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Dall’Artico all’ombrello nucleare: il protagonismo di Berlino nella ‘difesa’ europea
Non può che suscitare cattivi presagi l’attivismo della Germania in ambito militare. Berlino, da una parte usando i margini di bilancio dati da un’architettura europea sbilanciatissima, dall’altra muovendosi velocemente sul piano degli accordi militari e diplomatici, si sta ponendo come perno dellla futura difesa europea, rimodellata sulle esigenze della proiezione […] L'articolo Dall’Artico all’ombrello nucleare: il protagonismo di Berlino nella ‘difesa’ europea su Contropiano.
Il Comune di Atene chiede la messa al bando delle armi nucleari
Con decisione unanime del Consiglio Comunale n. 354 dell’11 giugno 2025, il Comune di Atene è diventato l’89° comune in Grecia e la 12° capitale a livello mondiale ad adottare la risoluzione della International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN – Premio Nobel per la Pace 2017) e di “Mondo Senza Guerre e Senza Violenza” (“Κόσμου Χωρίς Πολέμους και Βία”), esprimendo il proprio sostegno al Trattato delle Nazioni Unite di Proibizione delle Armi Nucleari e invitando il Governo greco a ratificarlo e firmarlo. È il risultato della campagna #salvalacittà (#σώσετηνπόλη) di Mondo Senza Guerre e Senza Violenza Grecia, che promuove questa risoluzione. Dal 2022 ad oggi, altri 88 comuni in tutta la Grecia, dal più piccolo (Gavdos) a Salonicco, Heraklion (Creta), Larissa, e la stessa KEDE – Unione Centrale dei Comuni Greci (decisione del Consiglio Direttivo 96/2022), hanno espresso la loro preoccupazione per l’aumento della retorica minacciosa sull’uso delle armi nucleari e hanno adottato questa risoluzione, invitando il Governo greco a fare l’ovvio, come abbiamo già fatto, come Stato, per altre armi di distruzione di massa. Più di 90 paesi sono già diventati membri a pieno titolo del TPAN (Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari), mentre nell’UE Austria, Irlanda e Malta lo hanno ratificato. Le armi nucleari sono armi di distruzione di massa e non armi di deterrenza. Come dimostrato da ampie ricerche scientifiche, anche un loro uso limitato al minimo causerebbe enormi perdite umane e danni incalcolabili all’ambiente. Anche la loro sola esistenza crea gravi problemi sanitari, ambientali ed economici, poiché centinaia di miliardi di dollari vengono spesi ogni anno per il loro mantenimento e la loro modernizzazione da parte dei 9 stati che le possiedono: USA, Russia, Francia, Regno Unito, Cina, Corea del Nord, India, Pakistan e Israele. Quest’anno, 80 anni dopo il primo test di un’arma nucleare e il suo abominevole duplice utilizzo su Hiroshima e Nagasaki, l’umanità ha più che mai bisogno di passi concreti per eliminare le armi nucleari e la minaccia che esse rappresentano. Invitiamo anche gli altri Comuni del Paese a seguire l’esempio degli 89 Comuni greci e delle centinaia di altri in tutto il mondo, e ad adottare la risoluzione della Campagna #salvalacittà. Nikos Stergiou Presidente, Mondo Senza Guerre e Senza Violenza, Grecia   La Risoluzione «Il Comune di Atene è seriamente preoccupato per la tragica minaccia che le armi nucleari rappresentano per le nostre società in tutto il mondo. Crediamo fermamente che i nostri cittadini abbiano il diritto di vivere in un mondo libero da questa minaccia. Qualsiasi uso di armi nucleari, intenzionale o meno, avrebbe conseguenze devastanti e a lungo termine per le persone e per l’ambiente. Per questo motivo, sosteniamo il Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari (TPAN – Treaty on the Prohibition of the Nuclear Weapons/TPNW) e invitiamo il nostro governo a ratificarlo, co-firmando come Comune l’appello dell’ICAN (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons – www.icanw.org – Premio Nobel per la Pace 2017) e dell’organizzazione internazionale “Mondo Senza Guerre e Senza Violenza” (UN ECOSOC Consultative Status NGO & ICAN Partner)». Pressenza Athens
Promuovere la Pace e il Disarmo: Reiner Braun incontra Sua Santità Mirza Masroor Ahmad
