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Torino, 30 novembre: Transizioni armate. Riflessioni su guerra, riarmo, natura e territori
DOMENICA, 30 NOVEMBRE 2025 DALLE ORE 10:00 BOCCIOFILA “RAMI SECCHI”, LUNGO DORA PIETRO COLLETTA, 39A, TORINO Il Comitato Resistenza Verde di Torino ha organizzato un incontro dal titolo Transizioni armate, che si terrà domenica 30 novembre, con Linda Maggiori. La giornalista si occupa di riarmo, guerra e Palestina, ma ha scritto anche il libro Alberi – Fermiamo la mattanza (Terra Nuova Edizioni, 2025), raccontando le lotte dei Comitati di tutta Italia contro i progetti che distruggono parchi e viali. L’intento è quello di esaminare sotto vari aspetti le connessioni e le conseguenze del riarmo e delle politiche belliche sull’ambiente e la natura, ma anche di ampliare lo sguardo sulla militarizzazione delle scuole e della società con il contributo dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università, che sarà rappresentato da Alessandra Alberti e Terry Silvestrini. L’incontro verrà moderato dal prof. Vittorio Martone. LINDA MAGGIORI: attivista, educatrice, giornalista freelance esperta di lotte territoriali e filiera bellica, attenta osservatrice del genocidio in corso del popolo palestinese e autrice, fra gli altri, di “Alberi: fermiamo la mattanza” (2025, TerraNuova) e dei dossier “Le catene della guerra in Italia” e “I portuali contro le guerre del mondo” . VITTORIO MARTONE: docente di Sociologia dell’ambiente presso l’Università di Torino, esperto di partecipazione e co-progettazione sui beni comuni, criminalità e politiche integrate di sicurezza, conflitti ecologici distributivi e processi di vittimizzazione legati a crimini e danni ambientali. OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITÀ: realtà che dal 2023 è impegnata in un’attività di monitoraggio e contrasto, a livello nazionale e sui territori, alla crescente militarizzazione dell’istruzione. In allegato il volantino. Transizione Armate Volantino 1_compressedDownload
frittura mista|radio fabbrica 04/11/2025@0
Il primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Marco Veruggio del puntocritco.info, per commentare insieme l’annuncio da parte di Amazon di voler procedere a licenziare 14mila suoi dipendenti. Abbiamo provato ad andare alle radici di questa scelta, passando in rassegna i vari motivi che hanno portato a ciò; ma abbiamo anche analizzato […]
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Il primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Marco Veruggio del puntocritco.info, per commentare insieme l’annuncio da parte di Amazon di voler procedere a licenziare 14mila suoi dipendenti. Abbiamo provato ad andare alle radici di questa scelta, passando in rassegna i vari motivi che hanno portato a ciò; ma abbiamo anche analizzato […]
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Il primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Marco Veruggio del puntocritco.info, per commentare insieme l’annuncio da parte di Amazon di voler procedere a licenziare 14mila suoi dipendenti. Abbiamo provato ad andare alle radici di questa scelta, passando in rassegna i vari motivi che hanno portato a ciò; ma abbiamo anche analizzato […]
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Il primo approfondimento della serata lo abbiamo fatto in compagnia di Marco Veruggio del puntocritco.info, per commentare insieme l’annuncio da parte di Amazon di voler procedere a licenziare 14mila suoi dipendenti. Abbiamo provato ad andare alle radici di questa scelta, passando in rassegna i vari motivi che hanno portato a ciò; ma abbiamo anche analizzato […]
Piacenza, 25 ottobre, “No al Riarmo Europeo” con Osservatorio contro la militarizzazione
PIACENZA, SABATO 25 OTTOBRE 2025, ORE 16.00 PARK HOTEL STR. VALNURE, 7 Su iniziativa dell’Associazione socio-culturale Oltreitaca (oltreitaca@gmail.com), a cui hanno aderito Associazione Culturale Nel Nuovo Mondo e il Comitato 15 Ottobre si presenta il seguente evento con incontro-dibattito con la partecipazione di: – Alberti Alessandra, attivista dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e Università; –Gaetano Pedullà, Europarlamentare, membro commissione problemi economici; – Luca Zandonella , consigliere Comune di Piacenza e membro commissione sviluppo economico; L’avvocato Giovanna Quattrini, Presidente di Oltreitaca, coordinerà l’evento. Ursula Von der Leyen, appoggiata dalla maggioranza dei leader dell’Unione  Europea, prosegue tenacemente verso il ReArm Europe assumendo la tesi che vi sono minacce alla sicurezza ai Paesi dell’Unione Europea, tesi priva di fondamento anche a detta di esperti militari. Si dovranno fronteggiare i prevedibili tagli del