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Primi colloqui diretti tra Libano e Israele ma cresce il rischio di escalation
Il 3 dicembre si è svolto l’incontro diretto tra funzionari civili libanesi e israeliani, un momento importante perché era qualcosa che non succedeva dal 1983, ovvero da quando i sionisti invasero il sud del paese dei cedri. L’incontro si è tenuto presso il quartier generale delle forze UNIFIL, nella città […] L'articolo Primi colloqui diretti tra Libano e Israele ma cresce il rischio di escalation su Contropiano.
Le giornate del 28 e 29 viste dal Medio Oriente
Oggi [il 28, data di pubblicazione dell’articolo, ndr] l’Italia vede a uno sciopero generale nazionale, indetto da due importanti sindacati, per protestare contro la legge di bilancio 2026 proposta dal governo di estrema destra di Giorgia Meloni. Lo sciopero chiede anche un salario minimo dignitoso e il ripristino dell’età pensionabile […] L'articolo Le giornate del 28 e 29 viste dal Medio Oriente su Contropiano.
Dialogo Usa-Iran attraverso l’erede saudita?
Il principe ereditario saudita Mohamed bin Salman negli Stati Uniti a colpi di migliaia di miliardi, racconta la stampa di mezzo mondo, discute lo sviluppo delle centrali oltre al controllo del mercato petrolifero. ‘Piccolenote’, più originale, ci segnala che il molto discusso bin Salman ha consegnato a Trump un messaggio […] L'articolo Dialogo Usa-Iran attraverso l’erede saudita? su Contropiano.
Prospettive siriane. Uno sguardo sulla Siria contemporanea a partire dalla storica visita di Al Sharaa negli Usa
In questo approfondimento facciamo un punto su questioni aperte, problemi e prospettive della Siria contemporanea, a partire dalla visita del nuovo presidente Aḥmad al-Sharaʿ alla Casa Bianca il 9 novembre scorso, il primo incontro tra un presidente siriano e uno americano dall’indipendenza del paese dalla Francia, nel 1946. Abbiamo parlato con Hani El Debuch, Dottorando in Storie, Culture e Politiche del Globale (UniBo), direttore della Special Task Force on Syrian Heritage presso il Heritage International Institute e collaboratore di UNHCR in diversi scenari di crisi, di questa visita, della situazione politica generale del paese e del rapporto tra Siria ed Israele, che occupa le Alture del Golan dal 1967 e ha effettuato una serie di attacchi e di manovre strategiche a partire dalla caduta dell’ex presidente siriano Bashar Al-Assad
Il doppio effetto del Piano Trump, in Medio Oriente e in casa nostra
E’ ormai evidente che nel prossimo periodo dovremo fare i conti con gli effetti del Piano Trump, i cui primi cinque punti – cessate il fuoco, scambio di prigionieri, ripresa degli aiuti umanitari per la popolazione palestinese a Gaza – sono stati sottoscritti in una sorta di show a Sharm […] L'articolo Il doppio effetto del Piano Trump, in Medio Oriente e in casa nostra su Contropiano.
Blair a guidare l’amministrazione ad interim di Gaza, ma la situazione è un po’ più complessa…
Prima il portale israeliano Ynet, poi piano piano alcune delle testate più accreditate del mondo arabo (Middle East Eye, The Cradle) e a livello internazionale (Financial Times, BBC) hanno confermato la notizia che Blair sarebbe il candidato preferito dell’amministrazione USA per guidare un governo provvisorio della Striscia di Gaza, una […] L'articolo Blair a guidare l’amministrazione ad interim di Gaza, ma la situazione è un po’ più complessa… su Contropiano.
L’Arabia Saudita si mette al riparo dell’ombrello atomico del Pakistan
La notizia è passata quasi inosservata, ma ha una enorme rilevanza per sia il futuro dei rapporti di forza in Medio Oriente, sia nelle relazioni all’interno del mondo arabo-islamico. Il 17 settembre il principe saudita Mohammad bin Salman e il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif hanno firmato a Riad un […] L'articolo L’Arabia Saudita si mette al riparo dell’ombrello atomico del Pakistan su Contropiano.
