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Se il mondo viene appeso all’Estonia…
Giusto il tempo di prendere informazioni, far depositare il polverone della propaganda al minuto, e proviamo a dire cosa è accaduto nel golfo di Finlandia, ovvero cosa sia in realtà “la provocazione russa” che ha portato “tre Mig nello spazio Nato sopra i cieli dell’Estonia”. Premessa necessaria: stabilito che, specie […] L'articolo Se il mondo viene appeso all’Estonia… su Contropiano.
PALESTINA: 713 GIORNI DI GENOCIDIO A GAZA. 300 VITTIME ACCERTATE IN 3 ORE, PROSEGUE L’INVASIONE VIA TERRA A GAZA CITY.
  Non si ferma il genocidio a Gaza: in soli tre giorni dall’inizio dell’invasione israeliana via terra di Gaza City, il numero dei morti accertati ha superato i 300 mentre le forze di Tel Aviv hanno intensificato i raid aerei sulla città, riducendola in macerie e portando alla mobilitazione dei carri armati israeliani. Secondo fonti ufficiali israeliane, circa 500.000 palestinesi sarebbero fuggiti dalla principale città della Striscia. Tuttavia, è difficile confermare questa cifra a causa del blackout delle comunicazioni: Tel Aviv ha infatti interrotto l’accesso a Internet per gran parte della Striscia, cercando di impedire la diffusione di informazioni e notizie indipendenti. Soltanto nelle prime ore di oggi, giovedì 18 settembre, i bombardamenti israeliani hanno causato 83 morti, dopo i 99 di ieri e i 110 di martedì. Gli ospedali, già al collasso, non riescono più a far fronte al numero crescente di feriti mentre l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha lanciato un allarme: “I feriti non riescono a ricevere assistenza, e la crescente violenza sta impedendo l’accesso alle strutture sanitarie, mettendo in grave pericolo la vita di centinaia di persone.” Su Radio Onda d’Urto, la corrispondenza dalla Striscia di Gaza con Sami Abu Omar, cooperante di tante realtà solidali italiane, in particolare del Centro “Vik – Vittorio Arrigoni” e di ACS, oltre che nostro collaboratore. Ascolta o scarica. Nel frattempo, il ministro dell’economia israeliano, il colono fascista Bezalel Smotrich, vuole passare all’incasso: “Gaza rappresenta una miniera d’oro. Dopo aver investito ingenti somme nella guerra, Israele dovrebbe negoziare una spartizione del territorio con gli Stati Uniti”, che dal canto loro – fonte: il bilancio del Pentagono – hanno speso negli ultimi mesi mezzo miliardo di dollari in missili intercettori per difendere Israele, soprattutto durante i giorni di scontro aperto con l’Iran. Ancora Palestina: le violenze non si limitano alla Striscia di Gaza, ma si estendono anche alla Cisgiordania occupata. Da quando è iniziata l’invasione di Gaza, si è registrata un’ondata senza precedenti di raid, rapimenti e distruzione, giustificata dalle autorità israeliane con la pretesa di dover fermare gli attacchi di Hamas sulla West Bank. L’esercito israeliano ha ordinato centinaia di rapimenti (“arresti”, dice Tel Aviv) mentre i coloni – ancora più liberi di agire grazie al supporto delle forze occupanti israeliane – hanno intensificato il furto di terre e risorse dai palestinesi, oltre agli atti di terrorismo per spingere la popolazione a fuggire. Sul fronte internazionale: Le autorità Usa hanno avviato il processo di espulsione del palestinese Mahmoud Khalil, studente della Columbia e noto attivista per i diritti della Palestina, accusato di aver omesso (presunte) informazioni nella domanda di green card. L’Unione Europea, ha invece annunciato delle (micro)sanzioni economiche contro i responsabili israeliani, tra cui i ministri Smotrich e Ben Gvir, noti per il loro supporto ai coloni mentre le sanzioni, che riguardano la sospensione di alcuni accordi commerciali; si parla comunque di 227 milioni di euro, una goccia nel mare delle complicità europee con Tel Aviv. Nonostante questo, per il via libera alle sanzioni serve l’ok unanime dei 27 Paesi Ue; fantapolitica, al momento, vista la contrarietà già esplicitata da Germania e Repubblica Ceca. L’approfondimento su Radio Onda d’Urto con Samir Al Qaryouti, giornalista italopalestinese e collaboratore tra gli altri di Al Jazeera, BBC e France 24. Ascolta o scarica.
