Le scuole lo sanno da che parte stare: Torino, Camminata delle scuole per GazaLa Scuola per la pace Torino e Piemonte, aderente dal 2023 all’Osservatorio
contro la militarizzazione delle scuole e delle università, è una rete
informale e spontanea di docenti nata nel settembre 2022 con un appello per il
cessate il fuoco in Ucraina. Da allora la rete stimola, raccoglie e rilancia le
iniziative di cui, nelle singole scuole, si fanno protagonisti docenti,
genitori, ATA e studenti sui temi della pace, della guerra e della
militarizzazione delle scuole, oltre a organizzare eventi culturali, corsi di
formazione e a partecipare a manifestazioni di piazza.
Recentemente la Scuola per la pace Torino e Piemonte ha raccolto e rilanciato la
lettera aperta di un gruppo di docenti del Liceo “Galileo Ferraris” dal titolo
Gaza now! per Rompere il silenzio delle scuole su Gaza e sul genocidio in
Palestina. In molte scuole la lettera è stata diffusa raccogliendo firme di
sostegno di docenti.
Il 28 maggio si è tenuta un’assemblea con docenti, studenti, studentesse e
genitori nella quale si è deciso di aderire a una camminata cittadina promossa
dall’IC “Gino Strada”, con l’IC “Manzoni”, l’IC “Saba” e altre scuole per dare
un segnale di solidarietà a Gaza da parte della comunità scolastica, finora di
fatto silenziata.
Particolarmente importante è stata la presenza di studenti e studentesse, per la
prima volta numerosi insieme con i/le docenti. Da tutt* è stata condivisa la
volontà di fermare il genocidio, interrompere le relazioni diplomatiche,
politiche ed economiche con Israele, praticare il boicottaggio, denunciare lo
scolasticidio.
In una sola settimana, con il passaparola attraverso la rete e i social, si è
organizzata la Camminata delle scuole per Gaza, che il 5 giugno 2025 ha
coinvolto alcune migliaia di persone, con un vociante e colorato corteo
principale da piazza Castello al parco del Valentino e numerose gruppi di
singole scuole che hanno raggiunto il Valentino da altre zone della città. Qui,
su un grande prato, ci sono stati numerosi interventi a microfono aperto in un
clima di grande partecipazione e solidarietà per la Palestina.
Abbiamo avuto una discreta copertura da parte della stampa locale, ma per
rendere conto del clima della manifestazione rinviamo all’articolo pubblicato su
Pressenza. Di seguito riportiamo la lettera Gaza Now! e il comunicato dalla
Scuola per la pace.
Vogliamo proseguire la nostra lotta portando le firme raccolte nelle scuole
all’Usr, organizzando raccolte di fondi per Gaza e la Palestina, manifestando
nelle piazze e costruendo una sempre più forte connessione con le/gli studenti.
Dato che siamo dolorosamente consapevoli dello scolasticidio che ha portato, a
marzo 2025, secondo l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite, alla distruzione o
danneggiamento di oltre l’80% delle scuole di Gaza e di tutte le università
della regione, ci impegniamo, per l’anno scolastico 2025/26, a promuovere
iniziative didattiche e culturali rivolte a diffondere la conoscenza,
valorizzazione e tutela della cultura palestinese e a decostruire i processi di
colonizzazione fin dalle loro origini per restituire alla storia le popolazioni
che lo “scambio ineguale” imposto dall’Occidente coloniale ha privato di
autodeterminazione, di risorse, di una vita degna e persino, come ha appunto
affermato Valditara, della propria storia.
Gaza now!
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Testo condiviso da numerose/i docenti del Liceo scientifico statale Galileo
Ferraris di Torino
In questo senso di impotenza, di frustrazione per quanto sta
accadendo in particolare a Gaza e in Cisgiordania, non vogliamo più stare in
silenzio.
BASTA!
Non è possibile assistere in diretta alla distruzione di un popolo e
alla sua riduzione alla fame, senza che il nostro Occidente muova un dito.
Siamo testimoni di orrori impensabili, che nessuno/a avrebbe
immaginato ancora possibili in un mondo che rinasceva dopo le due guerre
mondiali e che prospettava la pace come sfondo per una vita dignitosa per
tutte/i.
Anche l’Europa, quella di Ventotene, nasceva con questo scopo:
costruire la pace.
Oggi invece il programma dato per scontato parla di riarmo per
alimentare altre guerre, morti e distruzioni. Sottraendo risorse ai bisogni
fondamentali dei paesi europei e mondiali: la salute, il lavoro dignitoso, la
scuola e la formazione, il diritto per chi proviene da altri paesi a poter
vivere e a costruirsi un futuro, in un ambiente sano e difeso, in un contesto
solidale.
