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L’Europa abbandona Big Tech?
Per conformarsi a un ordine esecutivo del presidente americano Donald Trump, nei mesi scorsi Microsoft ha sospeso l’account email di Karim Khan, procuratore della Corte penale internazionale che stava investigando su Israele per crimini di guerra. Per anni, scrive il New York Times, Microsoft ha fornito servizi email al tribunale con sede a L’Aja, riconosciuto da 125 paesi tra cui l’Italia (ma non da Stati Uniti, Israele, Cina, Russia e altri). All’improvviso, il colosso di Redmond ha staccato la spina al magistrato per via dell’ordine esecutivo firmato da Trump che impedisce alle aziende americane di fornirgli servizi: secondo il successore di Biden, le azioni della Corte contro Netanyahu “costituiscono una inusuale e straordinaria minaccia alla sicurezza nazionale e alla politica estera degli Stati Uniti”. Così, di punto in bianco, il procuratore non ha più potuto comunicare con i colleghi. [...] Le conseguenze non si sono fatte attendere. Tre dipendenti con contezza della situazione hanno rivelato al quotidiano newyorchese che alcuni membri dello staff della Corte si sarebbero rivolti all’azienda svizzera Protonmail per poter continuare a lavorare in sicurezza. Il giornale non chiarisce il perché della decisione, né se tra essi vi sia lo stesso Khan. Una conferma al riguardo arriva dall’agenzia Associated Press. Protonmail, contattata da Guerre di Rete, non ha commentato, spiegando di non rivelare informazioni personali sui clienti per questioni di privacy e di sicurezza. Leggi l'articolo
La Danimarca dice addio a Windows e il perché vi stupirà
La Danimarca ha scelto di ammainare le bandiere di Windows e 365, per issare quelle di Linux e LibreOffice: una scelta economica, ma anche politico-strategica. La Ministra della Digitalizzazione danese Caroline Stage ha annunciato una decisione storica: la Danimarca abbandonerà gradualmente i prodotti Microsoft Windows e Office per adottare soluzioni open source come Linux e LibreOffice. Questa mossa segna un passo significativo verso una maggiore autonomia tecnologica per il paese scandinavo, che intende ridurre la dipendenza dai giganti tecnologici statunitensi. La strategia si inserisce in un più ampio dibattito europeo sulla sovranità digitale, con altre nazioni che stanno considerando percorsi simili per proteggere le proprie infrastrutture digitali. Leggi l'articolo completo
Hackmeeting su Rai Radio 3 Scienza
I cellulari che abbiamo in tasca ci offrono un enorme ventaglio di possibilità, ma ogni app, ogni login, ogni geolocalizzazione può far breccia nella nostra sicurezza digitale. Così come esistono modi per tenere sotto controllo le nostre comunicazioni, però, esistono anche strategie per verificare di non essere vittime della sorveglianza digitale. Un approccio critico è indispensabile per vivere nel mondo del web senza subirlo: ne parliamo con Raffaele Angius, giornalista di IrpiMedia, a Cagliari per partecipare all'Hackmeeting, l'appuntamento annuale degli hacker. Chi sono oggi gli hacker, dove operano, che cosa è cambiato dagli albori del web? Risponde Giuliana Sorci, autrice del libro "Server ribelli. R-esistenza digitale e hacktivismo nel Fediverso in Italia" (Meltemi editore, 2025). Al microfono Elisabetta Tola Ascolta l'audio su RaiPlay Sound Qui il programma dell'Hackmeeting
E ora l'hackmeeting: tutti a Cagliari
L’incontro annuale delle controculture digitali italiane quest'anno avrà luogo dal 30 maggio al primo giugno nello spazio di sa Domu nel centro di Cagliari. L’hackmeeting è l’incontro annuale delle controculture digitali italiane, di quelle comunità che si pongono in maniera critica rispetto ai meccanismi di sviluppo delle tecnologie all’interno della nostra società. Ma non solo, molto di più. Lo sussurriamo nel tuo orecchio e soltanto nel tuo, non devi dirlo a nessuno: l’hackit è solo per hackers, ovvero per chi vuole gestirsi la vita come preferisce e sa s/battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un computer in vita sua. Tre giorni di seminari, giochi, dibattiti, scambi di idee e apprendimento collettivo, per analizzare assieme le tecnologie che utilizziamo quotidianamente, come cambiano e che stravolgimenti inducono sulle nostre vite reali e virtuali, quale ruolo possiamo rivestire nell’indirizzare questo cambiamento per liberarlo dal controllo di chi vuole monopolizzarne lo sviluppo, sgretolando i tessuti sociali e relegandoci in spazi virtuali sempre più stretti. Anche quest'anno è ricchissimo il progrmama di laboratori, seminari ed incontri. Si comincia venerdì 30 alle ore 15 per finire domenica alle ore 11 con l'assemblea finale. Gli incontri sono sia tecnici (es.: reti neurali in Python) che di riflessione e dibattito (diverse le presentazioni di libri). Non mancheranno incontri divulgativi e laboratori di autodifesa digitale. Il programma si trova sul sito dell'hackmeeting dove si trovano anche tutte le altre informazioni
