PALESTINA: STRAGI, FAME E OCCUPAZIONE SENZA FINE. L’ANALISI DEL GIORNALISTA ALBERTO NEGRIA Gaza ancora bombe e morte, terrore e fame strutturale mentre Israele continua
a spianare il terreno all’invasione via terra e all’occupazione di Gaza City
dove tank israeliani, seppur lentamente, avanzano anche oggi. Per questo nuovo
step genocidiario sono stati richiamati 60mila riservisti, 366 dei quali hanno
firmato una lettera in cui si rifiutano di combattere a Gaza.
In mattinata un’altra strage contro civili in fila per qualcosa da mangiare, a
nord di Rafah. Il bilancio, ancora molto parziale, è di 3 morti e 50 feriti.
Alla già devastante situazione si aggiungono le vittime della malnutrizione:
nelle ultime 24 ore 6 persone, tra cui un bambino, hanno perso la vita per fame.
Dal 2 marzo, secondo i dati raccolti, sono 367 i morti per cause legate alla
denutrizione, inclusi 131 bambini.
Le violenze dell’esercito di occupazione, e dei coloni israeliani, continuano
nella Cisgiordania Occupata. Nel campo profughi di Balata, a est di Nablus, le
forze israeliane hanno ucciso un 25enne, Mohammad Madani, e ferito e rapito un
altro giovane. Questa mattina, le forzeisraeliane si sono nuovamente infiltrate
nel campo a bordo di un veicolo con targa palestinese e circondato
un’abitazione, rapendo un giovane, dopo averlo ferito alla mano da proiettili
veri.
Il tutto mentre figure come il ministro-colono di estrema destra Bezalel
Smotrich rilanciano apertamente l’annessione del territorio palestinese;
invitando il primo ministro Benyamin Netanyahu ad applicare la sovranità,
aggiungendo che la sua intenzione è di “estendere la legge israeliana sull’82%
del territorio della Cisgiordania, lasciando il restante 18% ai palestinesi”.
Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’analisi del giornalista Alberto Negri, per
anni inviato di guerra e oggi editorialista del quotidiano “il Manifesto”.
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