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Manifestazione No OGM a Parma di “Cambiare il Campo”
Riportiamo il comunicato verso la manifestazione di questo sabato e ai nostri microfoni Luca dell’ Associazione Solidarietà Campagna Italiana.  Cambiare il Campo è un gruppo di attiviste e attivisti, contadine e contadini, di diverse zone d’Italia, provenienti da diverse realtà, gruppi, collettivi e associazioni, rurali e cittadine che lavorano per unire le forze e per […]
Parma, 14 giugno Corte Stop OGM per l’agroecologia NO TEA – NGT – NBT
E’ possibile anche solo immaginare di coltivare un qualche spazio di libertà e autonomia quando anche la produzione di ciò che ci è primariamente necessario, come il cibo, rischia seriamente di diventare totalmente asservita ai giganti della chimica, delle manipolazioni genetiche/genomiche e della digitalizzazione? Questa battaglia non riguarda solo chi vive di lavoro contadino, tocca anzi molto da vicino tutte e tutti: per questo è importante partecipare il 14 giugno a a Parma al corteo STOP OGM, PER L’AGROECOLOGIA! Di seguito il comunicato stampa. Cambiare il Campo è un gruppo di attiviste e attivisti, contadine e contadini, di diverse zone d’Italia, provenienti da diverse realtà, gruppi, collettivi e associazioni, rurali e cittadine che lavorano per unire le forze e per difendere e sviluppare i sistemi agroecologici di produzione, distribuzione e consumo del cibo. Ci rivolgiamo a contadine e contadini, consumatrici e consumatori, associazioni, gruppi d’acquisto, comunità di supporto dell’agricoltura, empori solidali, aziende e cooperative, tecnici agricoli, ricercatrici e ricercatori responsabili, per costruire un’opposizione comune contro l’avanzare dei nuovi OGM (TEA, NBT, NGT). Diciamo SÌ all’agricoltura contadina agroecologica, diffusa sui territori, di prossimità e svincolata dal capitale finanziario, che produce un cibo sano, non inquina e non distrugge l’ambiente. Diciamo SÌ al favorire la rigenerazione naturale della biodiversità, alla conservazione del suolo e dell’acqua, vere ricchezze delle comunità ed efficaci difese dalle avversità. SÌ al fondamentale diritto dei contadini e delle contadine di conservare, riprodurre, selezionare partecipativamente e scambiare liberamente le proprie sementi. Diciamo SÌ all’autodeterminazione alimentare, alla costruzione di reti di piccola scala basate su relazioni di solidarietà e mutualismo, a sostegno dell’agricoltura contadina, col lavoro della terra in autogestione collettiva, non schiava delle leggi di mercato. Sosteniamo le realtà contadine, preservandole dalla scomparsa ed incentivando il ritorno alla terra per l’agroecologia in contrapposizione alle multinazionali dell’agricoltura e dell’alimentazione industriale. Diciamo NO all’agricoltura 4.0 e alle altre soluzioni tecnoindustriali per la sperimentazione, la coltivazione e la deregolamentazione degli organismi geneticamente modificati: TEA (Tecniche di Evoluzione Assistita), NBT (New Breeding Techniques) o NGT (New Genetic Techniques), tutti nuovi nomi per nascondere quel che già ci fu propinato e contro i quali lottammo con successo 30 anni fa, i vecchi OGM. Diciamo NO al cibo prodotto in laboratorio, non vogliamo essere le cavie di questa deriva scientista! Diciamo NO al saccheggio e alla distruzione dei beni ambientali, alla “digitalizzazione” dell’attività agricola, sempre più dispendiosa, inquinante ed energivora. Non possiamo rimanere indifferenti al perpetrarsi dell’ennesima soluzione tecnologica per risolvere problemi provocati proprio da tecnologie e metodi chimico-industriali. Forti interessi lobbistici condizionano la politica, l’informazione e i grandi sindacati agricoli, le molteplici agenzie per la sicurezza alimentare, ambientale e per lo sviluppo agricolo, nonché gran parte della ricerca pubblica e privata. La violenza operata dai sistemi di potere e la loro indifferenza per la salute pubblica è sempre più evidente e opprimente sulle nostre vite. Ci ritroveremo a Parma, dove ha sede l’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (EFSA), che sta giocando un ruolo importante nei processi di deregolamentazione dei nuovi OGM e di manipolazione genetica di piante e animali. A Parma dove ha sede l’azienda biologica Podere Stuard, attualmente al centro dell’allarmante situazione che la vede protagonista della sperimentazione in campo di pomodori geneticamente modificati. Vi invitiamo ad una partecipazione popolare: fermare l’avanzata dei nuovi OGM che minacciano ambiente, sistemi alimentari