Le Dita Nella Presa, Anche Trump usa il pezzotto
Dal governo Usa, un'altra perla targata Mike Waltz: scoperto l'utilizzo di un'applicazione di messaggistica "fork" di Signal che, a differenza dell'originale, memorizza tutte le conversazioni in un archivio "sicuro", accessibile a... tutto il mondo. A sviluppare questo Signal pezzotto, la TeleMessage, una ditta israeliana legata all'IDF. Facciamo una parentesi nel mondo del trasporto pubblico, guardando più nel dettaglio la notizia relativa all'incremento di produttività: stagnazione della busta paga e utilizzo dei bonus come strumento per erodere i diritti più basilari, a partire da malattia e infortuni. Torniamo all'informatica, con la sezione delle notiziole: * progetti di software libero cercano di limitare l'impatto negativo dell'invio di segnalazioni da parte di sistemi basati su LLM * Meta torna a ricercare l'integrazione, sui suoi occhiali dotati di telecamere, di sistemi di intelligenza artificiale che vi ricordano come si chiama la persona che avete davanti * una ricerca sulle possibilità di persuasione degli LLM viene condotta su Reddit ignorando le regole della comunità e con discutibile attenzione all'etica, in nome del bisogno di conoscenza E non dimenticate: a fine mese c'è Hackmeeting! Ascolta la puntata sul sto di Radio Onda Rossa
Strumenti Liberi per abbandonare le Big Tech al loro destino
Quanto è successo dopo l'elezione di Trump alla presidenza degli USA ha svelato ciò che sono i proprietari delle grandi aziende tecnologiche nord americane:  un gruppo di tecnocrati che vogliono eliminare qualsiasi vincolo che impedisca loro di fare profitti sfruttando le persone. Se vuoi la versione lunga di questa storia leggi tutti i bro del presidente. Lo fanno con tutti i mezzi a loro disposizione comprese le piattaforme social. Qui puoi approfondire perché conviene abbandonare le piattaforme delle Big Tech. Spesso la domanda che ci si pone è: ma come si fa ad abbandonare le piattaforme delle Big tech? Come quasi sempre accade, non è un problema tecnico, poiché le alternative tecniche esistono. Come (quasi) sempre accade, il problema è di decidere di fare il passo, accettare la possibilità che a volte i software liberi funzionino in maniera diversa ed abituarsi al cambiamento. Capita la stessa cosa anche quando si cambia l'automobile, o ci si trasferisce, o si cambia un elettrodomestico. Di seguito ci sono una serie di possibili alternative ai software delle grandi imprese USA per le nostre attività in rete. Non è un elenco completo ed è in aggiornamento. Si tratta per lo più di software liberi, tendenzialmente conviviali, che consentono vari gradi di libertà, controllo e modifica. Buona lettura TABLE OF CONTENTS * Chat * Social Network * Diffondere eventi * Avere una presenza nel web * Appunti condivisi (PAD) * Archiviare, scrivere e condividere documenti * Form per raccogliere informazioni * Mail * Streaming video * Archivio audio, video, foto, testi * Incontrarsi online * Installare App su Android * Mettersi d'accordo per un appuntamento e/o creare un sondaggio * Server di cui fidarsi * Riferimenti CHAT Signal. * è una chat commerciale, ma è ragionevolmente più sicura di WhatsApp e Telegram. perché abbiamo il codice dell'app e il codice del server. In teoria è possibile installarsi il proprio server... * Fa anche (video)chiamate fra due o più persone Jabber (altrimenti noto come XMPP). * E' un protocollo di chat decentralizzate. * Il server di movimento Autistici/Inventati mette a disposizione un server. Anche Disroot fa altreattanto * E' software libero (il software è ispezionabile). * Ha crittografia end to end di default. * E' ragionevolmente più sicuro di tutti gli altri soprattutto se il server è di grande fiducia (come nel caso di Autistici/Inventati) * Ci sono client per tutti i device (iPhone, Android, windows, Mac, Linux). Io