Tag - Cuba

Cuba, Colombia e Messico insorgono in difesa del Venezuela sotto assedio Usa
Alle pesanti intimidazioni USA ai danni del Venezuela, Cuba ha reagito con una dura condanna, considerandola una minaccia diretta alla stabilità e alla pace nella regione. La posizione ufficiale è stata espressa da diverse fonti, tra cui una dichiarazione della Casa de las Américas pubblicata dal quotidiano ufficiale del Partito […] L'articolo Cuba, Colombia e Messico insorgono in difesa del Venezuela sotto assedio Usa su Contropiano.
La campagna a sostegno di Cuba in Vietnam raggiunge l’obiettivo in sole 30 ore
A sole 30 ore dal suo lancio, milioni di vietnamiti hanno aderito alla campagna a sostegno di Cuba, che oggi ha raggiunto l’obiettivo inizialmente fissato a 65 miliardi di dong (oltre 2,47 milioni di dollari). Questa è una chiara dimostrazione della solidarietà speciale, lealtà e fermezza del popolo vietnamita nei […] L'articolo La campagna a sostegno di Cuba in Vietnam raggiunge l’obiettivo in sole 30 ore su Contropiano.
Ricordando Fidel, a 99 anni dalla nascita
“Per noi militanti ‘in difesa dell’umanità’, obiettivo che ci ha affidato esplicitamente lui stesso fondando REDH, Fidel rappresenta uno dei pilastri teorici più profondi del pensiero antimperialista e del socialismo rivoluzionario. Egli trascende le specificità e le contingenze diventando esempio e fondamento per tutte le rivoluzioni antimperialiste capaci di difendere […] L'articolo Ricordando Fidel, a 99 anni dalla nascita su Contropiano.
Cuba. Il Centenario che già si annuncia: Fidel, da Martí al Moncada e alla Sierra Maestra
Il 13 agosto 2025, Fidel Castro avrebbe compiuto 99 anni. Non è una data qualunque. È il portale solenne che annuncia il centenario di un uomo che ha ridefinito la storia di Cuba e scosso le fondamenta politiche dell’America Latina. Iniziano da questo momento i preparativi per commemorare i 100 […] L'articolo Cuba. Il Centenario che già si annuncia: Fidel, da Martí al Moncada e alla Sierra Maestra su Contropiano.
A Cuba consegnati i primi veicoli russi Uaz assemblati nell’isola
I veicoli russi fanno parte del parco automobilistico di Cuba da oltre 60 anni, quindi la recente consegna del primo lotto di veicoli fuoristrada UAZ Patriot, assemblati in uno stabilimento sull’isola caraibica, ha generato grandi aspettative nel paese, colpito da decenni di blocco statunitense. Óscar Julián Villar Barroso, dottore in […] L'articolo A Cuba consegnati i primi veicoli russi Uaz assemblati nell’isola su Contropiano.
La nuova via della salute: la diplomazia medica di Iran, Cuba e l’Africa
Con la pandemia di Covid-19 la questione della salute è tornata ad essere un argomento sensibile, se non centrale nel dibattito politico. E anche se alla fine, alle nostre latitudini occidentali, non è cambiato molto in termini di privatizzazione dei servizi sanitari e speculazione attraverso grandi affari farmaceutici, si è […] L'articolo La nuova via della salute: la diplomazia medica di Iran, Cuba e l’Africa su Contropiano.
Cuba insegna che un’alternativa per le donne e le persone queer è possibile!
Mentre qui ci abituiamo a una crescente ondata repressiva verso le persone trans e le soggettività non conformi – tra censura, medicalizzazione forzata, violenze, criminalizzazione, assenza di servizi, precarietà e discriminazioni nelle scuole, nei luoghi di lavoro e nelle strade – a Cuba viene approvata una riforma che riconosce legalmente […] L'articolo Cuba insegna che un’alternativa per le donne e le persone queer è possibile! su Contropiano.