e salute pubblica è cosa urgente ! SABATO 14 GIUGNO 2025, VIENI A PARMA! Faremo un corteo e ci sarà cibo, musica, teatro e performaces. Ritrovo alle ore 15:30 davanti alla Stazione FS, piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, per muoversi attraverso la città fino al Parco Ex Eridania. CAMBIARE IL CAMPO! Per la Convergenza Agroecologica e Sociale Per informazioni, passaggi ed eventuale ospitalità a Parma scrivi a no-ogm@cambiareilcampo.org Scarica qui l’immagine web (295 KB) Scarica qui il volantino ad alta risoluzione per stampa poster 50x70cm (5 MB) Scarica qui il volantino ad alta risoluzione per stampa fronte/retro o 2 pagine con immagine e testo (7 MB) Scarica qui l’appello in formato PDF (16 KB) Redazione Italia
L’agroecologia da vedere
IL FESTIVAL SI TERRÀ A ROMA, PRESSO IL NUOVO CINEMA AQUILA DAL 21 AL 23 MAGGIO. LA GIORNATA DEL 24 MAGGIO SARÀ INVECE ORGANIZZATA PRESSO IL GIARDINO DI TORRICOLA. PREVISTI 11 DOCUMENTARI E 8 TRA INCONTRI TEMATICI E PRESENTAZIONI DI LIBRI. LA RASSEGNA CONTINUERÀ DURANTE IL 2025 CON EDIZIONI LOCALI IN DIVERSE CITTÀ Dal 21 al 24 maggio il Centro Internazionale Crocevia lancia una nuova edizione del Festival delle Terre, la rassegna del documentario indipendente su agroecologia, ambiente e diritti.  Il Festival, organizzato con in collaborazione con Ecologia Unione Buddhista Italiana e il supporto dei fondi 8×1000 UBI, si svolgerà durante i primi tre giorni al Nuovo Cinema Aquila (via L’Aquila, 66/74), per migrare il 24 al Giardino di Torricola, oasi naturale sull’Appia Antica (via A. M. Simonetti). In totale, sarà possibile assistere alla proiezione di 11 documentari che affrontano temi come la giustizia climatica, la pesca insostenibile, i diritti umani e l’agroecologia.In programma anche 8 incontri tra presentazioni di libri, dibattiti con autrici e autori e riunioni aperte di attiviste/i ambientali. “I lavori presentati al Festival arrivano da diversi paesi – spiega Danilo Licciardello, direttore artistico del Festival delle Terre – Accanto a film selezionati dai migliori festival internazionali, proponiamo lavori di piccole produzioni indipendenti, che faticano a trovare posto nel circuito commerciale. Promuoviamo incontri con gli autori dei film, che spesso partecipano in prima persona alle giornate del Festival”. L’edizione 2025 vede tra i titoli più interessanti un’anteprima italiana. Si intitola “Il prezzo che Paghiamo” ed è un lavoro di Sara Manisera (FADA Collective), in programmazione venerdì 23 maggio alle 21. Il documentario, realizzato dalla giornalista di inchiesta membra del collettivo FADA, racconta come fin dagli anni Settanta le multinazionali del petrolio e del gas conoscessero l’impatto devastante delle loro attività sul clima del pianeta, ma abbiamo messo in atto ogni sforzo per nasconderlo. Il lancio italiano del documentario sarà accompagnato da un incontro pubblico organizzato da Crocevia insieme a due organizzazioni da sempre impegnate nella lotta contro le fonti fossili: Greenpeace e Re:Common. Parteciperanno il giornalista di Report Luca Chianca e la giornalista e scrittrice Stella Levantesi. Il Festival proseguirà durante il 2025 in modo “diffuso” con diverse edizioni locali,come parte di un progetto più ampio dal titolo “Carovana Contadina per la Sovranità Alimentare. “Il cinema, come forma d’arte visiva e narrativa, è uno strumento potente per raccontare l’interdipendenza alla base delle relazioni ecologiche – dichiara Silvia Francescon, responsabile di Ecologia Unione Buddhista Italiana – Spesso è grazie all’arte cinematografica che veniamo mossi nel profondo e portati all’azione. Felici di questa collaborazione che ci vede coinvolti per il secondo anno, ringraziamo il Centro Internazionale Crocevia per aver creato il Festival delle Terre e per portarlo anche oltre la città di Roma, per aver, di fatto, realizzato un cinema diffuso sull’ecologia profonda e sui diritti che unisce le comunità”. Questa edizione cade a poco più di un anno dalla scomparsa di Maurizio Paffetti, compagno e amico di Crocevia. “Maurizio ha costruito e fatto vivere la nostra Mediateca delle Terre, un archivio cartaceo e audiovisivo che racconta decenni di cooperazione internazionale in tutto il mondo – spiega Licciardello – Un archivio a lui intitolato che oggi è riconosciuto come bene di particolare interesse storico e culturale dal Ministero della Cultura”. Il programma completo del Festival è consultabile al link www.festivaldelleterre.it L'articolo L’agroecologia da vedere proviene da Comune-info.