Welfare state (sanità, istruzione pubblica, ambiente etc.) come già dichiarato da esponenti UE e NATO. Le popolazioni non vogliono questa politica bellicista, ma le lobbies delle armi esultano e ii vari premier  si attivano per dare corpo e gambe a questa politica. In particolare il reperimento di 800 miliardi per finanziare l’investimento e l’acquisto degli  armamenti (in maggior parte di importazione dagli USA). La militarizzazione, la limitazione dei diritti, la propaganda sono fondamentali in questa logica e la scuola è il luogo prediletto per formare le giovani generazioni e preparali alla guerra Mentre l’economia è sofferente (se non in recessione), inflazionata dal continuo aumento del carovita con  perdita di potere di acquisto degli stipendi, il potere finanziario/politico Europeo si sta dirigendo di fatto  verso un peggioramento delle condizioni sociali e alla escalation del conflitto UCRAINO (o NATO)/RUSSO, violando i principi  fondamentali dei trattati tesi alla convivenza pacifica, al ripudio della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti. Ora l’Europa sembra essere in preda all’ossessione di perdere prestigio, potenza e crede di fermare il processo storico armandosi fino ai denti, volendo utilizzare nuove armi tese a colpire e attaccare la Russia, andando in questo modo verso il declino impoverendo le proprie popolazioni economicamente, socialmente e culturalmente, come abbiamo imparato dalla storia passata. È questo il futuro che vogliamo? Essere protagonisti di espansione di conflitti armati, con il pericolo di una terza guerra  mondiale e diventare una mera periferia al servizio dei grandi gruppi finanziari e militari ? O è possibile opporsi e fare sentire la voce dei cittadini? Si raccolgono le firme contro il riarmo. Si prega di prenotazione per partecipare all’iniziativa tel.3467484688-3331326886 e-mail : oltreitaca@gmail.com
Casale Monferrato: al Liceo Balbo conferenza su militarizzazione della scuola e della società
Mercoledì 8 ottobre a Casale Monferrato (AL) presso l’Aula Magna del liceo Balbo si è svolto l’incontro pubblico sul tema “La Militarizzazione della Scuola e della Società” nell’ambito del programma PACIF-I-CARE: Costruire percorsi di soluzione dei conflitti. Sono intervenute come relatrici Maria Teresa Silvestrini della Scuola per la Pace e Alessandra Alberti dell’Osservatorio Contro la Militarizzazione della Scuola e dell’Università. Dopo la presentazione dell’Osservatorio e delle sue attività, si è parlato di come la normalizzazione della guerra  a scuola come nella società, tutta sia veicolata attraverso volontà e strutture ben precise, a partire dall’elaborazione del concetto di guerra cognitiva, risalente al 2012 con la fondazione  del NATO Innovation Hub. per passare al Piano di Comunicazione della Difesa 2025 del Ministero della Difesa italiano ed ancora arrivare alla risoluzione dell’UE del 2 aprile 2025  denominata “Attuazione della politica di sicurezza e di difesa comune” in cui, in particolare all’articolo 164, viene esplicitata la necessità di  “mettere a punto programmi educativi e di sensibilizzazione, in particolare per i giovani, volti a migliorare le conoscenze e a facilitare i dibattiti sulla sicurezza, la difesa e l’importanza delle forze armate (…) I cittadini europei, in particolare quelli più giovani, dovranno comprendere meglio la portata di queste minacce con “programmi educativi” sulle tematiche militari, sulla guerra e “sull’importanza delle forze armate”. Quando l’Europa chiamerà, il cittadino consapevole risponderà, pronti al sacrificio finale”. Il sacrificio a cui si fa riferimento è quello dell’arruolamento, a cui le due relatrici hanno dedicato parte del loro intervento parlando ad esempio di come ci siano agenzie per l’Orientamento in uscita (classi quinte delle superiori), che entrano nelle scuole presentando  in maniera “glamorous” la carriera militare senza mai naturalmente pronunciare la parola “guerra”. Ma il mestiere del soldato non è un mestiere come un altro, per citare il titolo del convegno dell’Osservatorio del febbraio 2025 a Torino, ed è dalla decostruzione del nemico, voluto dalla propaganda, che bisogna cominciare nelle classi, abituando le studentesse e gli studenti alla complessità della realtà e ad analizzare con atteggiamento critico tutta la narrativa relativa ai conflitti, alla difesa e alla sicurezza. Osservatorio contro la militarizzazione delle Scuole e delle università. Piemonte
Campo Base Stroppiana (VC): la militarizzazione dei territori e della società civile avanza
