Sua Santità il XIV Dalai Lama: “Proseguirà l’istituzione del Dalai Lama e il suo riconoscimento spetterà al Gaden Phodrang Trust”L’istituzione del Dalai Lama continuerà e “il processo di riconoscimento” di una
nuova massima autorità spirituale del Buddismo tibetano della scuola Gelug “sarà
di esclusiva competenza dei membri del Gaden Phodrang Trust, l’Ufficio di Sua
Santità il Dalai Lama”, l’unico “ad avere l’autorità di riconoscere la futura
reincarnazione”. Il XIV Dalai Lama, Tenzin Gyatso, nella dichiarazione odierna,
ha ribadito che “nessun altro ha la stessa autorità per interferire in questa
questione”, escludendo qualsiasi ruolo di Pechino. Il governo cinese risponde
affermando che il successore del Dalai deve essere “approvato dal governo
centrale” cinese, come ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Mao
Ning, il quale ha dichiarato: “La reincarnazione del Dalai Lama, del Panchen
Lama e di altre grandi figure del Buddismo devono essere scelte per estrazione a
sorte da un’urna d’oro e poi approvate dal governo centrale”. Il Dalai Lama ha
fornito le indicazioni sulla successione a pochi giorni dal suo 90esimo
compleanno, che cade il 6 luglio, dal suo esilio in India, dove si è rifugiato
dall’età di 23 anni, da quando l’Esercito Popolare di Liberazione piegò la
rivolta armata in Tibet contro i comunisti di Mao Zedong nel 1959. La vicenda
del successore è motivo di inquietudine per Pechino perché Tenzin Gyatso nel suo
nuovo libro pubblicato a marzo 2025 (‘Voice for the Voiceless’) ha scritto che
il suo successore nascerà fuori dalla Cina, nel “mondo libero”, quando in
precedenza aveva detto che avrebbe potuto reincarnarsi fuori dal Tibet, forse in
India. Riportiamo la Dichiarazione integrale pubblicata dal Gaden Phodrang
Trust, l’Ufficio di Sua Santità il Dalai Lama:
Il 24 settembre 2011, in occasione di una riunione dei capi delle tradizioni
spirituali Tibetane, ho rilasciato una dichiarazione ai connazionali in Tibet e
fuori dal Tibet, ai seguaci del Buddhismo Tibetano e a coloro che hanno un
legame con il Tibet e i Tibetani, riguardo all’opportunità di continuare
l’istituzione del Dalai Lama. Ho dichiarato: “Già nel 1969 ho detto chiaramente
che le persone interessate dovrebbero decidere se le reincarnazioni del Dalai
Lama debbano continuare in futuro”.
Ho anche detto: “Quando avrò circa novant’anni, consulterò gli alti Lama delle
tradizioni buddhiste Tibetane, il pubblico Tibetano e altre persone interessate
che seguono il Buddhismo Tibetano, per rivalutare se l’istituzione del Dalai
Lama debba continuare o meno”.
Sebbene non abbia avuto discussioni pubbliche su questo tema, negli ultimi 14
anni leader delle tradizioni spirituali Tibetane, membri del Parlamento Tibetano
in Esilio, partecipanti a un’Assemblea Generale Straordinaria, membri
dell’Amministrazione Centrale Tibetana, ONG, buddhisti della regione Himalayana,
della Mongolia, delle repubbliche buddhiste della Federazione Russa e buddhisti
dell’Asia, compresa la Cina continentale, mi hanno scritto con ragioni,
chiedendo vivamente che l’istituzione del Dalai Lama continui. In particolare,
ho ricevuto messaggi attraverso vari canali dai Tibetani in Tibet che hanno
lanciato lo stesso appello. In accordo con tutte queste richieste, affermo che
l’istituzione del Dalai Lama continuerà.
Il processo di riconoscimento di un futuro Dalai Lama è stato chiaramente
stabilito nella dichiarazione del 24 settembre 2011, in cui si afferma che la
responsabilità di tale riconoscimento spetta esclusivamente ai membri del Gaden
Phodrang Trust, l’Ufficio di Sua Santità il Dalai Lama. Essi dovranno consultare
i vari capi delle tradizioni buddhiste tibetane e gli affidabili Protettori del
Dharma legati da giuramento che sono indissolubilmente collegati al lignaggio
dei Dalai Lama. Dovrebbero quindi svolgere le procedure di ricerca e
riconoscimento in conformità con la tradizione passata.
Ribadisco che il Gaden Phodrang Trust ha la sola autorità di riconoscere la
futura reincarnazione; nessun altro ha l’autorità di interferire in questa
materia.
Dalai Lama
Dharamshala
21 Maggio 2025
Dichiarazione che afferma il proseguimento dell’istituzione del Dalai Lama
https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2025/07/02/dalai-lama-esclude-la-cina-dal-riconoscimento-del-suo-successore_93682424-007c-4a91-bfb2-3de563c9d4f2.html
Lorenzo Poli