Cuba ha bisogno di 800.000 nuove abitazioni, ostacolate dal bloqueo
“La mancanza di produzione locale di materiali da costruzione, l’accesso limitato a cemento e acciaio, nonché la carenza di carburante, tecnologie obsolete e la chiusura di oltre il 30% dei centri di produzione sono tutti segnali degli insufficienti risultati del programma Vivienda.” – è ciò che ha scritto  Carmen Maturell Senon su Granma Cuba il 14 luglio 2025. Nell’analisi realizzata dalla Commissione Industria, Edilizia ed Energia, prima della V Sessione Ordinaria della X Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, la deputata Maritza Gé Torres, segretaria della commissione, ha affermato che tutte le province hanno segnalato restrizioni all’accesso al cemento e all’acciaio, sebbene alcuni territori come Guantánamo, Holguín e Villa Clara abbiano dato priorità allo sfruttamento delle materie prime locali come argilla, pietra, legno e plastica riciclata. Per quanto riguarda l’attuazione del Programma per l’edilizia abitativa, Delilah Díaz Fernández, Direttore generale per l’edilizia abitativa presso il Ministero delle Costruzioni (Micons), ha riferito che gli standard di costruzione non sono stati aumentati perché, nonostante la pianificazione sia inferiore rispetto agli anni precedenti, non si riesce a rispettarli. Rispetto al 2024, il numero di abitazioni di qualità media e scadente è aumentato di 6.520 unità, determinando una crescita piatta del fondo. Fernandez ha sottolineato che il deficit abitativo alla fine di marzo 2025 ammontava a 805.583 case, di cui 398.364 dovevano essere ristrutturate e 407.219 dovevano ancora essere costruite. Allo stesso modo, il piano di completamento dello Stato copre solo il 22%; per quanto riguarda la risposta alle dinamiche demografiche, è stato completato il 13% di tutte le abitazioni. Díaz Fernández ha affermato che ci sono fasce della popolazione che necessitano di assistenza abitativa e che i piani non sono sufficienti per soddisfare le esigenze sia di coloro le cui condizioni abitative stanno peggiorando, sia di coloro che cercano un alloggio a causa della carenza di alloggi. Nel corso dell’evento, a cui ha partecipato il Comandante della Rivoluzione e Vice Primo Ministro Ramiro Valdés Menéndez, si è appreso che queste limitazioni rendono impossibile implementare soluzioni abitative per le persone in situazioni vulnerabili attraverso il programma di sussidi e l’autonomia produttiva dei comuni. Pertanto, è necessario rafforzare la pianificazione e la gestione locale della produzione dei materiali, integrando efficacemente le capacità produttive delle istituzioni e le capacità locali di produzione di carpenteria, ceramica rossa, calce ed elementi in plastica. L’analisi sulla situazione abitativa, presentata nella Commissione dell’Industria, dell’Edilizia e dell’Energia e che sarà discussa in questi giorni dal Parlamento di Cuba (Asamblea Nacional) ha messo in evidenza che Cuba ha bisogno di 805.583 unità abitative, divise tra le 407.219 che mancano del tutto e le 398.364 da ristrutturare urgentemente. Su 4,1 milioni di case, solo il 65% è in buono stato tecnico. Il resto – circa 1,4 milioni – si trova in condizioni definite “regolari” o addirittura “pessime”. Cuba ha difficoltà a compiere i piani annuali di nuove costruzioni. Per l’anno in corso il piano prevede la costruzione di 10.795 nuove abitazioni. Al momento ne sono state realizzate solo 2.382. La causa principale è la carenza di materiale a seguito di una limitata capacità produttiva dovuta alle criminali sanzioni, al Bloqueo e alla guerra economica e commerciale contro Cuba, imposte illegalmente dagli Stati Uniti. Sul tutto grava il deficit energetico. Come scrive Senon: “Insomma, una sfida immane che si aggiunge alle altre. Ma Cuba non sia arrende e non si vende e continua al sua lotta, aiutata da nuovi paesi internazionali, per garantire a tutti/e il necessario, nel limite  delle difficoltà economiche e non lasciando indietro nessuno.” A questo proposito, e per colmare le lacune evidenti, è stata elaborata una serie di linee guida per l’uso intensivo ed estensivo del potenziale di risorse naturali e riciclabili disponibili in ogni territorio.   Fonte: * Collettivo Viva Cuba Libre * https://www.granma.cu/cuba/2025-07-14/comision-de-industria-contrucciones-y-energia-urge-desarrollar-estrategias-efectivas-para-solucionar-el-programa-de-la-vivienda   Lorenzo Poli
Oltre il pensiero unico
