Local March for Gaza: attraversare la pianura – quarto giorno
Domenica, ci si trova alle 9:00 in Piazza del Municipio a Roppolo. Come in
oriente, la ritualità ha la sua importanza : si legge la petizione ed è il turno
di Paolo. Dopodiché si cominciano a raccogliere le firme. Intanto prende il
megafono Daniele Palazzo, Sindaco di Roppolo. Esprime il suo dolore nel vedere e
nel sentire che vengono uccisi civili, a Gaza dall’esercito israeliano, mentre
sono in fila ad attendere il cibo.
Ore 9:30 si parte alla volta di Cavaglià e poi Santhià. In realtà ci si divide
in due: il gruppo più numeroso verso Santhià e un drappello di 5 ciclisti che
alle 10 parte da Cavaglià per andare a Mortara.
Il gruppo in bici aspetta le 10 a Villa Salino Cavaglià, racconta Ettore, poi
saluta Marcello e prende la strada per Mortara. Siamo in 5, un’Anna e una Laura
di Occhieppo, un’ altra Anna di Ivrea e io. Il vero fenomeno però è Giampiero,
ottant’anni suonati e un fiato invidiabile. Non solo ha fatto i 70 km e pussa di
oggi, ma non ha mai smesso di parlare! E domani sarà con noi a Milano. Il
viaggio tutto liscio, addirittura una leggera brezza. Abbiamo fatto strade
secondarie, siamo passati da paesi sconosciuti. Un’altra Italia dimenticata da
scoprire. Riso e mais si alternano come colture del paesaggio. Aironi cenerini,
Ibis e altri uccelli che non conosco.
Intanto a Santhià il gruppo a piedi è accolto in biblioteca dalla sindaca Angela
Ariotti, dal vicesindaco e dall’ ANPI.
Sono stati avvisati tardi e non si aspettavano di ricevere la fine della Marcia
Locale per Gaza. Chiedono di organizzare un altro evento per coinvolgere piu
popolazione, e dopo la lettura della petizione, i saluti e un primo “bilancio”
del Cammino (473 firme raccolte nelle 15 soste in altrettanti paesi, 14 sindaci
coinvolti, 7 comuni che hanno ufficialmente aderito, 160 pellegrini distribuiti
sui 4 giorni di marcia), si offrono di accompagnarci in processione laica fino
al municipio, dove si trova la targa “qui inizia il Cammino di Oropa”. Le Donne
in Cammino per la Pace performano l’ultimo “Cessate il Fuoco”, un ragazzo
palestinese ringrazia commosso.
Un’ultima foto insieme, un coro unanime che esce dal profondo, tutti abbiamo
sentito di altri 100 palestinesi uccisi in fila per l’acqua. PALESTINA LIBERA!
A Mortara ci aspetta il presidio organizzato dall’ANPI locale. Un bel banchetto,
bandiere della Palestina e della Pace. Persone attente e sensibili,
collezioniamo 48 firme. Domani partiamo presto da Mortara. Laura e Anna
eporediese ci hanno abbandonato ma, comunque, guadagniamo due ciclisti mortaresi
e il marito di Anna, biellese, ci raggiunge stasera. Saremo un sestetto che si
riunirà agli altri che in treno stanno già raggiungendo Milano. Diversamente col
cuore a Gaza, d’altronde Nessuno da vicino è normale!
Nazarena e Ettore
Redazione Piemonte Orientale