Molfetta, 24 luglio: corteo per liberazione del popolo palestinese, pace e giustizia in Medio Oriente
GIOVEDÌ, 24 LUGLIO 2025 – ORE 19:00 CORSO UMBERTO, ALTEZZA GALLERIA PATRIOTI MOLFETTESI Invitiamo tutte le associazioni, i collettivi, i comitati e le realtà politicamente attive nella città di Molfetta, nonché tutti i cittadini e le persone che vivono e attraversano la città, a partecipare ad un forte momento di mobilitazione a Molfetta contro il genocidio del popolo palestinese e per la pace e la giustizia nel mondo. Come ben noto a tutti e a tutte, dal 7 ottobre 2023 sono stati uccisi dall’esercito israeliano 62.614 palestinesi nella Striscia di Gaza. La Striscia di Gaza è completamente distrutta. Numerosissimi sono le donne e i bambini palestinesi uccisi. 28 mila donne e ragazze. Lo dice UN Women, che ha calcolato come, in media, da ottobre 2023 vengano uccise da raid israeliani due donne palestinesi ogni ora. Dal 7 ottobre 2023, gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 16.800 bambini, secondo i funzionari palestinesi. Alcuni investigatori della Commissione d’inchiesta delle Nazioni Unite sul territorio palestinese occupato hanno affermato che la violenza sessuale e di genere da parte delle forze di sicurezza israeliane contro i palestinesi, compresi i bambini, è stata sempre più utilizzata “come metodo di guerra” dopo gli attacchi del 7 ottobre 2023 che hanno aperto le porte al genocidio a Gaza. La popolazione della Striscia non ha accesso ad aiuti umanitari bloccati dal governo israeliano, il quale ha imposto la consegna di beni di prima necessità – in quantità e modalità ritenute completamente inadeguate dalle autorità delle Nazioni Unite – attraverso una propria ONG appena costituita, la Gaza Humanitarian Foundation, sbeffeggiando ogni norma internazionale. Si continuano a segnalare spari contro i palestinesi che cercano di accedere alle scorte di cibo a Gaza, con conseguenti vittime, e il blocco del carburante in corso sta mettendo a grave rischio i servizi di sostentamento vitale. Almeno 463 operatori umanitari sono stati uccisi a Gaza dall’ottobre 2023. Il numero dei giornalisti e dei reporter morti è tra i più alti di sempre; almeno 229 giornalisti palestinesi sono deceduti a Gaza. Secondo le organizzazioni per i diritti umani e i rapporti delle Nazioni Unite, le forze israeliane hanno deliberatamente preso di mira giornalisti e istituzioni mediatiche. Oltre 400 giornalisti sono rimasti feriti, decine sono stati arrestati e gli uffici della maggior parte delle testate giornalistiche locali e internazionali che operano nella Striscia sono stati distrutti. A Gaza è in atto un genocidio ormai da oltre un anno per mano del governo israeliano mentre in Cisgiordania continuano le violenze da parte dei coloni israeliani nei confronti della popolazione autoctona palestinese con l’obiettivo di colonizzare sempre più territorio. Il governo del presidente Benjamin Netanyahu, con la sua filosofia di matrice sionista, affligge il popolo palestinese e il suo diritto all’autodeterminazione, minato fin dalla Nakba – l’esodo forzato del 1948 – che ha privato più di 700 mila palestinesi della propria terra. Nonostante l’opposizione interna di pochi cittadini israeliani che rifiutano di prendere parte alla violenza del proprio esercito, e la grande mobilitazione di ebrei in tutto il mondo per lo stop al conflitto e al progetto coloniale di Israele, il governo di destra di Netanyahu rimane al potere, impunito, blandamente criticato o supportato da molti governi occidentali, tra cui quello italiano e quello europeo. I mandati d’arresto emessi dalla Corte Penale Internazionale nei confronti di Netanyahu e dell’ex ministro della difesa Yoav Gallant non hanno interrotto, come era doveroso che accadesse, i