DON TABACCO, DONNA ZUCCHERA E LA CULTURA COME PROCESSO IN CONTINUO DIVENIRE. LE ORIGINI DEL PENSIERO TRANSCULTURALE -------------------------------------------------------------------------------- Antropologo ed etno musicologo Ferdinando Ortiz Fernández (La Havana,1881 – 1969), candidato al Premio Nobel della pace nel 1955, è stato fra i maggiori innovatori del pensiero antropologico del novecento. Nel dibattito attuale, in cui incombe la minaccia di un pensiero unico che vorrebbe appiattire ogni dissenso e ogni canale di confronto culturale, ci sembra importante e opportuno riproporre l‘opera di Ferdinando Ortiz Contrappunto cubano del tabacco e lo zucchero, le origini del pensiero transculturale (Borla 2025). In essa viene messo a fuoco il concetto di transculturacion, ossia l’attraversamento di culture e la loro reciprocità con la pratica del “toma y daca”, “prendi e dai”. L’o­biettivo del saggio è di esporre mediante una analisi – per contrappunto – la sua teoria sui fenomeni di commistione e contatto di mondi differenti (creolo, castigliano, caraibico etc.) che si influenzano vicendevolmente senza che uno si imponga sull’altro. Il titolo Contrappunto– ponere punctum contra punctum – (segnare nota contro nota)è coniato dal linguaggio musicale per indicare la presenza in una composizione o in una sua parte di linee melodiche indipendenti. Come riferisce l‘antropologo del suono Antonello Coliberti (2016), “il contrappunto si concentra sull’aspetto melodico piuttosto che sull’effetto armonico; la chiave è tutta nell’indipendenza delle diverse voci”. Da questa contrapposizione di note può nascere una polifonia come risultato di elementi diversi e di differente valore. Il contrappunto salta il discorso gerarchico delle note. Ortiz parte da questo linguaggio musicale per introdurre la storia di due prodotti caratteristici dell’isola, tabacco e zucchero, divenuti due “personaggi litigiosi” pur se dialoganti. Nel presentarli ricorre alla metafora musicale per descriverne differenze e contrasti dei rispettivi mondi di appartenenza, e come per le note, senza che l‘una prevalga sull’altra. Dal loro incontro si ricevono e si lasciano codici, senza paura di perdere i propri. Come è noto zucchero e tabacco nella realtà sono due prodotti differenti a livello economico e a livello sociale, ognuno con sue proprietà specifiche. Nella suggestiva raffigurazione dell’autore prendono le sembianze di due personaggi particolari della narrazione cubana: Don tabacco e Donna Zucchera (azúcar in spagnolo è anche femminile). Il tabacco è amaro e possiede un aroma, lo zucchero è dolce e non ha odore, il tabacco è audacia, lo zucchero è prudenza. Il tabacco è maschile, lo zucchero è femminile e innumerevoli altre pittoresche rappresentazioni. L’etnomusicologo Ferdinando Ortiz attinge a queste figure fantasiose, radicate nelle tradizioni dell’isola, per evidenziarne contraddizioni e allo stesso tempo varietà e ricchezza. Non c’è spazio per culture superiori. Né “subalterne”, come direbbe Antonio Gramsci. Le osservazioni metodologiche di Ortiz nascono “sul campo” (secondo gli insegnamenti del suo maestro Malinowski) in una Cuba meticcia degli anni Quaranta, aperta alle correnti di tanti mondi che si intercettavano influenzandosi e contaminandosi reciprocamente. Nel particolare spaccato della società cubana di quel periodo si erano infatti formate le condizioni per una mescolamento di culture, secondo un processo creativo e dinamico frutto delle interazioni fra le popolazioni che pullulavano nell’isola, ognuna con i suoi riti, costumi, lingua. Cuba rappresentava come dice Valerio Riva nella sua nota storica al testo (2025, cit.) la “prefigurazione della futura società universale, di un mondo nuovo dove tutte le “razze” si sarebbero mescolate. Riconoscere a ognuna di esse dignità e singolarità e considerarla sullo stesso piano delle altre rappresentava un duro attacco a ogni forma di etnocentrismo, presente ai suoi tempi e ancora duro morire ai giorni d’oggi, se pur “sotto mentite spoglie”. Il suo metodo risultò rivoluzionario per quel periodo e si diffuse in molti paesi suscitando l’interesse fra gli antropologi: latransculturazione superava concetti come “acculturazione o “differenziazione” fino ad allora adottati nel dibattito scientifico. Attualmente vorremmo sottolineare soprattutto i suoi aspetti dinamici e il potere trasformativo. Infatti con la preposizione trans si vuole mettere in risalto la processualità dell’incontro durante il quale si lasciano e si prendono elementi culturali con un arricchimento reciproco. Nel passaggio attraverso altri modi e mondi di conoscenza si possono modificare atteggiamenti mentali chiusi e rigidi della ricerca, della cura, ed in ogni contesto in cui sono necessari apertura e flessibilità. In tale transito si assiste a “contaminazioni” e adattamenti che ogni tipo di siffatti incontri sollecita e provoca. L’opera dell’antropologo cubano è importante anche perché riconosce alla cultura il suo carattere processuale, di divenire più che di divenuto, lontano dalle sirene di esotismi “etno” molto di moda. Il pensiero transculturale