Ciad: MSF supporta le persone in fuga dal Sudan
Vaccinazioni, 900 visite a settimana e 60.000 litri d’acqua al giorno
9 giugno 2025 – In Ciad, nei campi di transito di Tine e nei vicini campi per
persone sfollate situati nell’est del paese, vicino al confine con il Sudan,
Medici Senza Frontiere (MSF) sta intensificando la propria assistenza ai
rifugiati sudanesi, in fuga dai crescenti attacchi e dalle violenze in Darfur
settentrionale.
Si stima che circa 40.000 persone, in gran parte provenienti da El Fasher e dai
campi per sfollati interni circostanti, siano arrivate dalla fine di aprile a
Tine, nella provincia di Wadi Fira.
Queste persone estremamente vulnerabili si trovano ora a vivere in condizioni di
grave sovraffollamento e con accesso limitato ai servizi essenziali.
Molte persone sono malnutrite e soffrono di un forte stress psicologico a causa
delle violenze subite in Darfur Settentrionale e durante il viaggio verso il
Ciad.
La stragrande maggioranza dei rifugiati sono donne e bambini provenienti da El
Fasher e dal campo di Zamzam.
Molti di loro hanno già sofferto la fame a causa dell’assedio delle Forze di
Supporto Rapido (RSF) e dal momento che nel campo di Zamzam è in corso una
carestia da mesi, come riportato dal Comitato di Revisione sulla Carestia (FRC).
“Abbiamo camminato a lungo per arrivare fin qui. Abbiamo attraversato diversi
villaggi per raggiungere Tine e fuggire dalla violenza e dai bombardamenti.
Siamo qui da diversi giorni ma fatichiamo a trovare cibo e acqua. Indossiamo gli
stessi vestiti da giorni” ha raccontato una ragazza rifugiata di 20 anni.
Il campo di transito di Tine ospita attualmente oltre 18.000 persone, molte
delle quali dormono a terra, sotto il sole cocente a 40°C, senza ripari e con
accesso estremamente limitato a cibo e acqua, nonostante l’aiuto delle comunità
ospitanti.
MSF ha aumentato le proprie attività mediche e umanitarie nel campo di transito
e al confine di Tine, per potenziare la disponibilità dei servizi di assistenza
sanitaria primaria.
Oltre agli screening nutrizionali e alle vaccinazioni al confine, nelle ultime
settimane MSF ha effettuato oltre 900 visite a settimana nel presidio sanitario
del campo di Tine.
Qui, il tasso globale di malnutrizione tra i bambini sotto i 5 anni raggiunge il
29%, con un 9% di casi di malnutrizione grave. Le vaccinazioni di routine
restano una priorità, ed è in corso una campagna di vaccinazione di massa,
soprattutto dopo l’individuazione di casi di morbillo.
Il presidio sanitario di MSF offre anche cure per le donne in gravidanza e per
le sopravvissute a violenze sessuali. I team di MSF stanno organizzando il
trasferimento dei pazienti più gravi verso gli ospedali e stanno costruendo 50
latrine d’emergenza.
Inoltre, i team di MSF sono in azione per organizzare una nuova distribuzione di
alimenti terapeutici e beni di prima necessità. MSF distribuisce attualmente
60.000 litri d’acqua al giorno, ma questa quantità copre solo la metà del
fabbisogno attuale.
“I rifugiati sudanesi arrivano esausti, molti sono malnutriti e necessitano di
assistenza immediata. Chiediamo ai donatori, alle Nazioni Unite e alle altre
organizzazioni umanitarie di aumentare la mobilitazione per fornire o potenziare
il supporto in termini di alimentazione, alloggi, servizi igienico-sanitari e
cure mediche, compreso il supporto per la salute mentale” afferma Claire San
Filippo, coordinatrice delle emergenze di MSF in Sudan.
“L’attuale risposta umanitaria è insufficiente e la prossima stagione delle
piogge rischia di peggiorare ulteriormente le condizioni di vita, diffondere
malattie e aggravare l’insicurezza alimentare e la mancanza di servizi
igienici”.
Nonostante i bisogni urgenti nel campo di transito di Tine e negli altri campi
della provincia di Wadi Fira, MSF sta assistendo a una distribuzione molto
limitata di aiuti, malgrado la solidarietà dimostrata dalla popolazione locale e
dalle altre organizzazioni. La crisi finanziaria che colpisce l’intero settore
umanitario è evidente anche nell’est del Ciad. Intanto, la guerra in Sudan
continua senza sosta e sempre più persone cercano rifugio in Ciad.
MSF è presente anche in altri campi per rifugiati nell’area di Wadi Fira, come
il campo di Iridimi, dove vengono trasferiti i rifugiati dal campo di transito
di Tine. Per contribuire a migliorare la difficile situazione nel campo di
Iridimi, che ha raggiunto la massima capacità, MSF ha recentemente iniziato a
supportare il centro sanitario locale, concentrandosi sulla continuità delle
cure primarie e vaccinazioni, rafforzando la sorveglianza epidemiologica, la
gestione dei flussi di pazienti e i trasferimenti, e migliorando le condizioni
igienico-sanitarie. MSF gestisce inoltre cliniche mobili lungo il confine con il
Sudan, anche nelle zone di Kulbus e Birak.
La situazione umanitaria al confine tra Ciad e Sudan ha nuovamente raggiunto un
punto critico, con oltre 70.000 nuovi rifugiati arrivati in Ciad da aprile 2025.
Il paese ospita già oltre 1 milione di rifugiati, inclusi più di 800.000
sudanesi fuggiti dal conflitto iniziato oltre 2 anni fa.
Medecins sans Frontieres