BASTA!
Vogliamo dire forte che noi docenti non siamo d’accordo con tutto
questo, che lo troviamo in totale contraddizione con quanto cerchiamo di
insegnare tutti i giorni: i diritti, le possibilità per tutte/i, il senso
critico che ci fa pensare e scegliere per costruire un mondo umano, dove sia
possibile godere tutte/i delle risorse della Terra, cooperare, costruire per la
giustizia….e anche sognare per poter essere felici. Perché ci possa essere un
oltre, domani.
Non è vero che non ci sono strumenti, esiste il diritto
internazionale, che deve essere applicato, esiste la diplomazia che non si vuol
fare funzionare ( anche per l’Ucraina), ma esistono anche tanti strumenti
concreti di non collaborazione, per esempio: BDS, boicottare, disinvestire,
sanzionare Israele. Se non agiamo almeno così, niente cambierà.
Poi ci sono i movimenti di testimonianza e di protesta che oggi si
vogliono silenziare, intimidire, punire. Ci sono tutti gli obiettori in Israele,
in Russia, in Ucraina, i testimoni nonviolenti in Palestina, i giornalisti a
Gaza e in Cisgiordania, in gran parte massacrati.
Bisogna non avere paura di agire con coscienza critica, di parlare, di fare
circolare le idee. DIRE CHE ARMI E GUERRE E BOMBARDAMENTI,
STRAGI (GAZA e CISGIORDANIA) E GIUSTIFICAZIONI DI PRETESE DIFESE, non le
vogliamo.
Vogliamo pace, pane e libertà, cultura, lavoro, un presente ed un
futuro… vogliamo trasmettere e condividere queste cose con i giovani, con i
nostri studenti e sappiamo che anche loro sono con noi.
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Torino, 8 maggio 2025
Comunicato della Scuola per la pace Torino e Piemonte
Le scuole alzano la voce contro il genocidio
Oggi un fiume di persone ha attraversato Torino, un’intera comunità scolastica,
famiglie, bambini e bambine, docenti e dirigenti hanno percorso le strade del
centro per una camminata partecipata e molto colorata per schierarsi con
decisione contro il genocidio dei palestinesi portato avanti da Israele.
Una sfilata vivace e pacifica, ma molto determinata e concreta nelle
rivendicazioni.
Chiediamo un immediato cessate il fuoco su Gaza, I’apertura permanente dei
valichi per consentire I’accesso dei convogli e del personale umanitario, il
ritiro del piano di deportazione della popolazione di Gaza preannunciato dalle
autorità israeliane.
Chiediamo inoltre da parte di tutti gli Stati, a cominciare da quello italiano,
il rispetto delle norme del diritto internazionale e delle risoluzioni delle
Nazioni Unite. Inoltre chiediamo di interrompere il Memorandum di intesa tra
Italia e Israele riguardante la cooperazione militare che verrà rinnovato l’otto
di giugno.
Pensiamo sia necessario interrompere qualsiasi tipo di collaborazione
commerciale, politica e diplomatica con Io stato d’IsraeIe perché non possiamo
continuare a portare avanti la complicità con questo genocidio.
Le mobilitazioni delle scuole non si fermeranno qui, ma oggi più che mai, con
questa importante prova di coesione e determinazione siamo intenzionat3 a
proseguire con la lotta.
Andremo avanti con le mobilitazioni e andremo avanti a sostenere la popolazione
palestinese, sia attraverso la raccolta di aiuti concreti sia attraverso
iniziative di solidarietà.
Le scuole lo sanno da che parte stare
Palestina libera!
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https://www.rainews.it/tgr/piemonte/video/2025/06/corteo-per-gaza-in-centinaia-in-piazza-a-torino-7e27d067-0f63-442b-9a21-6a6a999813da.html
https://www.lastampa.it/torino/2025/06/05/news/gaza_pace_studenti_scuola_proteste-15178552
https://torino.corriere.it/foto-gallery/scuola/25_giugno_05/la-scuola-torinese-sfila-per-gaza-palestina-libera-dal-fiume-al-mare-studenti-presidi-e-ragazzi-di-ogni-eta-sfilano-in-centro.shtmlhttps://www.torinoggi.it/2025/06/05/mobile/leggi-notizia/argomenti/cronaca-11/articolo/la-scuola-per-la-pace-un-fiume-di-insegnanti-studenti-e-famiglie-in-cammino-per-la-palestina-foto.html