uso Pidgin per Linux e Conversations per Android * Conversatios si installa dal repository f-droid (https://f-droid.org/)) * Client per computer: Pidgin, Gajim * Client per Android: Conversations * Qui elenco di client: * https://xmpp.org/software/?platform=all-platforms Matrix * è un protocollo libero e decentralizzato * consente chat, videchat * è interoperabile * è criptato end to end SOCIAL NETWORK Mentre un servizio di social media commerciale ospita tutti i suoi contenuti su server gestiti dal proprietario della piattaforma, i server decentralizzati che costituiscono il fediverso consentono a qualsiasi individuo o organizzazione di ospitare i propri server (denominati “istanze”). Le istanze comunicano tra loro tramite il protocollo condiviso ActivityPub. Questo significa che una persona iscritta ad una istanza può seguire un'altra persona anche se iscritta ad un'altra istanza Esistono diverse piattaforme che usano questo protocollo, tra le quali Mastdon MASTODON * E' software libero (il software è ispezionabile). * Esistono molte istanze italiane, per esempio * https://mastodon.bida.im * https://mastodon.uno * Ci sono scuole che hanno fatto il proprio server (istanza) (es.: Liceo Galilei Verona) * Ciasuna istanza può scegliere le modalità di interazione (iscrizione libera, post moderati, filtro per le istanze commerciali, etc.) * Ci sono client per tutti i device (iPhone, Android, windows, Mac, Linux) DIFFONDERE EVENTI Come si fa a diffondere eventi al di fuori dei social media commerciali? Le soluzioni non mancano. Gancio è un software libero realizzato da persone della comunità di hackmeeting Esistono istanze in molte città italiane, al momento quella di Roma si trova qui: https://roma.convoca.la Qui alcune agende di altre città: https://gancio.org/instances AVERE UNA PRESENZA NEL WEB Invece di essere dipendenti dai social media commerciali che, oltre a profilarci, manipolarci ed usare i nostri dati per addestrare la cosidetta intelligenza artificiale, possono chiudere il nostro account in qualsiasi momento, si può usare il blog che mette a disposizione Autistici/Inventati. Noblogs, il blog che non logga, consente ad associazioni e singoli di creare un proprio sito web. Sarà comunque possibile condividere i vostri post nei social media che preferite, ma avrete ottenuto un primo passo di indipendenza. Inoltre sarà possibile mettere link ad altri blog amici e includere notizie provenienti da altri siti, ricreando quindi la vostra comunità. Qui il sito di Autistici/Inventati. Qui il topic explorer di NoBlogs APPUNTI CONDIVISI (PAD) Capita spesso di avere l'esigenza di redigere testi a più mani e magari in tempi diversi. Oppure a volte serve prendere appunti durante una riunione. In questi casi ci viene in soccorso il PAD. Una tecnologia conviviale. Un PAD è uno strumento di scrittura collaborativa per scrivere testi, comunicati, poesie o quello che si vuole assieme ad altre persone. Come si crea? Ci sono diversi software per gestire un PAD. Si tratta di software libero. Alcune associazioni mettono a disposizione i propri server per creare i pad. Per esempio: * Framapad: https://framapad.org/abc/it/ * Cisti: https://pad.cisti.org/ * Riseup https://pad.riseup.net/ ARCHIVIARE, SCRIVERE E CONDIVIDERE DOCUMENTI Hai presente Google Drive? e onedrive di Microsoft? e Dropbox? Sono siti che permettono di archiviare e condividere dei documenti. Ma sono al sicuro? Siamo certi che Google o Microsoft non li leggano? Magari solo per addestrare le loro cosiddette Intelligenze Artificiali. Anche in questo caso esistono delle alternative molto valide. Nextcloud è software libero, ognuno si può fare il proprio server. Ci sono molti server che offrono servizi, più o meno gratuiti basati su Nextcloud di cui ci si può fidare. Eccone alcuni: * Disroot (che offre anche molti altri servizi) https://disroot.org/it * Webo. Commerciale ma onesto, europeo e GDPR compliant. https://webo.hosting/ * Good Cloud. Commerciale e particolarmente attento alla privacy https://thegood.cloud/ * Sul sito di Nextcloud c'è un elenco di partner che offrono servizi di vario livello. https://nextcloud.com/partners/ * Anche in questo caso naturalmente ci sono client per tutti i device (iPhone, Android, windows, Mac, Linux) In realtà Nextcloud consente molte più cose che condividere documenti: Calendario (volendo condiviso), Contatti (volendo condiviso), scrittura collaborativa