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Tutte le guerre sono guerre dei banchieri
SEGUENDO IL DENARO Quando pensiamo agli imperi nel corso della storia, ci vengono in mente esempi come l’Impero Romano, l’Impero Britannico o l’Impero Americano. In altre parole, associamo automaticamente l’idea di impero a un particolare luogo del pianeta. Fino a non molto tempo fa, questa associazione automatica era un errore comprensibile. Nell’era moderna, però, questa tendenza a collegare indiscutibilmente gli imperi a particolari aree geografiche terrestri è un errore che ha contribuito a far cadere in  confusione la stragrande maggioranza della popolazione mondiale. Allo stesso modo, quando pensiamo alla storia delle guerre e delle conquiste, tendiamo a collegare particolari eventi a personalità particolari. Per esempio, leggiamo di Napoleone e delle sue gigantesche ambizioni che sono state lo stimolo dei “suoi” grandi successi e infine della sua prigionia. Sorge però la domanda: Chi ha finanziato queste imprese gigantesche? Chi ha pagato il suo esercito? Chi ha pagato il conto per tutte le armi, i rifornimenti da viaggio e le munizioni necessarie? Era un re a fornire il denaro? E se così fosse, era il denaro del re o di qualcun altro? Ora facciamo un salto al ventunesimo secolo negli Stati Uniti. Chi decide quali guerre devono essere combattute? Immagino che, se siete arrivati a leggere fin qui, abbiate almeno il sospetto che queste decisioni e attribuzioni non siano decise esclusivamente dai presidenti degli Stati Uniti e dalle loro amministrazioni. E se vi dicessi che, in quasi tutti i casi, questi funzionari governativi hanno ben poco a che fare con il decidere contro chi gli Stati Uniti vanno in guerra? “Allora chi decide?”, potreste pensare. L’ATTUALE SISTEMA MONETARIO È UNO SCHEMA PONZI PREDATORIO L’attuale sistema monetario occidentale è stato messo insieme dai banchieri più potenti del mondo, ma non deve essere per forza così com’è. “Il sistema monetario è così com’è perché coloro che lo gestiscono scelgono che rimanga così”, dice l’ex gestore di hedge fund e analista economico Alex Krainer.(1) Il sistema monetario, che è gestito dagli oligarchi bancari e dal sistema bancario, raggiunge i suoi fini attraverso l’uso della violenza fisica (militare), economica e psicologica. “Come mai?”, vi starete chiedendo. Il sistema è strutturato in modo tale da richiedere una crescita costante per rimanere in vita. In questo senso il sistema esistente è come una bicicletta. Se l’accumulazione si ferma, se il movimento in avanti (la crescita) si ferma, la bicicletta si ribalta e il ciclista cade. Quando un banchiere vi concede un prestito, diciamo 100.000 dollari per un mutuo, dovete restituirlo con gli interessi. In generale, nel tempo, finirete per ripagarlo due volte, per un totale di circa 200.000 dollari. Il problema è che solo il capitale, solo 100.000 dollari, entra in circolazione. Gli ulteriori 100.000 che sono necessari per saldare il vostro prestito devono essere guadagnati e quindi estratti da un insieme complessivo di denaro che non include altro che le assegnazioni di capitale. Questo crea una situazione dove la crescita non è solo vantaggiosa per i banchieri, è anche essenziale per mantenere a galla l’intero sistema. In altre parole, il sistema monetario è un enorme schema predatorio di prestito di denaro che intrappola finanziariamente le sue prede in cicli di indebitamento. Mentre tutto questo accade, il sistema bancario accumula continuamente riserve finanziarie offshore non tassate e “intoccabili” che ammontano complessivamente a oltre 50 TRILIONI di dollari e sono in continua crescita.(1a) TUTTE LE GUERRE MODERNE SONO GUERRE DEI BANCHIERI PER IL PROFITTO E LA CONQUISTA Come conseguenza logica di tutto ciò che è stato detto finora, l’unico modo per mantenere una crescita continua è uscire da determinati mercati una volta che questi sono saturi. In altre parole, se la crescita è essenziale per la sopravvivenza dell’attuale sistema e la crescita non è più possibile all’interno di una determinata regione, i produttori di profitto devono trovare nuovi mercati, nuove regioni, nuove risorse e nuovi obiettivi di sfruttamento, altrimenti il sistema collasserà. Negli Stati Uniti, in Europa e in Canada, abbiamo visto sempre più città sprofondare