offre una chiave di lettura per un mondo plurale, in continuo movimento, dove categorie “etichettanti” non sono sufficienti all’operatore transculturale del terzo millennio di fronte a fenomeni complessi con cui si trova d interagire. Un diverso approccio nella pratica quotidiana con migranti e i rifugiati lo aiuterebbe a considerarli non solo nei loro aspetti sociali ed economici (oltre che umani) ma anche come rappresentanti di altri mondi con cui rapportarsi “dando e ricevendo” senza rischi per la propria integrità. Il mondo è in continua evoluzione e insieme a esso si trasformano le culture e il modo con cui impattano sulla vita degli individui. Ortiz introdusse una visione innovativa basata su un concetto rivoluzionario rispetto ai metodi tradizionali legati (non solo allora) a una visione culturocentrica, secondo cui ogni cultura si ritiene centrale rispetto alle altre, ”periferiche”. Egli offre una prospettiva transculturale aperta a varie derive: clinica, storica, antropologica, psicologica, di ricerca. Il suo testo fa anche riflettere sull’importanza di costruire un pensiero mobile atto a intercettare più che a difendersi, pronto a un nomadismo di pensiero/azione per varcare le cosiddette “soglie di competenza” che spesso bloccano i processi evolutivi in molti ambiti. Nella società che si va configurando non è sufficiente attenersi a un mandato “neutro”, “istituzionale”, trascurando movimenti interni-esterni che ogni processo culturale richiede e produce. A latere bisogna aggiungere che per molto tempo nell’analizzare la sua opera si è soffermati più sugli aspetti positivisti (nel suo primo periodo era stato molto influenzato dal pensiero del criminologo Cesare Lombroso) che sugli gli aspetti innovativi del suo pensiero. Don Ferdinando – come lo chiamava Malinowski – non era solo un intellettuale immerso nei libri, avulso dalla società, ma un uomo impegnato nella attività politica di Cuba del tempo, tanto da militare come deputato nella sinistra liberale, e combattere contro ogni attacco alla democrazia nella sua isola, a fianco degli studenti nelle loro manifestazioni antifasciste. In seguito soffocato dal clima autoritario e repressivo, creato dal dittatore Machado, il Mussolini dei Caraibi, lasciò per protesta l’incarico di parlamentare e andò in esilio a New York, “traslocando con libri, idoli e tamburi”. Pur ricordando le sue contraddizioni (positivista e rivoluzionario) lo consideriamo un punto di riferimento fondamentale per lo psichiatra, psicologo e psicoterapeuta transculturale che attraversa modi e mondi della sofferenza, senza separarli dai loro contesti culturali e sociali e conseguentemente riesce a mettersi in discussione, sospendendo categorie non sintoniche con le realtà che va a conoscere. Come direbbe Foucault (2023): “Il pensare è il fuori dall’accademia, come il conoscere, ben oltre il comprendere, è prendere posizione”. -------------------------------------------------------------------------------- L'articolo Oltre il pensiero unico proviene da Comune-info.
Partito Comunista di Cuba: “Le forze di sinistra e progressiste devono unirsi per salvare l’umanità dal conflitto nucleare”
Di seguito riportiamo la dichiarazione del Partito Comunista di Cuba contro i bombardamenti effettuai dal governo USA contro gli impianti nucleari civili di Fordow, Natanz e Isfahan. Il Partito Comunista di Cuba condanna con la massima fermezza i brutali bombardamenti effettuati dal governo degli Stati Uniti contro gli impianti nucleari iraniani di Fordow, Natanz e Isfahan. Questi atti criminali, contrari al diritto internazionale e agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite, costituiscono una grave minaccia globale, le cui conseguenze per l’umanità potrebbero essere imprevedibili. In questo momento cruciale, il Partito Comunista di Cuba ribadisce la sua piena solidarietà al popolo e al governo della Repubblica Islamica dell’Iran, che, in quanto Stato sovrano, gode del diritto all’autodeterminazione e allo sviluppo. Il Partito Comunista di Cuba, storico difensore della pace, invita i partiti politici, i movimenti sociali e le forze politiche di sinistra e progressiste a mobilitarsi per denunciare queste azioni illegali commesse dal governo fascista degli Stati Uniti, che compromettono gli sforzi per una soluzione negoziata del conflitto in Medio Oriente e confermano il suo pieno appoggio alle ambizioni genocide di Israele nella regione. I fatti parlano chiaro e hanno dimostrato fino a che punto l’impero yankee è disposto a spingersi per imporre le sue politiche espansionistiche e di dominio, mettendo a repentaglio il futuro dell’umanità. È imperativo unirci per salvare il nostro popolo da una conflagrazione nucleare. Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba