FRANCIA: GOVERNO BAYROU QUASI AL CAPOLINEA, SI SCALDANO I MOTORI PER LE MOBILITAZIONI CONTRO I TAGLI
La Francia attraversa una nuova crisi di governo e si prepara ad affrontare una
settimana decisiva per le sue sorti politiche. Lunedì 8 settembre l’esecutivo
guidato da Bayrou si presenta in Parlamento per un voto di fiducia, il
quarantaduesimo della Quinta Repubblica. Si tratta di un passaggio necessario
dal punto di vista politico dopo che Bayrou ha annunciato riforme lacrime e
sangue, segnate dai tagli alla spesa sociale, che l’esecutivo vorrebbe
sacrificare sull’altare del pareggio di bilancio e del risanamento dei conti
pubblici. Il piano di austerity, tuttavia, non sembra trovare l’appoggio
parlamentare: salvo sorprese, il governo dovrebbe cadere. Ma, soprattutto, i
tagli annunciati stanno già incontrando l’opposizione sociale di un pezzo
consistente della Francia, deciso ad opporsi alla manovra lacrime e sangue e
alla presidenza Macron. Mercoledì 10 settembre è prevista una giornata di
mobilitazione in tutto il paese, con modalità che ricordano quelle dei Gilet
jaunes. “Blocchiamo tutto” è, infatti, lo slogan delle manifestazioni indette
contro i tagli al bilancio sociale e in opposizione a tutto l’apparato
transalpino di potere, impegnato a cercare soldi per nuove spese belliche. Da
Parigi Cesare Piccolo, giornalista e nostro corrispondente dalla Francia. Clicca
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