> Reiner Braun, giornalista tedesco, storico, noto attivista per la pace ed ex > direttore esecutivo dell’International Peace Bureau (IPB), è stato > recentemente onorato di un’udienza privata con Sua Santità Hazrat Mirza > Masroor Ahmad (aba), quinto califfo della Comunità Musulmana Ahmadiyya Questo importante incontro ha avuto luogo presso il complesso Islamabad di Tilford, nel Regno Unito, dove i due leader hanno intrapreso un dialogo significativo sullo stato della pace nel mondo odierno, sempre più instabile. Durante la discussione, Braun e Sua Santità hanno scambiato opinioni su diverse questioni globali incombenti, tra cui: . L’urgente necessità di pace e diplomazia in risposta alle crescenti tensioni internazionali . La missione dell’IPB di eliminare le armi nucleari e porre fine alla guerra come strumento politico . L’importanza della giustizia, della leadership etica e dell’altruismo come valori fondamentali per una società globale pacifica. Il signor Braun ha anche effettuato una visita guidata del complesso di Islamabad. Ha visitato la moschea principale, gli studi della MTA International e vari dipartimenti amministrativi. La visita gli ha permesso di comprendere più a fondo i valori, le iniziative e il lavoro organizzativo della Comunità musulmana Ahmadiyya, nota in tutto il mondo per i suoi sforzi nel promuovere la pace attraverso il dialogo interreligioso e il servizio umanitario. L’IPB considera questo incontro un potente esempio dell’importanza della collaborazione tra movimenti per la pace laici e religiosi. Evidenzia il potenziale dei valori condivisi per contribuire a un mondo più giusto e armonioso. Se volete saperne di più sull’incontro, guardate il video qui sotto (in inglese).   Traduzione dall’inglese di Stella Maris Dante. Revisione di Filomena Santoro. Pressenza Athens
Israele attacca gli impianti nucleari dell’Iran
Israele, uno stato illegittimamente nucleare nella notte tra il 12 e 13 giugno ha bombardato obiettivi civili e militari iraniani. Uccidendo decine di cittadini tra cui scienziati ritenuti impegnati nello sviluppo tecnologico nucleare e vertici militari. L’aggressione militare, peraltro a meno da una settimana dal vertice USAIRAN sul nucleare civile, rappresenta una violazione grave del diritto internazionale , art.2 co.4 Carta ONU e non può trovare alcuna giustificazione nell’ asserzione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che l’ Iran sarebbe capace di fabbricarsi in breve nove armi nucleari e di montarle su missili di propria costruzione. Vero o falso che sia, ma come non ricordare le famigerate ma inesistenti armi chimiche di Saddam, sbandierate da Colin Powell e da Blair per giustificare l’anch’esso totalmente illegittimo attacco all’Iraq, l’attacco di Israele che ha avuto come obiettivo delle centrali nucleari, è un atto criminale non solo contro l’Iran e la sua popolazione ma per l’intera umanità e espressamente proibito dalla Convezione di Ginevra. Non meno grave è il silenzio assenso che gli Stati europei e americani dimostrano dinanzi a questa svolta del conflitto tra Israele e Palestina ove noi assistiamo quotidianamente ad un genocidio ed a crimini di guerra di inaudita ferocia.  J.Lau e C.Giangiacomo, IALANA Italia https://www.ialana.info Redazione Italia
IPPNW chiede un cessate il fuoco immediato e un ritorno alla diplomazia con l’Iran
L’International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW) condanna gli attacchi militari israeliani contro l’Iran e chiede un cessate il fuoco immediato per prevenire un’ulteriore escalation e la perdita di vite civili. L’Iran non è attualmente valutato dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) o dal governo degli Stati Uniti per avere un programma attivo di sviluppo di armi nucleari. Questo attacco da parte di uno stato dotato di armi nucleari mina gli sforzi diplomatici in corso guidati dagli Stati Uniti per ripristinare gli sforzi di non proliferazione nella regione. L’IPPNW esorta l’Iran a rispettare pienamente i suoi obblighi ai sensi del Trattato di non proliferazione nucleare (NPT) del 1970 e delle salvaguardie dell’AIEA e ad impegnarsi nuovamente nei negoziati con gli Stati Uniti il prima possibile. Israele, l’unico stato armato nucleare della regione, deve sostenere questi sforzi e adottare misure concrete verso il disarmo, in particolare partecipando all’istituzione di una zona libera dalle armi di distruzione di massa in Medio Oriente. Esortiamo l’Iran, Israele e tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite a unirsi ai quasi 100 Stati che hanno già firmato il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW). Gli stati dichiarati con armi nucleari – Stati Uniti, Russia, Cina, Francia e Regno Unito – hanno una responsabilità sostanziale per l’indebolimento progressivo del regime globale di non proliferazione. Non solo non sono riusciti a onorare i loro obblighi di disarmo ai sensi dell’NPT, ma stanno anche andando oltre facendo massicci investimenti in nuove armi e capacità nucleari. La decisione degli Stati Uniti sotto la prima amministrazione Trump di ritirarsi dall’accordo nucleare iraniano del 2015 (JCPOA) è un altro grande fallimento che ha portato a questa