#stopthegenocideingaza🇵🇸 #Seriate (#Bergamo), Festival dell'editoria
#palestinese, sabato 20 settembre, ore 14. Incontro con Antonio Mazzeo (Freedom
Flotilla - #Handala) e Suaad Genem, autrice de "Il racconto di Suaad,
prigioniera palestinese"
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BERGAMO: CORTEO PER L’AUTODETERMINAZIONE DEL POPOLO PALESTINESE, CONTRO IL GENOCIDIO E LA COMPLCITÀ ITALIANA
Non si ferma la solidarietà internazionale.
A Bergamo, sabato 6 settembre la città tornerà in piazza con un corteo che
chiede la fine del genocidio, la rottura delle complicità italiane con
l’occupazione israeliana e l’apartheid, e azioni concrete da parte delle
istituzioni locali: la fine degli accordi tra l’Università di Bergamo e le
università israeliane, la sospensione delle relazioni commerciali con Israele e
la costruzione di legami diretti con la popolazione di Gaza attraverso progetti
di cooperazione.
L’appuntamento del corteo è Piazzale della Stazione alle ore 16.00 come ricorda
ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Laila dei Giovani Palestinesi d’Italia.
Ascolta o scarica.
Di seguito il comunicato di lancio della manifestazione:
“Anche Bergamo scende in piazza per la Palestina: corteo per fermare il
genocidio, contro la complicità italiana con l’occupazione e l’apartheid
israeliana.
Chiamiamo tutte e tutti alla mobilitazione per un grande corteo a
Bergamo, sabato 6 settembre, promosso dall’Associazione Amicizia Bergamo
Palestina, dalla Comunità Palestinese e dai Giovani Palestinesi d’Italia.
Invitiamo all’adesione singoli, realtà sociali, collettivi, sindacati,
organizzazioni studentesche, associazioni, comunità religiose di ogni credo e
tutte le forze politiche che sentono l’urgenza e il dovere mobilitarsi in ogni
luogo:
Per fermare il genocidio.
Per il diritto all’Autodeterminazione e alla
Resistenza del popolo palestinese.
Per cessare immediatamente la complicità e agli accordi del governo italiano con
lo stato sionista.
Per una Bergamo libera dall’apartheid israeliana, in ogni sua forma.
Contro la repressione fascista del governo
Meloni, che criminalizza sempre di più chi lotta contro la guerra.
Scendiamo in piazza perché quello in corso in Palestina è un genocidio.
E se oggi anche media e istituzioni iniziano a riconoscerlo, non bastano più le
parole:
servono azioni concrete.
Serve una risposta chiara, forte e organizzata, anche a Bergamo.
A questo scopo, abbiamo già lanciato una raccolta firme, che sarà parte
integrante della mobilitazione e della pressione sulle istituzioni locali.
Chiediamo al Comune e alla Provincia di Bergamo di farsi portavoce
dell’applicazione immediata di sanzioni verso Israele e dell’embargo militare.
* Chiediamo la rottura immediata degli accordi tra l’Università di Bergamo e le
istituzioni israeliane.
* Proponiamo un gemellaggio tra il
Comune di Bergamo e un comune della Striscia di Gaza, per supportare progetti
concreti come la ricostruzione dell’Ospedale Al Awda e l’iniziativa già attiva
“Un’ambulanza per Gaza”.
* Chiediamo lo stop ad accordi economici con chi pratica l’apartheid e
occupazione come sistema istituzionale.
Il corteo del 6 settembre sarà un momento collettivo di denuncia, solidarietà e
rilancio.
Per una Palestina libera dal fiume al mare.
Per una Bergamo libera dall’apartheid israeliana!