nella tossicodipendenza, nel suicidio e nella povertà. Questo perché le banche hanno spinto la classe politica controllata dai loro finanziatori a creare una sempre maggiore crescita e quindi profitti (per i banchieri) all’estero. Tutto questo è avvenuto a spese delle popolazioni dei Paesi citati. Questo feticismo della crescita è la vera causa di fondo della continua spinta bipartisan per un numero sempre maggiore di guerre in Medio Oriente, Europa dell’Est e ovunque sia possibile l’espansione e il saccheggio imperialista. Per fare un esempio: La ricchezza di risorse dell’Ucraina è stimata in 15 trilioni di dollari, mentre quella della Russia è stimata in 70 trilioni di dollari. Chiunque abbia dedicato un minimo di tempo a studiare l’attuale guerra tra Russia e Ucraina, prendendo in considerazione i punti di vista provenienti da fonti occidentali e non occidentali (fonti al di fuori della narrazione occidentale), sa che il “Progetto Ucraina” era in cantiere da quasi vent’anni.(1b) Dal 2019 al 2022, per tre anni, il denaro e le armi statunitensi sono stati riversati in Ucraina per prepararla al ruolo di ariete, di esercito per procura contro la Russia. Questa non è un’illazione. È un fatto documentato che il governo e le forze armate statunitensi stavano contemplando di utilizzare la popolazione ucraina come esercito per procura almeno dal 2019.(2),(2a) Allo stesso modo, il governo statunitense aveva un piano per intraprendere “7 guerre in 5 anni in Medio Oriente” a partire dal 2003.(3) Queste guerre sono state intraprese per espandere la portata del sistema bancario statunitense e per estrarre risorse da questi Paesi ormai bombardati e martoriati. I nostri media occidentali tradizionali ci dicono che queste guerre, compreso il recente scontro con l’Iran, sono state intraprese per prevenire lo sviluppo e/o l’uso di armi di distruzione di massa, per contrastare il ‘male’, per diffondere la democrazia o per “scopi umanitari”. Parlerò in modo molto diretto: queste scuse che sono state usate per iniziare e intensificare le guerre sono tutte storie per bambini. Il nostro sistema elettorale, il nostro sistema politico e i nostri media tradizionali sono ormai in larga misura controllati da oligarchi, dal sistema bancario, che è legato direttamente al complesso militare industriale. In un certo senso, è così da molto tempo. Nel corso degli ultimi decenni gli Stati Uniti sono passati da una democrazia problematica ma funzionante a quella che oggi è essenzialmente un’oligarchia che ha mantenuto solo la forma esteriore di una democrazia.(4) Se non credete a questi fatti così come li ho presentati, allora date un’occhiata a ciò che l’Università di Harvard e il Guardian hanno detto in merito. IL SISTEMA MONETARIO PUÒ ESSERE CAMBIATO (UN RECENTE ESEMPIO DELLA VITA REALE NELLA GERMANIA DEL 21° SECOLO) Alcuni sostengono che le carenze dell’attuale sistema monetario globale siano semplicemente parte integrante dell’accordo e che non potrebbe essere altrimenti. Questa è una sciocchezza. Fino a circa 15 anni fa, uno dei maggiori successi economici del pianeta è stata la Germania. Era la superpotenza esportatrice numero uno al mondo. Il valore delle esportazioni tedesche era persino superiore a quello della Cina fino a poco più di un decennio fa. Ciò è accaduto perché il sistema bancario tedesco aveva una politica che non si limitava a concedere prestiti senza interessi alle piccole imprese, ma le sosteneva anche, offrendo loro consulenza, accompagnandole a conferenze, ecc. Le banche che erogavano questi prestiti erano  piccole banche regionali, il 70% delle quali erano enti senza scopo di lucro. In altre parole, queste banche non erano interessate a profitti enormi solo per sé stesse. C’era un aspetto reciprocamente vantaggioso in ciò che stava accadendo. Ciò ha permesso a queste aziende di sviluppare le proprie attività nel tempo senza la costante pressione di dover rimborsare rapidamente i prestiti a tassi di interesse elevati.