ultima crisi regionale e globale. Le conseguenze umanitarie e ambientali di qualsiasi uso di armi nucleari sarebbero catastrofiche. Una singola detonazione nucleare su qualsiasi grande città causerebbe vittime di massa e travolgerebbe i sistemi sanitari; una guerra nucleare di qualsiasi dimensione innescherebbe un’interruzione del clima globale e una carestia che potrebbe colpirne miliardi. L’umanità è già più vicina alla guerra nucleare che in qualsiasi momento dalla Guerra Fredda. Non possiamo sopravvivere all’aggiunta di un altro stato armato di nucleare. Non esiste una soluzione militare al crescente rischio di proliferazione nucleare. In effetti, la guerra e la violenza armata incentivano ulteriormente gli Stati a cercare armi nucleari. L’unico percorso affidabile per la sicurezza è attraverso la diplomazia e l’eliminazione irreversibile delle armi nucleari. International Physicians for the Prevention of Nuclear War
Interrogazione alla Camera sul Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari e i rischi della popolazione
Il deputato Dori Devis ha presentato ieri interrogazione scritta chiedendo sull’adesione al Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari e sulla rimozione delle bombe termonucleari presenti nelle basi di Ghedi e Aviano. Il tema è oggetto di una campagna tuttora in corso, basata sul libro “Parere Giuridico sulla Presenza di armi nucleari in Italia” pubblicato da Multimage e recentemente tradotto e pubblicato anche in inglese. L’interrogazione fa seguito alle sollecitazioni di vari membri della campagna per denunciare il governo italiano per violazione delle stesse leggi e trattati internazionali in materia di armi nucleari a cui ha aderito. Il passaggio cruciale dell’interrogazione dice: “se il Governo intenda avviare il processo di adesione dell’Italia al Trattato di proibizione delle armi nucleari (Tpnw), e comunque adottare le iniziative di competenza più adatte al fine della rimozione delle bombe termonucleari presenti nelle basi di Ghedi e Aviano, in maniera tale da garantire la sicurezza della popolazione, sostenendo la rapida definizione di piani di emergenza contro il rischio radiologico e nucleare dovuto alla presenza di armi nucleari, assicurando la massima informazione alle popolazioni interessate”. L’interrogazione è consultabile integralmente su: https://aic.camera.it/aic/scheda.html?core=aic&numero=4/05162&ramo=CAMERA&leg=19 La risposta all’interrogazione non è stata ancora calendarizzata. Redazione Italia
Convegno a Firenze della Campagna “Medio Oriente senza Armi Nucleari”
Dalle campagne per l’abolizione delle armi nucleari all’impegno politico tra generazioni è il titolo del Convegno che si svolgerà il 6 Giugno 2025, dalle ore 14.30 a Firenze, a Palazzo Vecchio nella Sala Firenze Capitale. Al convegno parteciperanno vari dei promotori della Campagna che chiede che l’Italia cambi la sua posizione sulla Conferenza permanente per fare del Medio Oriente un’area libera da armi nucleari e da altre armi di distruzione di massa. Il convegno sarà preceduto, alle ore 13,30 da una conferenza stampa a Palazzo Vecchio ma nella Sala Macconi. Il programma in dettaglio è consultabile qui: https://www.mediorientesenzarminucleari.org/2025/05/13/dalle-campagne-per-labolizione-delle-armi-nucleari/ L’appello di promozione della campagna recita: Da cinque anni a questa parte, si è insediata in sede Onu una conferenza permanente per fare del Medio Oriente un’area libera da armi nucleari e da altre armi di distruzione di massa (Conference on the Establishment of a Middle East Zone Free of Nuclear Weapons and Other Weapons of Mass Destruction); All’atto di votare per la sua istituzione, avvenuta nel 2018, l’Italia e gli altri Paesi europei si sono astenuti. In previsione della sesta sessione della Conferenza che si terrà nel 2025 siamo ancora qui a rinnovarVi le medesime richieste a voi inoltrate in preparazione della quinta sessione della Conferenza, tenutasi tra il 18-22 novembre 2024, in cui chiedevamo: • che la posizione dell’Italia verso questa Conferenza cambi da astenuta a favorevole; • che, in sede di Conferenza, l’Italia sostenga e si adoperi per la finalizzazione di un trattato vincolante, che istituisca in Medio Oriente un’area libera da armi nucleari e da altre armi di distruzione di massa; • che l’Italia eserciti la sua influenza in sede europea affinché altri Stati europei e la Stessa Unione europea si dichiarino a favore della Conferenza e supportino l’attuazione del trattato. Per ulteriori info: info@mediorientesenzarminucleari.org Pressenza è media partner e promotrice dell’iniziativa. Redazione Italia