Il 21 e 22 settembre 2025 si è svolta la terza edizione del “Campo Base Stroppiana” in provincia di Vercelli, promossa dalla Fondazione Marazzato, omonima dell’azienda nata nel 1952 e che si occupa di ambiente e sostenibilità (rifiuti speciali, bonifiche ambientali, spurghi civili e industriali le sue attività principali). Il campo propone due giornate dedicate al “motorismo storico” con un “focus speciale sui mezzi militari” ed è rivolto a collezionisti ed appassionati, ma anche a famiglie e società civile in generale. Lo scopo è quello di suscitare “curiosità” verso la storia di mezzi militari, in particolare carri armati, e di celebrarne le eroiche imprese nelle guerre in cui sono stati impiegati (clicca qui per le info sull’evento). Il programma prevede convegni, “attività dinamiche”, visite guidate, un giro nelle risaie vercellesi e un concerto della banda militare di Assoarma, la federazione delle associazioni d’arma della Repubblica Italiana. Le “attività dinamiche” consistono nel salire a bordo di mezzi corazzati funzionanti come l M4 Sherman e l’AMX-13 o altri mezzi militari storici, visitare un vero accampamento “con rievocatori in divisa che ti accompagneranno in un viaggio nel tempo” e ancora, sperimentare simulazioni in realtà virtuale di ambientazioni d’epoca come ad esempio una caserma della Prima Guerra Mondiale.    È previsto anche un tour tra le risaie a bordo di mezzi storici  e per il pranzo si possono gustare le prelibatezze del territorio. Insomma, un’occasione ricca di esperienze “culturali” interessanti, inedite e anche divertenti. Peccato che, trattandosi di un evento che mette al centro i mezzi militari, la parola “guerra” non venga mai nominata, anzi, il convegno tematico ha come titolo “Meccanica di pace: ali, ruote e racconti che hanno fatto la storia e ispirato il presente” e gli esperti di cosa parlano? Del riutilizzo di tali mezzi in ambito civile nonché di “aneddoti” che li riguardano. Il linguaggio utilizzato nella descrizione del programma infatti è tutto teso ad attirare il pubblico, utilizzando ripetutamente parole come “storia”, “cultura” e ne sottolinea l’aspetto ludico e divertente: esperienze di realtà virtuale che rendono i visitatori “protagonisti” e la ricorrente parola “aneddoti”, riferita ai mezzi militari. In realtà, questo è un altro degli innumerevoli esempi di eventi atti a legare a doppio filo il mondo militare con il territorio, esaltandone la storia e la cultura al fine di affermare la propria presenza ed influenza. Le immagini, infatti, raccontano ben altro rispetto al linguaggio edulcorato del programma: oltre a carri armati e uomini e donne in divisa, una in particolare mostra un giovane che si esercita a sparare imbracciando un fucile, prova di quanto tutta questa non sia altro che un’operazione di vera e propria propaganda militare. Qui alcune immagini tratte dal sito, clicca qui. Alessandra Alberti, Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università, Piemonte
Intervista ad Alessandra Alberti e Cristina Ronchieri dell’Osservatorio su “Il Paese delle donne”
RILANCIAMO LA VIDEO-INTERVISTA AD ALESSANDRA ALBERTI E CRISTINA RONCHIERI, DOCENTI E REFERENTI PER I CONTATTI CON LE ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALI PER L’OSSERVATORIO CONTRO LA MILITARIZZAZIONE DELLE SCUOLE E DELLE UNIVERSITÀ, DA PARTE DI MARIA PAOLA FIORENSOLI DE IL PAESE DELLE DONNE. L’Osservatorio contro la militarizzazione nelle scuole e nelle Università collabora a livello nazionale e internazionale con soggetti impegnati sui temi della democrazia, dell’educazione alla pace, del contrasto alla cultura armista e militarista che in Europa, nelle Americhe e altrove si sta diffondendo capillarmente specie nei luoghi elitari della istruzione e della socialità delle generazioni più giovani.  Delle recenti iniziative dell’Osservatorio – compreso il VADEMECUM proposto a insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado – e del GLOBAL WOMEN FOR PEACE – UNITED AGAINST NATO, rete nata nel 2023 a Bruxelles e che in occasione del 75° anniversario della NATO (2024), ha organizzato a Washington DC una serie di iniziative contro il modello culturale della “sicurezza” articolato solo al militare, profittevole per il mercato delle armi, ostacolante lo sviluppo di società inclusive, che valorizzino le relazioni pacifiche e diplomatiche, ne parlano CRISTINA RONCHIERI (docente di lingue straniere nella scuola secondaria di II° grado, attivista nel Sindacato Sociale di Base), e ALESSANDRA ALBERTI (docente di lingua e letteratura inglese nella scuola secondaria di II° grado, del sindacato di base della scuola CUB SUR). Roncheri parla dell’opera di monitoraggio e di denuncia dei tanti e sempre più pervasivi programmi specifici del “Comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della difesa” istituito dal ministro Crosetto l’indomani della sua nomina: iniziativa