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Roma. Aggressione dei fascisti contro i manifestanti per la Palestina
Alcuni giovanissimi manifestanti che rientravano dal corteo per la Palestina terminato a Largo Corrado Ricci sono stati aggrediti da una decina di fascisti davanti al Bar Carrè Monti all’incrocio tra Via Giovanni Lanza e Via Equizia e luogo di ritrovo dei fascisti di Casa Pound. Uno degli aggressori avrebbe sfoderato […] L'articolo Roma. Aggressione dei fascisti contro i manifestanti per la Palestina su Contropiano.
La bandiera della destra estrema
A Londra il 13 settembre si è svolta una grossa manifestazione razzista contro gli immigrati e per i “valori” dell’Occidente bianco e cristiano, che sarebbero minacciati da tutti i popoli con altri colori della pelle e con altre religioni. È un fenomeno di massa che esprime tutta la degenerazione del […] L'articolo La bandiera della destra estrema su Contropiano.
“Sono nella lista nera di Charlie Kirk”
Il delirio si è diffuso a livello internazionale, anche se solo nell’Occidente strettamente inteso. L’omicidio a Salt Lake City del giovane influencer “Maga” è stato promosso subito, grazie ai suprematisti bianchi al governo o all’opposizione nel blocco euro-atlantico, ad evento di portata mondiale. Fino a chiedere un minuto di silenzio all’assemblea […] L'articolo “Sono nella lista nera di Charlie Kirk” su Contropiano.
Leoncavallo e la vendetta della destra
Dietro lo sgombero del Leoncavallo, così come il decreto anti-rave o la messa al bando di una sostanza NON stupefacente perché deriva dalla cannabis, si ha la sensazione che il ceto politico dell'attuale destra di governo (FDI e Lega) cresciuto negli anni '90 stia regolando i conti con "quei simboli" che hanno caratterizzato la sinistra antagonista proprio in quel decennio. Rancore e frustrazione ad alimentare una vendetta che arriva da molto lontano. Abbiamo chiesto un parere a Guido Caldiron, giornalista del Manifesto.  Durata 20' 
Bologna 2 agosto ’80. Stragisti, fascisti e dediti ai depistaggi
Un certo Maurizio Gasparri assicura di aver letto i documenti dei servizi segreti italiani che “dimostrano la matrice mediorientale” della strage alla stazione di Bologna. E attacca lo storico Paolo Morando che su Il Domani aveva smontato questa tesi messa in giro dal Mossad israeliano già oltre venti anni fa […] L'articolo Bologna 2 agosto ’80. Stragisti, fascisti e dediti ai depistaggi su Contropiano.
Politiche abitative pubbliche: nemmeno questa è la volta buona
Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati ed esponente di Fratelli d’Italia, con un editoriale sulla pagina romana de Il Tempo decide di attaccare frontalmente quelli che definisce “fantomatici Movimenti per il Diritto all’Abitare”. Agitando accuse infamanti (e non comprovate in alcuna sede), Rampelli cavalca il vecchio adagio di far […] L'articolo Politiche abitative pubbliche: nemmeno questa è la volta buona su Contropiano.
Bologna: a 45 anni dalla strage fascista
Il 2 agosto 1980, alle 10.25 di mattina, una bomba scoppia alla stazione di Bologna. Il suo risultato: 85 morti e 200 feriti. 45 anni dopo, la verità è cristallina nonostante decenni di depistaggi e menzogne: si tratta di una bomba ordinata dallo Stato e messa dai fascisti. La recente conferma definitiva da parte della Cassazione dell'ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, ha sigillato una volta per tutte la matrice neofascista della strage. Ma soprattutto ha messo nero su bianco il ruolo di primo piano di apparati dello Stato e della loggia P2 per finanziare fascisti e depistatori. La documentazione relativa alla sentenza, già consultabile nel sito dell'associazione delle vittime del 2 agosto 1980, mostra che la strage è stata programmata e finanziata (un milione di dollari tra acconto e saldo, due tranches tra l'estate del 1979 e l'autunno 1980) da Licio Gelli e Umberto Ortolani (P2) che hanno usato i soldi del Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, sostenuta con operazioni di depistaggio da Mario Tedeschi (Msi), organizzata da Federico Umberto D'Amato (a capo dell'Ufficio Affari Riservati, lo stesso di piazza Fontana e dell'omicidio di Pinelli) e attuata sul posto da almeno sei persone, Fioravanti, Mambro, Picciafuoco, Bellini, Ciavardini, Cavallini, appartenenti non solo ai NAR, ma ad altre formazioni della destra quali Ordine Nuovo, Avanguardia Nazionale, Terza Posizione. Gli esecutori sono stati protetti con continue operazioni di depistaggio e di manipolazione della pubblica opinione ad altissimo livello che hanno coinvolto la stessa presidenza della Repubblica di Francesco Cossiga. Tali operazioni sono evidentemente ancora in atto, oggi, con il governo Meloni. In questo senso non vanno dimenticate le parole di Azione studentesca - movimento di estrema destra di cui la presidente del Consiglio è stata responsabile nazionale - che