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Controconferenza sulle droghe
La Contro-conferenza nazionale sulle droghe, autoconvocata dai movimenti per la riforma delle fallimentari politiche proibizioniste sulle droghe, si è riunita a Roma dal 6 all’ 8 novembre, negli stessi giorni in cui il Governo presenta la sua strategia di tolleranza zero, criminalizzazione e patologizzazione nei confronti di chi usa sostanze. Hanno partecipato associazioni, movimenti, operatorə, espertə, attivistə, ricercatorə, persone che usano droghe, provenienti dall’Italia e dal mondo. Abbiamo chiesto a Maria Teresa Ninni, che ha fatto parte del primo gruppo di attivisti per i diritti dei consumatori di droghe ed è stata educatrice professionale dal 1997 al 2024 presso il Drop In di Torino, di raccontarci com’è andata.
ANTIPROIBIZIONISMO: A ROMA LA CONTRO-CONFERENZA SULLE DROGHE. LA SOCIETA’ CIVILE: “ABBIAMO UN PIANO”.
Al via a Roma la contro-conferenza nazionale sulle droghe convocata in contrapposizione all’evento organizzato dalla presidenza del Consiglio che si aprirà venerdì 7 novembre all’Eur. Ad organizzarla A Buon Diritto, ARCI, Antigone, Associazione Luca Coscioni, CGIL, CNCA, Comunità di San Benedetto al Porto, Forum Droghe, Gruppo Abele, ItaNPUD, ITARDD, L’Altro Diritto, La Società della Ragione, L’Isola di Arran, LILA, Meglio Legale e Tutela Pazienti Cannabis Medica. L’appuntamento “Sulle droghe abbiamo un piano” si svolge alla Città dell’Altra Economia fino a sabato. Per le realtà organizzatrici, “il Dipartimento per le politiche antidroga non ha aperto un adeguato confronto con posizioni critiche rispetto all’impostazione assunta dal sottosegretario Mantovano escludendo buona parte della società civile italiana dalla preparazione della VII Conferenza istituzionale e dalla sua sessione finale. La conferenza governativa risulta poco rappresentativa: la comunità scientifica non è presente in tutte le sue componenti e non sono inclusi importanti attori sociali. Inoltre, il programma governativo riflette un approccio centrato principalmente su misure di tipo repressivo, citate da più parti in riferimento a recenti provvedimenti come il decreto anti-rave, il cosiddetto decreto Caivano, la revisione del codice stradale e il dl Sicurezza, che incide sulle libertà individuali e assimila anche prodotti come la cannabis light a sostanze psicotrope proibite”. Su Radio Onda d’Urto l’intervista a Susanna Ronconi, di Forum Droghe. Ascolta o scarica