Fuori i militari da scuole, boschi e città! Italian Raid Commando mai più!
Appreso che per il secondo anno consecutivo l’esercitazione si sarebbe
nuovamente tenuta nei territori di Monza, della Brianza e del Lecchese, e memori
dello sconcerto per la presenza di pattuglie militari nel Parco di Monza e di
carri armati nelle campagne del lecchese, cittadine e cittadini e associazioni
delle due provincie hanno deciso che si sarebbero mobilitate per contrastare la
37° edizione di Italian Raid Commando
https://osservatorionomilscuola.com/2025/05/12/monza-25-maggiio-campagne-militarizzate-brianza-parata-militare/
Monza per la Pace, Assemblea permanente contro la guerra di Lecco, Rete Lotte
Sociali Monza Brianza si sono attivate per promuovere una campagna di
sensibilizzazione e di mobilitazione contro Italian Raid Commando 2025 che,
spacciata come una semplice gara è sempre stata, per ammissione degli stessi
organizzatori, una vera e propria esercitazione militare per pattuglie militari
NATO provenienti dall’Italia e da altri Paesi, con patrocini istituzionali e
sponsorizzata da fabbriche che si arricchiscono nella produzione e nel traffico
d’armi. Tra gli sponsor la nota Fiocchi Munizioni.
L’impiego della scuola media di Briosco come base logistica per i militari ha
ulteriormente motivato il contrasto a questo appuntamento.
> Italian Raid Commando 2025: NO propaganda militare Monza, Brianza, Lecco e NO
> Rearm Europe
Se lo scorso anno Italian Raid Commando era più o meno passata sotto silenzio,
anche perché l’informazione è sempre stata celata alla popolazione, la
mobilitazione di quest’anno ha avuto una notevole eco anche sulla stampa
nazionale. Numerose sono state le prese di posizione di associazioni,
organizzazioni sindacali, forze politiche, con proteste di sindaci di Comuni
interessati dalle esercitazioni ma non informati, e interrogazioni ai presidenti
delle istituzioni patrocinanti quali le Provincie di MB e di Lecco, Regione
Lombardia, e al ministro Valditara per l’utilizzo della scuola come base
logistica.
Unuci Lombardia, pochi giorni dopo la pubblicazione dell’articolo su
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole delle università, ha
oscurato il sito di Italian Raid Commando rendendolo accessibile solo con
password.
I volantinaggi e i flashmob nella città di Monza organizzati da Monza per la
pace https://www.instagram.com/monza_per_la_pace/ al cui appello hanno aderito
numerose realtà, e quelli organizzati in Brianza e nel lecchese da Assemblea
permanente contro la guerra di Lecco
https://www.instagram.com/assembleacontroleguerrelc/ , Rete Lotte Sociali Monza
Brianza sono infatti culminati con il presidio alla scuola media di Briosco la
sera di giovedì 22 maggio per contestare e disturbare rumorosamente l’arrivo
delle pattuglie
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/05/23/in-brianza-la-palestra-scolastica-diventa-la-base-per-una-competizione-militare-la-protesta-dei-cittadini-cosi-si-normalizza-la-guerra/7999336/
(articolo e video racconto)
https://www.mbnews.it/2025/05/presidio-contro-litalian-raid-commando-a-briosco-in-centinaia-per-dire-no/
(articolo e foto)
https://radioblackout.org/2025/05/briosco-dice-no-allitalian-raid-commando-nella-scuola-del-paese/
(interviste) e la mattina del 25 maggio a Monza, con un presidio in P.zza San
Paolo contro il riarmo in Europa e contro il genocidio del popolo palestinese a
Gaza e con la contestazione lungo il percorso della parata militare verso la
Villa Reale a Monza.
https://www.mbnews.it/2025/05/italian-raid-commando-a-monza-proteste-e-sfilata-dei-militari/
https://primamonza.it/attualita/i-militari-sfilano-tra-applausi-e-contestazioni/
(articoli e foto)
Qualcuno ha fatto notare che dopo ben 36 edizioni di Italian Raid Commando in
altri territori della Lombardia, questa è la prima edizione che viene contestata
https://www.difesaonline.it/evidenza/lettere-al-direttore/lettera-difesa-online-italian-raid-commando-e-polemiche-dopo-quasi-40
È vero! Come è vero che le recenti chiamate al riarmo con l’azzeramento della
spesa sociale hanno strappato la maschera e reso intollerabile la presenza
dell’esercito in eventi a carattere sportivo o di protezione civile e reso
evidente che la “guerra per gioco e la guerra esibita (…) ha sempre più il
sapore amaro di quella reale che alcuni vorrebbero instillare nella mente delle
persone come un evento inevitabile”.
Da questa consapevolezza e da questa mobilitazione indietro non si torna, in un
quadro più ampio di opposizione all’incremento delle spese militari,
all’economia di guerra e alla retorica guerrafondaia che contraddistingue
governo italiano e Unione Europea.
MAI PIÙ ITALIAN RAID COMMANDO NÈIN BRIANZA NÉ ALTROVE! FUORI I MILITARI DA
SCUOLE, BOSCHI E CITTÀ!