nel 2020 scrivevano "Nessuno di noi era a Bologna" e "La verità trionfa da sola, la menzogna ha sempre bisogno di complici" a dimostrazione di un sostanziale negazionismo delle sentenze giudiziarie. Tendenza confermata anche dalle parole di Enzo Raisi - ex consigliere comunale di Bologna e deputato di Alleanza nazionale - che a pochi giorni dalla "sentenza Bellini" ha dichiarato in una tv locale "ci sono grandi anomalie giuridiche e storiche, è una sentenza ideologica". Nonostante i continui tentativi revisionisti degli esponenti di governo la verità è una: la bomba è fascista, la strage è di Stato. Lo Stato ordina, i fascisti eseguono. Ieri come oggi. Perché quella strage non è storia passata. È cronaca di oggi, quando il governo Meloni - erede politico di quella stessa destra - promuove misure liberticide che colpiscono le lotte sociali, i ceti popolari, ancor più temuti se stranieri. Hanno smesso momentaneamente con le bombe, ma non sono meno efficienti nel reprimere chi lotta per cambiare la società in senso più egualitario e libertario. La continuità è evidente: la stessa cultura fascista e autoritaria che ha partorito la strategia della tensione e le stragi è oggi al governo. Gli stessi metodi, gli stessi obiettivi: creare spauracchi e capri espiatori per legittimare misure sempre più liberticide. Ieri erano i "sovversivi", oggi sono i migranti, i gruppi sociali marginalizzati. Le "zone rosse" nelle città, la criminalizzazione delle lotte dei lavoratori, i respingimenti dei migranti finanziati con soldi pubblici, gli accordi con Libia e Tunisia che trasformano il Mediterraneo in un cimitero: tutto serve a seminare paura e giustificare la repressione. Mentre forniscono equipaggiamenti e mezzi agli Stati del Maghreb per fermare violentemente chi cerca una vita migliore, mentre finanziano la guardia costiera libica per riportare indietro chi fugge dalla guerra, il governo Meloni replica la stessa logica stragista: usare la violenza per difendere un ordine sociale ingiusto. Le inchieste giornalistiche hanno documentato torture, stupri, omicidi nei lager libici finanziati dall'Italia. Non sono bombe in stazione, ma il risultato è lo stesso: morte e terrore per chi osa sperare in un futuro diverso. I decreti sicurezza, le leggi bavaglio, la repressione del dissenso, l'attacco ai diritti dei lavoratori, i respingimenti in mare e alle frontiere, i lager per migranti, una legislazione che a colpi di decreti rinchiude in carcere i poveri e diversi sono le armi di oggi per governare i nostri corpi e le nostre vite con i dispositivi della paura. La stessa paura che volevano seminare 45 anni fa con 85 morti innocenti. Il 9 novembre scorso Bologna ha dimostrato che quando ci sono mobilitazioni unitarie l'autoritarismo non passa. Migliaia di persone, ciascuna con le proprie pratiche, hanno impedito ai fascisti di sfilare davanti alla stazione. A Bologna non si passa. Rilanciamo con forza quindi il corteo che ogni anno il 2 agosto si svolge nella nostra città. Per ribadire che la verità non può essere sepolta sotto cumuli di menzogne. Per dire che oggi come ieri alziamo la bandiera della libertà contro il terrore, della solidarietà contro l'oppressione. Per esigere giustizia fino in fondo. Perché nessuno dei responsabili politici - esecutori e mandanti - resti impunito. 2 AGOSTO 2025 H8:30, PIAZZA DEL NETTUNO TERRORISTA È LO STATO! ORA E SEMPRE RESISTENZA! COLLETTIVO RESISTENTI BOLOGNESI resistentibolognesi.bida.im
L’Occidente soffia ancora sulla destabilizzazione dei Balcani
Dalla frantumazione della Jugoslavia, i Balcani non hanno mai smesso di rappresentare il simbolo di quel dividi et impera di Romana memoria che ha guidato gli imperialismi occidentali all’imposizione dei propri interessi in giro per il mondo.  Ancora oggi, la situazione nella penisola è incandescente, con continue tensioni dove la […] L'articolo L’Occidente soffia ancora sulla destabilizzazione dei Balcani  su Contropiano.
Un comunicato da La Polveriera Spazio Comune
Il 29 giugno abbiamo appreso che si era verificata una irruzione all’interno dei locali degli spazi de La Polveriera Spazio Comune. A partire dal chiavistello della porta di ingresso fino a: danni irreparabili a strumentazioni, bandiere e striscioni storici. Inoltre … Leggi tutto L'articolo Un comunicato da La Polveriera Spazio Comune sembra essere il primo su La Città invisibile | perUnaltracittà | Firenze.
Piacenza antifascista e antirazzista si mobilita contro le aggressioni
Mercoledì 25 giugno, dopo un corteo indetto dai gruppi nazifascisti piacentini contro “il degrado”, un branco dei loro adepti ha aggredito due ragazzi migranti al grido “i nordafricani non devono stare qui”. I due giovani, figli del nostro Benkara, delegato USB nell’hub di IKEA, sono finiti all’ospedale e secondo le […] L'articolo Piacenza antifascista e antirazzista si mobilita contro le aggressioni su Contropiano.