Draghi dall’agenda alle lamentazioni
E’ bastato un anno per verificare che “l’agenda Draghi” era una tigre di carta. O, più precisamente, che si trattava di mega-piano costruito sul wishful thinking, una sfilza di desideri messi nero su bianco, ma sostanzialmente privo di programmazione, direzione politica ed operativa, connessione stretta tra mezzi e obiettivi. Irrealistico, […] L'articolo Draghi dall’agenda alle lamentazioni su Contropiano.
Alle armi! Ma ce li abbiamo i soldi?
Avanti ad occhi chiusi, anzi con cappuccio ben calcato in testa, ma con in mano molte armi che non servono a granché. E’ l’immagine dell’Unione Europea più Londra (che intanto scivola verso il razzismo suprematista, visto che il guerrafondaio razzista alla guida si dice «laburista»), che ancora fanno fatica a […] L'articolo Alle armi! Ma ce li abbiamo i soldi? su Contropiano.
La UE vuol legalizzare il “Grande fratello”
Conosciamo ormai a memoria il ritornello della propaganda euro-atlantica secondo cui “noi” (tutti?) occidentali vivremmo in un “giardino” circondato da una giungla oscura ed ostile. Qui ci sarebbe la “libertà”, mentre al di là del muro (sempre più alto e spesso) vivrebbero sotto una dittatura feroce che controlla tutti dalla […] L'articolo La UE vuol legalizzare il “Grande fratello” su Contropiano.
L’America scarica la guerra ucraina sulla UE, se proprio gli piace…
L’ultima di Trump è sempre una barzelletta per boccaloni. Incalzato dagli eventi che ne smentiscono le promesse – la guerra in Ucraina va avanti senza pause, il genocidio a Gaza anche di più, le vicende interne sono da guerra civile incipiente, ecc – la sua uscita classica è buttare di […] L'articolo L’America scarica la guerra ucraina sulla UE, se proprio gli piace… su Contropiano.
A Vienna “i ricchi” cercano di preconfezionare il bilancio della UE
Neanche il tempo di archiviare il discorso-fiume del generale von der Leyen al Parlamento europeo (i toni militareschi, compreso l’elogio postumo ai “Fratelli della foresta” baltici – collaborazionisti delle SS poi dediti al terrorismo anti-sovietico – hanno cancellato qualsiasi vago accenno politico) che ecco partire le coltellate tra “fratelli nel […] L'articolo A Vienna “i ricchi” cercano di preconfezionare il bilancio della UE su Contropiano.
“L’Europa mostri i muscoli”. Facile a dirsi, difficile a farsi
L’ex direttore de The Economist, Bill Emmott, da una quindicina di anni è un editorialista de La Stampa.  Nel suo editoriale del 30 agosto, Emmott ha provato a perimetrare il campo del “reale” sul ruolo che i governi europei dovrebbero svolgere contro la Russia, ma anche verso gli Usa di […] L'articolo “L’Europa mostri i muscoli”. Facile a dirsi, difficile a farsi su Contropiano.
Guerrafondai senza un soldo: “l’Europa” che straparla e nessuno se la fila
Anche a vederla da lontano l’ostinazione con cui i principali paesi dell’Unione Europea si sforzano di far proseguire la guerra in Ucraina sembra decisamente illogica. Se infatti è pur vero che il capitalismo, in genere, quando arriva alla crisi comincia a produrre guerra, bisogna comunque ricordare che questo insieme – […] L'articolo Guerrafondai senza un soldo: “l’Europa” che straparla e nessuno se la fila su Contropiano.
Draghi e la globalizzazione
Il discorso di Draghi al meeting di Rimini ha attirato molta attenzione ed è già stato oggetto di commento su queste pagine. Dato il peso dell’oratore, può meritare qualche considerazione ulteriore. Se guardiamo ai fatti per quello che sono, l’odierna Unione Europea non è nata dagli svolazzanti “valori” di Draghi. […] L'articolo Draghi e la globalizzazione su Contropiano.