20 anni dopo l’8 dicembre NoTav a Venaus: in mostra a Susa quell’epica stagione
Nell’ambito delle iniziative per il ventennale dei fatti avvenuti in Valsusa dal
31 ottobre all’8 dicembre 2005, si è inaugurata lo scorso week end al Castello
della Contessa Adelaide di Susa una ricca mostra per rievocare non solo
quell’epica giornata, ma tutto ciò che successe in Valle prima e anche dopo. Un
racconto per immagini (oltre 80 le foto che il Movimento NoTav ha recuperate
dagli archivi delle testate Luna Nuova e Valsusa che ringraziamo) ma non solo,
perché aggirandosi tra i pannelli esposti sarà possibile rivedere quelle
straordinarie “creature” con cui l’artista Piero Gilardi espresse tutta la sua
solidarietà e partecipazione al nostro movimento.
Il percorso della mostra segue un tragitto cronologico partendo
dall’epica battaglia del Seghino (31ottobre 2005), quando popolazioni e sindaci
da una parte e forze dell’ordine dall’altra si fronteggiarono: i primi per
impedire l’installazione di una trivella che avrebbe significato l’avvio dei
cantieri della linea TAV Torino-Lione, i secondi per scortare la trivella
stessa. Quel giorno segnò una prima vittoria per il fronte della cittadinanza
che insieme ai suoi amministratori si era compattamente opposta all’abuso di una
decisione imposta dall’alto e in disaccordo con l’intero territorio. Ma nella
notte, centinaia di mezzi di Polizia tornarono sul luogo per militarizzare il
comune di Mompantero e completare l’opera.
La mostra prosegue quindi con le immagini delle proteste del giorno successivo,
con l’occupazione di strade e ferrovie. Fino a quella grande marcia che il 16
novembre disegnò uno straordinario serpentone da Bussoleno fino a Susa, con
oltre 50.000 persone, tra loro parecchi parlamentari, esponenti politici,
delegazioni da tutt’Italia… ma soprattutto noi, studenti, vigili del fuoco,
medici, semplici cittadini, abitanti della Valle.
Le foto documentano poi l’escalation di tensione, quando alla fine di novembre
le FFOO si attestarono a Venaus per permettere a LTF (oggi TELT) di installare
il cantiere per l’inizio degli scavi del tunnel di base. Di nuovo ci fu una vera
e propria insurrezione popolare, che creò una situazione di stallo e presidi
permanenti per alcuni giorni e notti seguenti, fino a che, nella notte fra il 5
ed il 6 dicembre, i reparti speciali della Polizia diedero l’assalto alla
tendopoli dei presidianti, ferendo decine di inermi cittadini, alcuni in modo
grave.
Su quella notte e sui giorni che seguirono la documentazione fotografica è
particolarmente emozionante, soprattutto per quell’epica giornata dell’8
dicembre, quando una moltitudine di persone, si parlerà di 60.000, marciò verso
il cantiere, occupandolo e costringendo le forze dell’ordine a battere in
ritirata.
La mostra si conclude infine con le immagini della grande e festosa
manifestazione che si tenne anche a Torino il 17 dicembre: un altro bel
serpentone di 50.000 persone, tra loro anche Dario Fo, Franca Rame, Marco
Paolini, che arrivati al Parco della Pellerina presero la parola. Fu quello il
momento che proiettò l’opposizione al TAV a livello nazionale.
Manifestazione a Torino, 17 dicembre 2005 | Foto di Enzo Gargano
A corredo di questa ricca carrellata di immagini, volti e ricordi, la mostra
offre una rara occasione di rivedere alcune opere ritenute disperse (e che per
fortuna siamo riusciti a recuperare) del compianto Piero Gilardi, artista,
ambientalista e da sempre vicino alle istanze del Movimento NOTAV. Una foto
datata proprio 8 dicembre 2005 lo immortala mentre si porta sulle spalle la
“nostra Talpa”, in contrarietà con “la Talpa LTF” che avrebbe dovuto scavare il
tunnel nelle viscere della montagna. Oppure nella scultura intitolata Le tre
scimmie, ecco rappresentata la connivenza che sostiene il potere politico,
insieme a quello finanziario, per non dire della mafia.
Ed ecco anche il mitico Giacu, creatura mitica e notturna, con cui per anni il
“folletti” del Movimento NOTAV continuarono a disturbare il personale TELT oltre
le reti, che nel 2012 Gilardi tradusse in scultura, per una marcia da Susa a
Bussoleno.
Molto efficace anche un lungo striscione che occupa quasi un intero muro,
concepito in collaborazione con alcuni giovani NOTAV, che seguendo una linea del
tempo dal ‘93 ad oggi, rievoca con molta efficacia i momenti chiave di 32 anni
del Movimento.
Dopo l’inaugurazione dello scorso week end, la mostra sarà nuovamente visitabile
dal 5 dicembre fino al giorno 8, dalle 14,30 alle 18.00.
L’ingresso è gratuito e il visitatore potrà portarsi a casa, con un’offerta
volontaria, il libro riccamente illustrato dal titolo L’autunno contro, che la
testata Luna Nuova pubblicò pochi mesi dopo quell’epica stagione: con testi di
Tiziano Picco, Massimiliano Borgia, Claudio Rovere, Andrea Spessa, Daniele
Fenoglio, Paola Meinardi, Davide Chiarbonello e oltre 300 foto a colori di
Gabriele Basso, Danilo Calonghi, Alessandro Contaldo, Luca Croce, Marco
Giavelli, Claudio Giorno, Renzo Miglio, Eva Monti, Norma Raimondo, Stefano
Snaidero.
Giorgio Mancuso