“Alza la voce, alza la testa” arriva a Quarticciolo
Venerdì 26 e sabato 27 settembre a Quarticciolo è previsto un festival «per un
cambiamento radicale» della storia e del futuro della borgata.
Dopo le intense mobilitazioni della primavera scorsa, in reazione a uno
specifico progetto finalizzato alla applicazione del decreto Caivano anche a
Quarticciolo, il comitato Quarticciolo Ribelle aveva ottenuto che gli interventi
previsti non fossero una vendetta contro chi abita il quartiere e nel frattempo
ha continuato il suo lavoro, riportando il mercato nella borgata, inaugurando il
parco e presentando un piano per il quartiere esposto al padiglione austriaco
della Biennale di Venezia.
Nel frattempo da parte della politica istituzionale c’è stato solo il silenzio,
lasciando in sospeso progetti e istanze portate da chi vive Quarticciolo, come
il riavvio della piscina o il recupero dell’immobile della questura e delle
scuole.
Nel comunicato di lancio dell’iniziativa è scritto: «Hanno gli orologi, possono
farli funzionare come cronometri. Loro hanno gli orologi, ma noi abbiamo il
tempo, ed è il vostro tempo che chiediamo. Ancora una volta. Vi chiediamo di
convergere, di venire in borgata, di portarci più gente possibile. Vi chiediamo
di starci a fianco anche in questo tornante per alzare la voce e pretendere che
il piano di quartiere sia finalmente attuato». Continuano poi lanciando una
domanda aperta per chi si avvicinerà al festival:
> «Vi chiediamo di convergere perché abbiamo bisogno di ragionare assieme,
> vogliamo mettere all’ordine del giorno un’urgenza che ci tiene svegli la
> notte: come si fa ad alzare la voce? Come si fa a farsi sentire?»
Ovviamente visto il contesto di urgenza con cui si sta vivendo il viaggio della
Global Sumud Flottilla verso Gaza il tema prenderà spazio e tempo durante la due
giorni con un collegamento previsto per venerdì 26. Nel comunicato, il comitato
conclude dicendo: «Dicono a Gkn che abbiamo bisogno di vincere, dicono in Val di
Susa che è questo che fa la storia. Noi proviamo a fare la nostra parte, con
Momo edizioni che da anni ci cammina a fianco e vive la stessa nostra urgenza di
costruire spazi in cui alzare la voce, con due giorni di festival che viviamo
come un momento di lotta».
Si inizia venerdì 26 settembre alle 17.00 con l’inaugurazione al Parco Modesto
di Veglia curata dalla sezione “Giordano Sangalli” Centocelle dell’ANPI
provinciale di Roma con le realtà associative della borgata e con la tavola
rotonda “Alza la voce / Alza la testa”. Come vicende specifiche possono
contribuire a far sentire la voce di chi oppone alla guerra e al genocidio?
Partendo da queste domande il collettivo di fabbrica GKN, le lavoratrici e i
lavoratori dello spettacolo, la rete Stop Re Arm Europe e altre realtà sociali
si confronteranno con Momo e Quarticciolo Ribelle.
In serata Michele Riondino affronterà in un talk il tema di come media e cultura
mainstream raccontano e rappresentano le nostre periferie, prima di lasciare il
palco a Francesco Turbanti, Giuseppe Brigante, Giacomo Ciarrapico, Paola De
Crescenzo, Daniele Miglio, Davide Grillo, Gioia Salvatori e Ivan Talarico che si
alterneranno in reading e performance.
Alle 21.00 ci sarà il collegamento con l’equipaggio della Global Sumud Flottilla
per mantenere tutti gli occhi su Gaza, dopo lo straordinario sciopero del 22
settembre.
Sabato 26 settembre alle 12.00 Valerio Mastandrea leggerà Gola, monologo di
Mattia Torre, durante il mercato di Quartiere, mentre alle 14.00 Guido Farinelli
ripercorrerà il legame tra cucina romana e cultura popolare partendo dal suo
libro Tanto pe’ magnà.
Nel pomeriggio dalle 17.00 il festival si muoverà per le strade della borgata.
Un corteo popolare percorrerà i luoghi in cui da troppi anni si aspetta un
intervento delle amministrazioni pubbliche: l’asilo in costruzione a via
Molfetta, la piscina abbandonata di via Trani, la scuola dimensionata in via
Pirotta, le palazzine ATER di via Ugento, i troppi negozi chiusi. Luoghi che
attendono di tornare a essere servizi per una borgata che negli anni si è
trasformata in una gigantesca piazza di spaccio, dove gli abitanti chiedono un
cambiamento radicale.
Alle 20.00 Elodie e Zerocalcare chiuderanno la due giorni di iniziative.
Partendo dal film Fuori di Mario Martone – in cui Elodie interpreta Barbara,
ruolo per cui ha vinto un Nastro d’argento come attrice non protagonista –
parleranno di quartieri e periferie, dello stigma che accompagna le biografie di
chi nasce e cresce ai margini della città e dai margini trova la strada per
emergere. Insieme a loro sul palco Marika del progetto di ristorazione del
Quarticciolo che farà da punto di congiunzione tra l’esperienza di Elodie e
Zerocalcare e quanto vive quotidianamente la borgata.
Per l’intera durata dell’evento sono previsti stand, libreria e banchetti. In un
momento in cui Quarticciolo è di nuovo sotto l’attenzione dei media e dei
giornali questa due giorni è un invito a venire a vedere in prima persona quanto
avviene nella borgata romana.
Immagine di copertina di Dinamopress
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