di documenti in diversi formati FORM PER RACCOGLIERE INFORMAZIONI La maggior parte delle persone usano Google Form. Come dire diamo i nostri nomi e i nostri documenti a Google e non sapiiamo a chi altro. Esistono diverse alternative. Avere un account su Nextcloud da la possibilità anche di creare i propri form. * https://framaforms.org/abc/it/ * Disroot * webo.cloud (servizio commerciale, ma basato in Europa. GDPR compliant) MAIL Quasi tutti hanno gmail. Ma Gmail legge tutte le mail e le usa quasi certamente per addestrare la sua cosiddetta Intelligenza Artificiale e per profilare le persone. Anche in questo caso esistono diverse alternative. Servizi amici * Autistici/Inventati * Disroot, * Riseup Servizi commerciali ma non big tech * Proton mail * zoho Mail (https://www.zoho.com/mail/zohomail-pricing.html?src=mpd-menu)) STREAMING VIDEO Un'alternativa alle piattaforme video di Big Tech? PeerTube * è uno strumento per la condivisione di video online sviluppato da Framasoft, una società francese senza scopo di lucro. * l'idea alla base di PeerTube è di creare una rete di più piccoli provider di video hosting interconnessi. * Si può installare su un proprio server, oppure si può scegliere una delle piattaforme esistenti e registrarsi per inviare video Trova una piattaforma Peertuber ARCHIVIO AUDIO, VIDEO, FOTO, TESTI Per archiviare ed essere ragionevolmente certi che tutto rimanga c'è https://archive.org/. Si tratta di una fondazione senza scopo di lucro che sta costruendo una biblioteca digitale di siti Internet e altri artefatti culturali in formato digitale INCONTRARSI ONLINE * jitsi,. Software libero, si può installare sul proprio server, a patto di avere banda sufficiente. Alcune istanza libere da usare: * https://vc.autistici.org/ (fino a 20 - 30 persone, 50 se si spegne la camera) * https://open.meet.garr.it/ (consigliato fino a 20 persone) * https://calls.disroot.org/ * https://videocitofono.bida.im/ * Big Blue Button. Software libero, si può installare sul proprio server, a patto di avere banda sufficiente. * Il garr mette a disposizione delle università delle istanze apposite. Se si è universitari si può richiedere. * Allo stesso tempo il Garr mette a disposizione anche la possibilità di utilizzare le proprie applicazioni di videoconferenza gratuitamente INSTALLARE APP SU ANDROID Invece che scaricare e installare app da Play Google possiamo usare Fdroid, un catalogo di App libere e Open source. Ciò consente una relativa maggiore certezza che le app non contengano tracciatori non dichiarati o malevoli. https://f-droid.org/ METTERSI D'ACCORDO PER UN APPUNTAMENTO E/O CREARE UN SONDAGGIO A volte può risultare utile creare una specie di sondaggi per capire qual'è la data migliore per un appuntamento. l'alternativa a Dodle è Framadate. E' ospitato anche su bida.im. SERVER DI CUI FIDARSI Vi fidate di Google Classroom? e di WhatsApp? E di Instagram? Siamo certi che i nostri dati non vengano usati, venduti e a volte comunicati alle varie polizie senza mandato dei giudici? E poi se decidono di censurare i nostri account, che facciamo? Ecco un elenco, non esaustivo, di server "amici" che mettono al primo posto privacy e sicurezza degli utenti, impegnati per contribuire ad una società improntata alla giustizia sociale * Autistici/Inventati. Un collettivo che viene da lontano https://www.inventati.org/ * Cisti. Un server radicale nato dall'hacklab underscore di Torino, https://cisti.org/ * Disroot. Un progetto con sede ad Amsterdam, mantenuto da volontari https://disroot.org/it * Riseup. Mette a disposizione strumenti di comunicazione online a gruppi impegnati nel cambiamento sociale libertario https://riseup.net/ * Framasoft. Una associazione francese no-profit fondata nel 2004 https://framasoft.org/it/ RIFERIMENTI Di seguito alcuni link per approfondire sia da un punto di vista pratico che di ragionamento * Perché conviene abbandonare le piattaforme delle Big Tech * UN DOS TRES: passo passo oltre le Big Tech * Tutti i bro del presidente * Social media: dov'è l'uscita d'emergenza? * Internet Mon Amour, Buone pratiche II - associazioni, aziende, altri gruppi * Le alternative.net Un sito che propone centinaia di alternative ai software delle GAFAM (non sempre software libero). * Degooglizzare internet. Il progetto di Framasoft che offre molti servizi liberi * Pedagogia hacker. Cambiare i nostri comportamenti sperimentando insieme by C.I.R.C.E.