governativa in linea con quanto sta accadendo in Europa e non solo, con preoccupante gradualità nelle forme e nell’imposizione. Lo scorso WEBINAR del GLOBAL WOMEN (disponibile sul sito del network womenagainstnato.org), partecipato da centinaia di soggetti di vecchia (es. WILPF) e nuova costituzione, uniti nel contrastare la “cultura della difesa” e contro la NATO, ha accompagnato la preoccupazione per la diffusione di politiche militariste e di riarmo alla proposta di modelli sociali inclusivi che valorizzano le relazioni pacifiche e la risoluzione diplomatica dei conflitti e sostengano le organizzazioni internazionali a rischio di delegittimazione nello scenario mondiale. In merito, Alberti cita alcuni interventi: quello di Vera Zalka, esponente del “Sistema della società critica dell’Ungheria”, a contrasto della “fortissima militarizzazione della società ungherese dove, in un clima sempre più oppressivo e autoritario, nel 2024 sono state introdotte lezioni di militarismo nei programmi scolastici e dove gli/le insegnanti scioperando per rivendicare l’indipendenza della scuola dal mondo militare e proteggere la libertà d’insegnamento a oggi molto limitata. Quello della bielorussa Olga Karach, fondatrice e presidente dell’organizzazione per i diritti umani OUR HOUSE (condannata l’11 luglio dal regime di Lukashenko a 12 anni di carcere), attivista anche della WILPF (la più antica delle associazioni di donne per la pace, nata ai primi del Novecento e tra le maggiori sostenitrici del GLOBAL WOMEN). Olga K. ha denunciato la militarizzazione in atto dell’infanzia sotto il titolo di “educazione patriottica, con lezioni di coraggio effettuate da militari assegnati alle scuole che nel tempo costruiscono stabili relazioni anche con le famiglie e la scuola.” Altro intervento molto interessante, quello di Karin Utat Karson (Svezia) “Promuovere una cultura di pace insegnando la prevenzione dei conflitti e la risoluzione dei conflitti” con citazione di John Burton (teoria dei bisogni umani, vedi “piramide di Maslow”), che ha coniato la parola “provention” che combina “prevention” (prevenzione) con “promotion” (promozione), dove “prevenire” non significa prevenire un attacco armandosi ma prevenire la costruzione dell’immagine di un nemico, funzionale alle politiche di riarmo, e promuovere una società in cui vogliamo vivere e che non può esistere se non nel bene comune.” Gli scorsi appuntamenti del controvertice europeo NO NATO WAR SUMMIT, all’Aja (Paesi Bassi) e la manifestazione del 26 giugno a Roma con adesione di circa 500 tra associazioni, sindacati e movimenti politici, sono stati momenti di grande esposizione e presa di parola di movimenti sempre più diffusi contro politiche liberticide collegate alla “cultura della difesa”, alla corsa al riarmo e al rafforzamento della NATO. A chiusura dell’intervista, Roncheri ricorda la condanna dell’Osservatorio e la mobilitazione della scuola a sostegno della popolazione civile palestinese. Fonte: Il Paese delle Donne.
“Schools Under Fire, NATO, Militarisation and Student Resistance” – Webinar internazionale
Domenica 15 giugno alle 18:00 si terrà il webinar internazionale organizzato dalla Resist NATO coalition intitolato “Schools Under Fire, NATO, Militarisation and Student Resistance”. La NATO, un elemento chiave nel conflitto e colonizzazione globale, versa risorse nelle istituzioni accademiche per sviluppare tecnologia militare e normalizzare la guerra permanente. I governi sono consapevoli del potere degli studenti, ecco perchè si impegnano strenuamente per silenziarli, dividerli e controllarli. Coloro che si espongono e alzano la voce si scontrano con la repressione, le espulsioni e persino la deportazione. Ma il silenzio non è un’opzione. I giovani si stanno mobilitando, non solo per la Palestina, ma  per la giustizia e per le lotte dei popoli, contro le guerre e la complicità accademica in esse. Questi gli argomenti del webinar, in cui interverranno studenti attivisti da molti paesi d’Europa. Per l’Italia, Leonardo Cusmai di Cambiare Rotta e per l’Osservatorio contro la Militarizzazione delle Scuole e delle Università, Alessandra Alberti, che parlerà della militarizzazione della scuola, che prepara – tra le altre cose – gli studenti e le studentesse alla ricerca in campo bellico di domani. Coordinate: Check out our speakers for the webinar on 6/15! SCHOOLS UNDER FIRE. NATO, MILITARIZATION & STUDENT RESISTANCE Online webinar and discussion  Sunday, 15 June, 2025  9am PDT / 6pm CET Register for more Time Zones Registration: bit.ly/studentsresist This webinar will discuss NATO governments and the growing student and youth movement fighting tor a just peace against escalating wars of aggression! Join us!