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David Miller in tribunale per post sui social media che criticano il sionismo
Presstv. Da tempo critico del sionismo come ideologia razzista, afferma che questa è l’ennesima caccia alle streghe. > “Sono stato portato in tribunale dalla Campagna contro l’antisemitismo, che è > di fatto una risorsa del regime sionista nella Palestina occupata, e ora per > aver inviato tre tweet minacciosi, minacciosi come intesi nel Communications > Act del 2003. > “Pensano di potermi far processare e condannare, con accuse che > comporterebbero una pena massima di sei mesi. > > “Ora, questo è uno spettacolo. È teatro. Stanno portando avanti un > procedimento giudiziario privato, e sono un’organizzazione che non rivela > nemmeno i nomi dei suoi direttori o amministratori in pubblico. > > “Quindi questo è un processo clandestino, kafkiano, per cercare di mettermi a > tacere. Ma ovviamente non funzionerà”. (David Miller, Accademico). > >   David Miller è un sociologo britannico nato nel 1964, noto per le sue ricerche sulla propaganda e l’islamofobia. Ha ricoperto incarichi accademici in diverse università, tra cui l’Università di Strathclyde, l’Università di Bath e l’Università di Bristol. Miller è stato licenziato dal suo incarico all’Università di Bristol quasi quattro anni fa a causa di affermazioni secondo cui le sue lezioni sull’islamofobia avrebbero creato un ambiente ostile per gli studenti ebrei. I suoi sostenitori nella lotta contro il sionismo, e lui stesso, sostengono che il suo licenziamento sia stato motivato dalle pressioni dei gruppi di pressione filo-israeliani. > “L’università ha affermato che ciò non era appropriato, perché avevo portato > gli studenti in un conflitto… ovviamente, quello che è successo è che hanno > creato un conflitto con me. > > Quando li ho portati in tribunale, la corte ha respinto l’accusa. Hanno > affermato che non ero stato licenziato per aver portato gli studenti in > conflitto. Ero stato licenziato perché avevo opinioni antisioniste che > l’università non riteneva appropriate. > > E inoltre, la corte ha affermato che tali opinioni erano degne di rispetto in > una società democratica, il che significa che non sono razziste, il che > ovviamente manda all’aria tutti i discorsi del regime sionista, che insiste > sempre sul fatto che antisemitismo e antisionismo siano la stessa cosa. > > Non lo sono; come tutti sanno”. Per ora, i procedimenti legali continuano, e con essi il dibattito sulla verità, sul potere e sul costo di opporsi al sionismo. Le questioni in gioco si estendono ben oltre le aule giudiziarie, toccando la lotta globale su chi può parlare contro il sionismo, cosa può essere messo in discussione e se qualcuno può sfidare le potenti lobby politiche di Israele senza timore di ritorsioni. InfoPal
MIMMO LUCANO DICHIARATO DECADUTO DA SINDACO DI RIACE (RC): “NARRAZIONE CRIMINALE DELLE DESTRE. NON MI TIRO INDIETRO, PRONTO IL RICORSO”
Il Tribunale di Locri ha dichiarato la decadenza di Mimmo Lucano da sindaco di Riace. I giudici hanno accolto il ricorso presentato al Tribunale civile dalla prefettura di Reggio Calabria in seguito alla condanna a 18 mesi comminata a Mimmo Lucano nell’ambito nel processo “Xenia” che ha preso di mira il lavoro sull’accoglienza dei migranti svolto dalla sua giunta comunale a Riace. Oggi Mimmo Lucano é anche parlamentare europeo, eletto da indipendente con la lista Alleanza Verdi e Sinistra. “Si tratta di un nuovo tentativo, dopo la vicenda giudiziaria, di far saltare il mio ruolo di sindaco”, commenta Mimmo Lucano ai microfoni di Radio Onda d’Urto. “Essere sindaco per me è molto importante – aggiunge Lucano – perché mi dà la possibilità di alimentare il ruolo di una politica che passa attraverso un rapporto diretto con le persone, e non solo da una teorizzazione”. Per Lucano “Riace è la cartina tornasole di quello che è l’attuale momento politico a tutti i livelli“. “Credo che tutto nasca dall’aver indicato una via, questo ha dato fastidio anche all’area progressista che è stata all’inizio un pò complice di una degenerazione dell’etica della politica, dei valori sociali, dei valori in generale”, specifica Mimmo Lucano. Dopo anni di lotte giudiziarie “Riace ha indicato una via anche per una intenzionalità politica: i paesi che si stanno spopolando, circondati dall’oblio sociale, a volte dal peso di oppressioni antiche e nuove… l’arrivo dei migranti è stato una speranza che si scontra completamente con la narrazione criminale del pensiero delle destre“, chiarisce Lucano. Sul fronte giudiziario “secondo gli avvocati nel mio caso non si applica la legge Severino, ma il Tribunale di Locri ha stabilito il contrario”, spiega Mimmo Lucano che poi assicura: “non mi tirerò indietro, ormai è una questione di principio che vale per la vita, non vale per un giorno o per una sentenza in più o in meno. Il potere delle destre mi ha dato una motivazione molto forte”. L’intervista di Radio Onda d’Urto a Mimmo Lucano, sindaco di Riace ed europarlamentare di Avs. Ascolta o scarica.
MILANO: PROCESSO PER 11 ANARCHICI SOLIDALI CON ALFREDO COSPITO, INIZIATIVE MARTEDÌ IN ATTESA DELLA SENTENZA
Contro il 41 bis, l’ergastolo ostativo e a sostegno dell’anarchico Alfredo Cospito, doppio appuntamento per martedì 17 giugno a Milano. Attendendo la sentenza di primo grado del processo per il corteo dell’11 febbraio 2023, è stato organizzato un presidio davanti al Tribunale di Corso Porta Vittoria. L’accusa ha chiesto condanne dai 6 mesi ai 6 anni per 11 persone imputate del reato di solidarietà. Seconda iniziativa solidale è prevista per le ore 19 alle Colonne di San Lorenzo, dove partirà una manifestazione. Abbiamo fatto il punto sulla sentenza che arriverà domani e sulle iniziative solidali con una compagna dell’Assemblea milanese contro 41 bis ed ergastolo ostativo. Ascolta o scarica