(5) Sfortunatamente, la Germania alla fine ha ceduto al modello bancario basato sulla finanza, promosso dagli Stati Uniti, e ha iniziato la deindustrializzazione circa un decennio fa. Il risultato di questo cambiamento è stato disastroso. La Germania è sull’orlo della recessione da quasi tre anni. DOBBIAMO SMETTERE DI FINGERE Ultimamente è stato raggiunto un nuovo punto di svolta. Forse è successo un giorno o due fa, o una settimana o due fa, o un anno o due fa? Non sono sicuro del momento esatto in cui è successo (per voi). Il fatto è che voi, che state leggendo, sapete di cosa sto parlando. Forse nella vostra testa state pensando che non siete sicuri di cosa sto parlando. Nel vostro cuore, però, lo sapete. È ora che voi e io smettiamo di prenderci in giro. Dimenticate la vostra fedeltà a Donald Trump o al Partito Democratico per un momento. Le persone con un buon lavoro hanno difficoltà a pagare l’affitto e la situazione si fa sempre più difficile. E voi lo sapete. Vedete il modo in cui i prezzi sono saliti alle stelle, praticamente a intervalli di pochi mesi, nel corso degli ultimi anni. Ma l’economia “sta andando bene”, ci dicono sempre. Sapete che vi stanno mentendo. Sapete che le guerre in cui siamo stati costantemente coinvolti nel corso degli ultimi venticinque o più anni, sono state tutte puttanate. Sapete che i canali di informazione che guardate sulle TV tradizionali trasmettono per lo più sciocchezze quando si tratta di guerra e di guerre potenziali. Sapete che gli Stati Uniti e Israele hanno violato per anni tutte le leggi internazionali in vigore. Dai, lo sapete benissimo! Dovreste essere dei cretini per non saperlo. Ma non siete cretini. O lo siete? Ora basta. A parte le battute, niente di tutto questo è più un segreto. Il difetto principale, il percettibile peccato centrale che sta generando tutto questo caos e questo sconvolgimento è nel sistema monetario. In altre parole, non c’è nulla di magico in ciò che sta accadendo, tecnicamente parlando. La domanda è: cosa ci vorrà per spingere le persone ad approfondire questi temi? Forse sarà necessario un qualche tipo di risveglio spirituale? Onestamente, non so cosa ci vorrà. Forse tutti noi dobbiamo iniziare a porci seriamente la domanda: “Voglio vivere e, se sì, in quali condizioni? In che tipo di mondo voglio vivere?”. FONTI: 1-https://youtu.be/cvPVTp9e1eI?si=48bcvC8K6bWlMVC5 1a-https://gfintegrity.org/50-trillion-offshore-with-james-s-henry/ 1b-https://www.theguardian.com/world/2004/nov/26/ukraine.usa#:~:text=But%20while%20the%20gains%20of,rigged%20elections%20and%20topple%20unsavoury 2-https://www.rand.org/pubs/research_reports/RR3063.html  2a-https://www.pressenza.com/2024/08/the-us-calculated-sacrifice-of-the-ukrainian-population/ 3-https://www.youtube.com/shorts/TJpGoKqPM0k 4-https://www.hks.harvard.edu/faculty-research/policycast/oligarchy-open-what-happens-now-us-forced-confront-its-plutocracy 5- andare al minuto 22:50 in – https://www.youtube.com/watch?v=LM2b_youfAg&t=1662s -------------------------------------------------------------------------------- Traduzione dall’inglese di Stella Maris Dante. Revisione di Thomas Schmid. Mark Lesseraux
Utili da record per le banche, hanno guadagnato sugli alti tassi di interesse
Con i dati economici del settore bancario per il 2024 alla mano, possiamo confermare quel che già è stato denunciato più volte: le banche hanno fatto utili da record approfittando della politica monetaria restrittiva della BCE, cioè degli alti tassi di interesse decisi a Francoforte, di cui a subire i […] L'articolo Utili da record per le banche, hanno guadagnato sugli alti tassi di interesse su Contropiano.
Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele
Un’indagine condotta dal gruppo di ricerca finanziaria olandese Profundo e pubblicata dalle ONG olandesi BankTrack e PAX ha rilevato che un piccolo numero di banche d’investimento ha svolto un ruolo cruciale nell’aiutare Israele a soddisfare le “significative esigenze di finanziamento” derivanti dalla sua guerra a Gaza, fornendo significativi servizi di […] L'articolo Obbligazioni di guerra a sostegno di Israele su Contropiano.
La BCE regala ogni anno centinaia di miliardi di soldi pubblici alle banche private
Mentre l’inflazione continua a erodere il potere d’acquisto delle famiglie europee e a mettere pressione sul sistema produttivo, la Banca Centrale Europea (BCE) ha messo in moto un meccanismo che, di fatto, regala decine di miliardi di euro ogni anno alle banche commerciali. Un regalo pesante, che nessun cittadino ha […] L'articolo La BCE regala ogni anno centinaia di miliardi di soldi pubblici alle banche private su Contropiano.
ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI CON ANDREA FUMAGALLI: IL SI’ CONDIZIONATO DELL’UE A UNICREDIT, I CONTRATTI DI LAVORO DEI METALMECCANICI E LAVORARI DELLA SANITA’ E G7 CANADESE
Consueto appuntamento del venerdì mattina, con l’analisi critica dei fatti economici della settimana con l’economista e collaboratore di Radio Onda d’Urto Andrea Fumagalli. I temi della puntata di oggi, venerdì 20 giugno: la posizione dell’UE per quanto riguarda l’opa di Unicredit su Banco Bpm, lo sciopero dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto, e l’accordo per il contratto sanità, infine, la chiusura del G7 in Canada e i temi economici affrontati. BANCHE – Via libera condizionato dell’Antitrust europeo all’offerta sul Banco Bpm lanciata da Unicredit. L’indagine della Commissione aveva rilevato che a livello locale, l’operazione proposta avrebbe sollevato problemi di concorrenza nei mercati dei depositi e dei prestiti. Secondo Bruxelles, l’operazione proposta e non solleverebbe invece problemi di concorrenza, poiché diversi altri concorrenti consolidati rimarrebbero attivi sul mercato dopo l’operazione. CONTRATTI – Sciopero oggi di 8 ore dei metalmeccanici. Alla base della protesta i problemi legati alle trattative per il rinnovo del contratto nazionale che riguarda oltre un milione e mezzo di lavoratori. Il contratto di lavoro è scaduto a giugno dello scorso anno, ma le trattative sono completamente ferme. Dopo diversi mesi di trattative è stato trovato invece un accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del personale del Servizio Sanitario Nazionale, con un aumento medio mensile di 172,37 euro per tredici mensilità. Firmato da Cisl Fp e altri sindacati non confederali, non ha invece l’avallo di Cgil e Uil, che ritengono le tutele e gli adeguamenti di stipendio del nuovo accordo insufficienti. G7 – Il G7 in Canada non è si limitato a discutere di temi militari, ma affrontato anche dossier centrali come i flussi migratori, di intelligenza artificiale e protezione del clima, in un momento in cui il Canada sta affrontando nuovamente una stagione di incendi molto intensi. Al centro dell’agenda economica soprattutto dazi e situazione economica globale, messa in crisi dalla politica commerciale protezionistica di Donald Trump. Andrea Fumagalli, docente di economia politica all’università di Pavia. Ascolta o scarica
ANALISI CRITICA DEI FATTI ECONOMICI CON ANDREA FUMAGALLI: SBARRA DALLA CISL AL GOVERNO, EFFETTI ECONOMICI DELL’ATTACCO ISRAELIANO ALL’IRAN E IL CASO BANCHE
Consueto appuntamento del venerdì mattina con l’analisi critica dei fatti economici della settimana con l’economista e collaboratore di Radio Onda d’Urto Andrea Fumagalli. I temi della puntata di oggi, venerdì 13 giugno: la nomina governativa dell’ex segretario della Cisl Sbarra, gli effetti economici dopo l’attacco israeliano all’Iran, infine riflettori puntati sulle operazioni finaziaria delle banche italiane. Ha lasciato la leadership della Cisl solo quattro mesi fa Luigi Sbarra. Una leadershp sempre morbida con il governo, e ora la presidente del consiglio Meloni gli offre una poltrona: sottosegretario con delega al Sud. Israele ha intanto lanciato il suo attacco all’Iran prendendo di mira siti nucleari e vertici militari con una serie di raid che, ha spiegato il primo ministro Benjamin Netanyahu, continueranno per “molti giorni”. Un primo effetto a livello globale è l’aumento dei prezzi del petrolio schizzati su del 9%, il livello più alto in quasi cinque mesi alimentati. Quali ripersussioni può avere questa attacco in una situazione comunque di guerra: come l’Iran reagirà e se gli Stati Uniti interverranno. Infine la Procura di Milano, che ha messo sotto i riflettori la vendita di una quota del 15% del capitale di Banca MPS, effettuata dal MEF nel novembre scorso, per un corrispettivo di 1,1 miliardi di euro, nell’ambito del processo di progressiva dismissione delle quote pubbliche. All’operazione avrebbero partecipato un ristretto gruppo di soggetti, Fra questi Banco BPM, che ha rilevato il 5% del capitale, Anima, che ha acquistato il 3%, arrivando al 4% del capitale, e l’asse imprenditoriale forato da Delfin, holding della famiglia Del Vecchio, e dal gruppo Caltagirone. E poi c’è il caso della fusione della deutsche bank con Unicredit. La conversazione su Radio Onda d’Urto con Andrea Fumagalli docente di economia politica all’università di Pavia. Ascolta o scarica