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Yemen. Arrestati per spionaggio verso Israele e USA funzionari dell’ONU. Secondo blitz in pochi mesi
L’ufficio delle Nazioni Unite in Yemen ha dichiarato domenica che 20 dei suoi membri dello staff sono ancora detenuti dai militanti di Ansarallah, più noti come Houthi, dopo un’incursione avvenuta sabato nel loro edificio a Sanaa. Sabato, l’ufficio ONU aveva affermato che le forze di sicurezza Houthi avevano effettuato un'”entrata […] L'articolo Yemen. Arrestati per spionaggio verso Israele e USA funzionari dell’ONU. Secondo blitz in pochi mesi su Contropiano.
ITALIA: ISRAELE PRODUCE UN DOSSIER CONTRO LE PIAZZE DEL 22 SETTEMBRE. CLASSIFICATI MOVIMENTI E ORGANIZZAZIONI
Il ministero per la Diaspora israeliano ha pubblicato un rapporto sulle manifestazioni italiane che si sono svolte in occasione dello sciopero generale “Blocchiamo Tutto” del 22 settembre, classificandole per livello di rischio. Il documento, apparso prima delle proteste, fornisce dettagli su luoghi, orari, promotori e diffusione sui social, ma non specifica i criteri usati per determinare il rischio. Le manifestazioni – che e denunciavano il genocidio in corso in Palestina e la complicità dei governi occidentali – sono classificate con diversi colori (verde per rischio basso, giallo per medio, rosso per alto). Il monitoraggio delle proteste contro Israele è una prassi consolidata per il ministero, che recentemente ha intensificato queste attività pubblicando rapporti simili anche su altri eventi in Italia, come contestazioni contro turisti israeliani o contro l’ex premier Ehud Olmert. Il documento non chiarisce quali fattori abbiano influenzato la classificazione, ma sembra che il tipo di organizzatori giochi un ruolo centrale, come nel caso delle manifestazioni promosse dal Global Movement to Gaza, che sono tutte a rischio medio o alto. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Francesca, compagna di GazaFreestyle e del Centro Sociale La Strada di Roma. Ascolta o scarica.
POTERE AL POPOLO: “SCOPERTI ALTRI 3 POLIZIOTTI INFILTRATI NELLE NOSTRE ORGANIZZAZIONI GIOVANILI”
Potere al popolo ha scoperto l’esistenza di altri 3 poliziotti infiltrati nel partito, in particolare nelle sue organizzazioni giovanili, dopo che lo scorso mese di maggio 2025 i portavoce del partito avevano denunciato un primo caso di agente che si era infiltrato tramite il Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli. “Si tratta di 4 agenti di polizia usciti dallo stesso corso, tutti giovanissimi e tutti quanti infiltrati in città metropolitane a partire da contesti giovanili e studenteschi come l’organizzazione ‘Cambiare rotta’”, spiega Giuliano Granato ai microfoni di Radio Onda d’Urto. “Non appena terminato il corso – aggiunge Granato – sono stati trasferiti alla direzione dell’Antiterrorismo e poi infiltrati nella nostra organizzazione”. Oltre a Napoli, gli agenti infiltrati hanno avvicinato l’organizzazione giovanile Cambiare Rotta a Milano e Bologna. Ci sarebbe stato un altro tentativo di infiltrazione a Roma. Quest’ultimo, però, non è andato a buon fine. Nel pomeriggio di venerdì 27 giugno 2025 i portavoce di Potere al popolo terranno una conferenza stampa in Senato per denunciare la vicenda ed esigere spiegazioni da parte del governo Meloni, in particolare dalla premier e dal ministro dell’Interno Piantedosi. Parteciperanno anche i parlamentari di Avs, M5S e Pd che hanno presentato un’interrogazione parlamentare, oltre ai giornalisti di Fanpage e gli attivisti di Mediterranea Saving Humans spiati con lo spyware Graphite dell’azienda israeliana Paragon. “Si tratta di un quadro estremamente preoccupante in questo Paese, che non riguarda soltanto le organizzazioni interessate. Tocca un po’ tutti perché viene meno il presupposto di uno Stato democratico: la libertà di associazione e di riunione. Se dei poliziotti possono infiltrarsi in un partito politico, allora vale tutto…”, conclude Giuliano Granato ai nostri microfoni. L’intervista di Radio Onda d’Urto a Giuliano Granato, portavoce nazionale di Potere al popolo. Ascolta o scarica.