Referendum/previsioni
Riceviamo dalla giornalista ed ex parlamentare Giancarla Codrignani
Referendum/previsioni (?).
L’obiettivo è raggiungere il quorum. La metà dell’elettorato +1.
Non è prevedibile: in Emilia per la presidenza regionale, di poco, ma non siamo
arrivati al 50. Solo che è stato caricato in questi ultimi tempi di valore
politico.
Non dal sindacato che, comunque è solo Cgil e Uil.
Il Pd conta sull’ottimismo di Schlein, ma sulla questione israelo/palestinese
manifesta a Roma senza Calenda e Renzi manifestanti a Milano.
Si accusa il sabotaggio della destra (di governo) che invita a non votare
(legittimamente come quando era Craxi a rivolgere lo stesso invito) e l’abuso di
Meloni che, per non dare il suo contributo al quorum, si ferma un momento al
seggio per salutare prima di andare a fare la spesa.
Anche lei senza violare leggi, non fosse che è “il presidente del Consiglio” e
offende il senso costituzionale di ciò che democraticamente rappresenta.
Ma lei lavora per la destra e anche questo è un colpo mancino, ma di destra.
Da sinistra non ci sono stati fuochi d’artificio identitari, solo inviti
schematici al bene dei lavoratori.
Quanto ai contenuti, se uno ha cuore politico va a leggerseli.
E rischia di domandarsi chi mai ha avuto l’idea di usare il referendum (4
milioni di firmatari) per abrogare pezzi di normative sui temi lavorativi e
sulla cittadinanza degli stranieri concessa non dopo 10 anni ma “solo” 5 (e lo
ius sanguinis?).
Forse la settimana prossima passeremo oltre e cominceremo a preparare le
elezioni del 2017: saremo già oltre il metà mandato e Meloni resta un osso duro
nel panorama nazionalista crescente dei 27, ma non va aiutata da una sinistra
impolitica e non più empatica.
Si deve andare a votare per rispetto delle istituzioni democratiche, di cui il
voto è strumento.
E per farsi venire idee e come portare quei contenuti a realizzazione dopo il 9
giugno.
Redazione Italia