rapporti bilaterali tra Israele e i suoi storici alleati occidentali. Numerose aziende, prime tra tutte quelle dell’industria bellica e dell’intelligence, si sono arricchite e continuano a farlo in questi mesi sulla pelle dei palestinesi. In questo Paese che tentenna a prendere una posizione seria e forte nei confronti del genocidio in atto, in questa Europa che non vive all’altezza dei propri valori costitutivi, occorre unirsi in nome della pace e della giustizia, rigettando anti-semitismo e islamofobia, facendosi portavoce di lotta contro il razzismo, il sionismo e il colonialismo. É importante che la nostra città caratterizzata da una tradizione pacifista faccia sentire forte la propria voce a sostegno del popolo palestinese e contro la violenza nei confronti delle persone inermi da parte degli eserciti e dei gruppi armati di ogni colore politico. Non è più tempo di delegare, di lasciar correre. Mala tempora currunt e i nostri silenzi verranno giudicati complici dalla storia. La Palestina è molto più di un popolo. La Palestina è anche molto più della storia aberrante di un genocidio. La Palestina parla di noi occidentali, dei nostri governi complici, delle “nostre” aziende che fanno profitti, del nostro spirito colonialista che non siamo mai a riusciti a scalfire alla radice. Ciò che succede in Palestina ci riguarda tutti. Per questo, giovedì 24 luglio 2025, scendiamo tutt* in piazza! Per dire: SÌ ALLA PACE. NO AL RIARMO. STOP AL GENOCIDIO. Ore 19:00 → Incontro a Corso Umberto, altezza Galleria Patrioti Molfettesi Camminiamo insieme fino al Calvario e al monumento dedicato a Don Tonino Bello, a ridosso della Villa Comunale. Chiudiamo il corteo con ospiti e interventi a Piazza Municipio. NON MANCARE. FREE PALESTINE. Le adesioni per la partecipazione possono essere inviate al Coordinamento Molfetta per la Palestina tramite email: molfetta.palestina.coordinamento@gmail.com COMITATO PROMOTORE Coordinamento Molfetta per la Palestina  (Le Macerie Baracche Ribelli, Fa’ – Fiera delle Autoproduzioni, Partito della Rifondazione Comunista Molfetta) Amnesty International Molfetta ANPI – Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Associazione di Promozione Sociale “Guglielmo Minervini” Azione Cattolica C.d.a.l. – Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali Camera del lavoro CGIL di Molfetta Casa per la Pace A.P.S. Centro Antiviolenza Pandora Città dell’Uomo Cobas Scuola Molfetta Comitato Difesa Verde e Territorio Conte Rosso Social Club Legambiente LO STREGATTO-MOLFETTA associazione animalista/ambientalista Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università Presidio Libera di Molfetta “Gianni Carnicella” R.A.D.I.C.I. Aps Sportello Medico Popolare Molfetta odv TESSERE – Prospettive di città OdV
Ocalan: “Il movimento di liberazione curdo non si faccia usare da Israele”
Riportiamo un articolo della testata Middle East Eye, che sostiene di aver intercettato alcuni documenti relativi alle comunicazioni fra Ocalan e gli esponenti del Partito della sinistra turca incaricato di mediare nell’ambito del processo di pace fra stato turco e PKK. Il Middle East Eye è tradizionalmente vicino alla linea […] L'articolo Ocalan: “Il movimento di liberazione curdo non si faccia usare da Israele” su Contropiano.
Iraq: prossima tappa del “riassetto sionista” del Medio Oriente?
Dopo l’ultima aggressione armata all’Iran, conclusasi con una rapida tregua dopo aver decapitato i più alti e validi esponenti militari e scientifici del paese, molti analisti militari arabi e internazionali, focalizzano nell’Iraq, la prossima mossa di Israele, in quanto, quello iracheno “è l’ultimo fronte rimasto”, al momento non coinvolto degli […] L'articolo Iraq: prossima tappa del “riassetto sionista” del Medio Oriente? su Contropiano.