Happy Holidays (2024). Un film di Scandar Copti con Manar Shehab, Wafaa Aoun, Merav Mamorsky, Toufic Danial, Kousi Orfahli. Genere: Drammatico Durata: 120 minuti. Produzione: Qatar, Palestina 2024. Uscita nelle sale: Giovedì 3 luglio 2025 Bruna Alasia