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LAVORO: A VENEZIA PRESIDIO “PER ANNA E PER TUTT3: NON SI PUÒ MORIRE DI LAVORO”
La Rete degli Studenti Medi, l’Unione degli Universitari e la CGIL di Venezia scenderanno in presidio questa sera, martedì 20 maggio, per dire “basta con le morti di lavoro” e per ricordare Anna Chiti, la 17enne morta sabato scorso sul catamarano turistico su cui lavorava senza contratto. L’appuntamento è alle ore 18,00 a Venezia, presso il Piazzale della Stazione. “Scendiamo in piazza – scrivono le realtà organizzatrici sui propri profili social – perché pretendiamo che si fermino le morti sul lavoro e per ribadire a gran voce che quanto accaduto ad Anna non è solo una tragedia, ma una vergogna in un Paese che accetta che si lavori senza un’adeguata formazione e misure di sicurezza minime”. Al  centro della contestazione, la mancanza di sicurezza e tutele sui posti di lavoro, l’inerzia del governo su queste tematiche, ma anche i PCTO, ovvero i Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. Secondo studenti e studentesse, infatti, questi percorsi di alternanza scuola-lavoro “più che fornire strumenti utili, ci abituano ad un’idea di lavoro improntata allo sfruttamento”. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, Viola Carollo, coordinatrice regionale della Rete degli Studenti Medi del Veneto Ascolta o scarica
Morire di scuola
Si continua a morire nella “Buona Scuola” che nel 2003 istituì la “Alternanza Scuola-lavoro” e poi, a partire dal 2018, cambiò il nome in PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento). Da non dimenticare che: LORENZO PARELLI fu il primo studente (18 anni) che, il 21 gennaio 2022, durante uno stage presso l’Azienda metalmeccanica “Burimec”, morì schiacciato sotto una trave di ferro. GIUSERPPE LENOCI, a soli 16 anni, il 14 febbraio 2022, durante un tirocinio formativo, perse la vita sul furgone di una ditta termoidraulica a Molino di Tenna (Fermo) che si schiantò contro un albero. GIULIANO DE SETA, uno studente di 18 anni, il 16 settembre del 2022, durante uno stage scolastico presso l’Azienda “Bc Service” di Noventa di Piave in provincia di Venezia, viene ucciso da una barra d’acciaio. ANNA CHITI, una studentessa di 17 anni, pochi giorni fa, e precisamente il 17 maggio del 2015, muore cadendo da un catamarano nella darsena di Venezia, proprio nel suo primo giorno di Scuola-Lavoro. Non si può continuare a morire nella Scuola di un Apprendi-Stato dello sfruttamento militarizzato. E CON GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE GRIDIAMO INSIEME: NO ALLA SCUOLA-LAVORO NO AL PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) NO ALLE ARMI NO ALLE GUERRE. Pino Dicevi