In 10.000 al corteo No Ponte
Sapevamo che sarebbe stato un corteo imponente. Non immaginavamo tanto.
Lo diciamo senza infingimenti. Le dimensioni di questo corteo ci autorizzano a
dire due cose:
1. Questo territorio (Messina, la Sicilia, la Calabria) è contrario al ponte e
qualunque azione che vada verso la sua costruzione non può essere percepita che
come un’aggressione.
2. Le dimensioni di questo corteo ci autorizzano a dire che possiamo avere
l’ambizione di fermare i cantieri. Sappiamo bene che si sono premuniti col
Decreto Sicurezza, ma sappiamo che contro il popolo non si può governare e che
più saremo e meno potranno reprimerci.
In questi giorni, dopo il pronunciamento del Cipess, si sono rincorsi due
sentimenti:
1. Per alcuni non è accaduto nulla poiché le azioni che potranno essere messe in
atto sono irrilevanti.
2. Per altri questo è l’inizio della cantierizzazione.
Noi siamo persone serie. Non viviamo di propaganda e pensiamo che sono veri
entrambi gli enunciati. Noi pensiamo che le opere anticipate, annunciate (i
primi operai per strada, come li chiama Salvini) sono davvero un fatto
simbolicamente significativo. Allo stesso tempo pensiamo, però, che possano
ancora essere fermati.
Per questo diciamo che tutta la forza di questo corteo debba essere spesa per
fermare cantieri che si preannunciano infiniti. Per questo pensiamo che tutta la
forza di questo corteo debba essere spesa per fermare l’emorragia di risorse
pubbliche che verrebbero strappate ai bisogni primari inevasi (acqua,
istruzione, sanità, sicurezza sismica, sicurezza idrogeologica).
Due ultime cose le diciamo alle forze politiche.
Chi oggi si sta schierando dalla parte della devastazione si sta assumendo una
grossa responsabilità. Pensiamo in primo luogo al Sindaco e alle forze politiche
presenti in Consiglio Comunale. Gli abitanti di questa terra si ricorderanno di
voi.
Agli altri chiediamo di mettere in campo tutto ciò che è necessario per mettere
granelli nell’ingranaggio e di ricordarsi sempre di ciò che stanno dicendo oggi.
Forza No ponte
Grazie a tutte e tutti noi per questa giornata di lotta.
Assemblea No ponte ( no ponte messina)
Una manifestazione è anche il momento per reincontrarsi e riabbracciarsi con
persone con cui hai vissuto i momenti più importanti della vita. E il corteo No
Ponte a Messina di sabato 9 agosto 2025 è stato anche e soprattutto questo.
I corpi che si parlano sono resistenza ai crimini, alle ingiustizie, alle
sopraffazioni e alla violenza del potere contro l’umanità intera, in un faticoso
ma indimenticabile cammino contro l’ennesimo stupro ai territori della Sicilia.
Quante lotte e quante storie si incrociano in questo corteo : i missili nucleari
a Comiso, le basi di morte di Sigonella e del MUOS di Niscemi, la
denuclearizzazione dello Stretto, i caccia F-16 USA a Gioia del Colle,
l’ampliamento della base navale di Taranto, lo stupro del territorio pugliese da
parte delle transnazionali del fossile, la solidarietà alla resistenza del
popolo palestinese, le stragi di stato fascio-mafiose…
Grazie compagne e compagni per avervi potuto riabbracciare dopo l’assalto
israeliano e il sequestro dell’Handala della Freedom Flotilla. Grazie alla
vita….
#noponte fino alla vittoria…
Antonio Mazzeo (no ponte messina)
Redazione Sicilia