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Meloni, Tajani, Crosetto e Cingolani denunciati alla Corte Penale Internazionale per complicità in genocidio. Già superate le 41.000 adesioni
I Giuristi e Avvocati per la Palestina (GAP) annunciano che martedì 14 ottobre 2025 è stata inviata al Procuratore della Corte Penale Internazionale la versione inglese della denuncia per complicità in genocidio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei ministri Antonio Tajani e Guido Crosetto e dell’amministratore delegato di “ Leonardo” SpA, Roberto Cingolani. Il testo della denuncia che è stato inviato al Procuratore a nome dei 51 firmatari insieme a 51 allegati di documentazione probatoria, è stato pubblicato sul nostro sito www.giuristiavvocatiperlapalestina.org, dove chiunque può aderirvi. Le adesioni finora pervenute sono più di 41.000, ma la raccolta proseguirà ad oltranza nei prossimi mesi, almeno fino alla fine dell’anno ed organizzeremo iniziative in merito su tutto il territorio nazionale. Con tale denuncia intendiamo dare espressione alla volontà della stragrande maggioranza del popolo italiano di ripudiare il genocidio del popolo palestinese e tutti coloro che in qualsiasi modo vi concorrano. Come affermato dal Primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez, nessuna pace può fondarsi sull’impunità dei carnefici e dei loro complici. L’Italia interrompa immediatamente ogni fornitura di armi verso Israele e ogni collaborazione militare col regime genocida. Redazione Italia
Milano: giovane soldato IDF svolge lezione in una scuola ebraica
Quello che è accaduto a Milano qualche giorno fa ha davvero dell’incredibile. Studenti e studentesse di una scuola ebraica davanti a un ragazzo di 22 anni militare dell’IDF combattente nella striscia di Gaza che spiega come funziona quella che è a suo avviso «È una lotta contro il terrorismo» (clicca qui per l’articolo). Si tratta di un’operazione smaccatamente propagandistica, si chiama Hasbarà, come viene sottolineato nell’articolo: «Adi è un ragazzone con un gran sorriso, orgoglioso di difendere il suo paese, consapevole dell’importanza dell’Hasbarà», nella quale la morte di decine di migliaia di persone e decine di migliaia di bambini viene completamente sottaciuta per dare spazio solamente alla narrativa israeliana di propaganda, ma l’Hasbarà non è altro che una grandissima mistificazione della realtà. Quella andata in scena non è che un’operazione che tende a far familiarizzare gli studenti e le studentesse del triennio a Milano, in Italia, con le azioni militari per le quali i tribunali internazionali si sono espressi in termini di crimini di guerra e crimini di genocidio. Il militare che afferma davanti a studenti e studentesse: «Siamo lì perché vogliamo vivere in pace e in sicurezza, non perché vogliamo uccidere come provano a farvi credere tutte le fake news che sentite» cerca di convincerli che tutto il mondo dei media, delle istituzioni internazionali, tra cui l’ONU, delle ONG, tra cui Medici senza Frontiere che lascia Gaza City per la pericolosità della situazione, siano produttori di fake news. E che tutto ciò sia cominciato solo con l’attacco del 7 ottobre 2023. Come tutto ciò si possibile in una scuola, in Italia, ci lascia esterrefatti e contrariati. Le scuole dovrebbero insegnare i valori del dialogo, della nonviolenza, della pace, non idealizzare soldati che commettono atrocità contro i bambini e le bambine, atrocità che hanno addirittura toccato la sensibilità di Guido Crosetto, come egli stesso ha ammesso nelle sue dichiarazioni al Senato. Stiamo denunciando da tempo il processo di israelizzazione della società italiana nell’ambito del più ampio contesto della militarizzazione e apprendiamo con preoccupazione di questo pericoloso episodio propagandistico in una scuola italiana. Abbiamo tutti e tutte presenti le immagini e i video dei soldati israeliani che all’interno delle case palestinesi deridono le morti dei bambini giocando con i loro giocattoli. Abbiamo tutti presenti soldati israeliani travestiti da donne palestinesi in modo da deriderne il dolore. Abbiamo tutti presenti le risate dei soldati israeliani mentre aprono il fuoco sulle macerie di Gaza. Vogliamo che con questa propaganda partano anche ragazzi e ragazze italiane per associarci a questa barbarie sionista perpetrata ai danni di una popolazione stremata da decenni di oppressione? Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle società chiediamo immediatamente che le forze parlamentari sensibili a questo tema procedano con una interrogazione parlamentare per chiedere conto al Governo e al ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara di questa terribile propaganda di guerra nelle scuole italiane, che, sebbene siano private godono di fondi pubblici, quelli sottratti alle nostre scuole pubbliche, pluralistiche, nonviolente e antifasciste. Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
Attacchi alla Flotilla: il Governo Italiano manda una fregata a proteggere
Dopo l’agghiacciante e prolungato attacco alla pacifica navigazione della Global Sumud Flotilla che si trova, con una parte importante delle sue barche, nelle acque internazionali di Creta e di fronte alle vibranti proteste dell’opinione pubblica, il Governo Italiano ha deciso di inviare una fregata della Marina Militare in funzione di protezione e soccorso. Di seguito la dichiarazione integrale del Ministro della Difesa Crosetto riguardo all’accaduto. “In merito all’attacco subito nelle scorse ore dalle imbarcazioni della Sumud Flotilla, a bordo delle quali si trovano anche cittadini italiani, condotto mediante l’impiego di droni da parte di autori al momento non identificati, non si può che esprimere la più dura condanna. In democrazia anche le manifestazioni e le forme di protesta devono essere tutelate quando si svolgono nel rispetto delle norme del diritto internazionale e senza ricorso alla violenza. Per garantire assistenza ai cittadini italiani presenti sulla “Flotilla”, questa notte alle 03.50, pur essendo in Estonia, dopo un confronto con il Capo di Stato Maggiore della Difesa, dopo aver condotto una valutazione (veloce e sommaria) dell’accaduto, mi sono sentito con il Presidente del Consiglio ed ho autorizzato l’intervento immediato della fregata multiruolo Fasan della Marina Militare, che era in navigazione a Nord di Creta, nell’ambito dell’operazione Mare Sicuro, che sta già dirigendo verso l’area per eventuale attività di soccorso. Di questa decisione sono stati informati l’Addetto militare israeliano in Italia, il nostro Ambasciatore e l’Addetto militare a Tel Aviv e l’Unità di Crisi della Farnesina”. Nel frattempo numerosi presidi di solidarietà e di protesta sono stati annunciati per oggi in tantissime città italiane. Alle 14 in Piazza Montecitorio a Roma il Global Movement to Gaza ha convocato una conferenza stampa per fare il punto della situazione e chiedere una ferma condanna di Israele. Redazione Italia
Defence Summit a Roma, NO! di Stop Rearm Europe
“Cultura della difesa“ sempre più martellante in Italia, sul tema interviene con un comunicato Rearm Europe Roma critica nei confronti del prossimo “Defence Summit” annunciato per settembre nella capitale. “Diciamo NO allo show dei mercanti di morte!! Il prossimo 11 settembre si terrà presso l’Auditorium di Roma la prima edizione del DEFENCE SUMMIT, un’iniziativa promossa dal Sole 24ore che vede come partner tutte le maggiori industrie militari italiane. Il Summit viene presentato con le parole del Ministro Crosetto “La cultura della Difesa incarna il principio fondamentale della cultura democratica” e vedrà sfilare i Capi di Stato Maggiore dei diversi corpi dell’Esercito Italiano assieme ai Ceo delle industrie degli armamenti. Dentro un contesto nel quale la dimensione della guerra assume un ruolo sempre più rilevante a livello globale, mentre si abbandona qualunque ruolo diplomatico per porre fine alla guerra in Ucraina e ci si rende complici del genocidio in atto in Palestina, si tiene a Roma in uno spazio pubblico un convegno fra i soggetti che questi scenari alimentano e i soggetti che su questi scenari fanno profitti. Riteniamo totalmente inaccettabile che la Fondazione Musica per Roma, dentro il quale il Comune di Roma è ente fondamentale, abbia concesso uno spazio per un’iniziativa che è in diretto contrasto con le finalità statutarie della fondazione stessa. Chiediamo pertanto al Comune di Roma il ritiro della concessione dell’Auditorium per un’iniziativa che propaganda la guerra. Chiamiamo la città a promuovere l’11 settembre un SOCIAL SUMMIT nel piazzale esterno dell’Auditoriun per dire con determinazione e creatività il nostro collettivo NO alla guerra, al riarmo, al genocidio, all’autoritarismo. Fermiamo la guerra, riprendiamoci il futuro. STOP REARM EUROPE ROMA“
Come il governo e il ministro #Crosetto promuovono la ‘#cultura della #Difesa’ per portarci verso la #guerra, ai danni della cultura pacifista e internazionalista. https://www.fanpage.it/politica/come-il-governo-e-il-ministro-crosetto-promuovono-la-cultura-della-difesa-per-portarci-verso-la-guerra/