Per aderire e costruire insieme il corteo e la mobilitazione scrivere una mail
a:
adesionicorteo@gmail.com”
ORIO AL SERIO (BG): IL SUICIDIO DI ANDREA RUSSO RIAPRE IL DIBATTITO SULLA SICUREZZA AEROPORTUALE E LE CRITICITÀ NEI CONTROLLI
Il suicidio di martedì 8 luglio all’aeroporto bergamasco di Orio al Serio, in
cui un uomo ha perso la vita finendo sotto il motore di un aereo in fase di
rullaggio, ha nuovamente portato all’attenzione le problematiche di sicurezza
del principale scalo bergamasco. L’episodio, ancora oggetto di indagine da parte
della magistratura, ha sollevato interrogativi sulle misure di accesso e
controllo nelle aree sensibili dell’aeroporto, già in passato oggetto di
preoccupazioni da parte dei sindacati.
La Cub Trasporti di Bergamo denuncia la gestione precaria della sicurezza
all’interno dello scalo, criticando l’uso di personale part-time, turnisti e
contratti a chiamata, che non risponderebbero ai necessari standard di sicurezza
per un aeroporto di tale dimensione. Secondo il sindacato, questa situazione è
incompatibile con i volumi di traffico e con le responsabilità che ricadono
sugli operatori.
La Cub ha anche evidenziato problematiche legate alla gestione degli imbarchi,
sottolineando la frequente necessità di far muovere i passeggeri a piedi sulla
pista, una procedura che potrebbe aumentare i rischi, soprattutto in contesti
con personale ridotto o poco formato.
Nonostante le segnalazioni e le richieste di intervento, tra cui una proposta di
osservatorio permanente sulla sicurezza, i sindacati lamentano il mancato
ascolto delle istanze presentate, per questi motivi la Cub Trasporti, ha
ribadito la necessità di una mobilitazione unitaria tra tutte le sigle sindacali
per migliorare le condizioni di sicurezza.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’intervento di Stefano Bonomi, segretario
provinciale della CUB trasporti Bergamo. Ascolta o scarica.
TREVIGLIO (BERGAMO): DIVELTA LA TARGA DELLA SEDE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA DOPO UNA PARTECIPATA MANIFESTAZIONE PER LA PALESTINA
Divelta la targa della sede di Rifondazione Comunista a Treviglio, nella
Bergamasca. Il tutto a poche ore dalla manifestazione “Stop al genocidio,
Palestina libera”, che ha visto centinaia di persone scendere in piazza a
Treviglio. Tra loro anche la sezione locale del Prc. Una manifestazione seguita,
sui social, da una vera e propria aggressione – spiegano compagne-i – filo
sionista, tra insulti, velate minacce, falsità e via dicendo, da parte di
personaggi che si sono detti sostenitori della X Mas”.
A ricostruire la vicenda i vertici bergamaschi e di Treviglio di Rifondazione
Comunista, che partono dal “31 maggio pomeriggio, quando si è svolta a Treviglio
(Bg) una grande manifestazione in favore del popolo palestinese e di denuncia
dei gravissimi fatti di Gaza. La manifestazione del Comitato Treviglio per la
Palestina “Stop al genocidio, Palestina Libera” ha visto la partecipazione di
centinaia di persone. Successivamente sui social è scoppiata una vera e propria
aggressione filo sionista, insulti, velate minacce, falsità e via dicendo. Si è
arrivati al punto assurdo da parte di alcuni denigratori della manifestazione
che si sono detti sostenitori della X MAX (probabilmente la X MAS), una fiera
dell’ignoranza con ogni tipo di provocazione.
Purtroppo dobbiamo denunciare che avendo Rifondazione Comunista sostenuto la
manifestazione, anche intervenendo in piazza, ispirati da questi vigliacchi da
tastiera c’è chi ha ritenuto, nella notte tra sabato e domenica, di passare
dalle parole ai fatti nei confronti della locale sede del partito. Infatti è
stata divelta l’insegna del partito. Un fatto grave che chiarisce una volta di
più la reale matrice di questi personaggi e del governo che sostengono.
Denunciamo con forza questa aggressione e ribadiamo la nostra ferma volontà di
schierarci sempre dalla parte degli oppressi, non saranno minacce e
intimidazioni a fermarci.
Su Radio Onda d’Urto Francesco Macario, segretario provinciale di Bergamo del
Partito della Rifondazione Comunista. Ascolta o scarica