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La solitudine dei palestinesi – di Ahmed Frenkel
L’attacco da parte dell’esercito israeliano deciso unilateralmente dal governo Netanyahu contro Gaza City assomiglia sempre più a una sorta soluzione finale di tragica memoria. Avviene nella totale complicità e indifferenza non solo del mondo occidentale (con sporadiche eccezioni, vedi Spagna e Irlanda) ma anche del mondo arabo. In questi giorni a Bruxelles si è [...]
Gaza brucia – di Gennaro Avallone
A Gaza, capitalismo, imperialismo, colonialismo e i gruppi umani che concretamente ne incarnano e realizzano le logiche di funzionamento si mostrano per quello che storicamente sono: modi di produzione e governo che tendono a distruggere tutto ciò che ritengono inutile o di ostacolo al proprio dominio. È questo che il Governo e l'esercito di [...]
PALESTINA: STRAGI, FAME E OCCUPAZIONE SENZA FINE. L’ANALISI DEL GIORNALISTA ALBERTO NEGRI
A Gaza ancora bombe e morte, terrore e fame strutturale mentre Israele continua a spianare il terreno all’invasione via terra e all’occupazione di Gaza City dove tank israeliani, seppur lentamente, avanzano anche oggi. Per questo nuovo step genocidiario sono stati richiamati 60mila riservisti, 366 dei quali hanno firmato una lettera in cui si rifiutano di combattere a Gaza. In mattinata un’altra strage contro civili in fila per qualcosa da mangiare, a nord di Rafah. Il bilancio, ancora molto parziale, è di 3 morti e 50 feriti. Alla già devastante situazione si aggiungono le vittime della malnutrizione: nelle ultime 24 ore 6 persone, tra cui un bambino, hanno perso la vita per fame. Dal 2 marzo, secondo i dati raccolti, sono 367 i morti per cause legate alla denutrizione, inclusi 131 bambini. Le violenze dell’esercito di occupazione, e dei coloni israeliani, continuano nella Cisgiordania Occupata. Nel campo profughi di Balata, a est di Nablus, le forze israeliane hanno ucciso un 25enne, Mohammad Madani, e ferito e rapito un altro giovane. Questa mattina, le forzeisraeliane si sono nuovamente infiltrate nel campo a bordo di un veicolo con targa palestinese e circondato un’abitazione, rapendo un giovane, dopo averlo ferito alla mano da proiettili veri. Il tutto mentre figure come il ministro-colono di estrema destra Bezalel Smotrich rilanciano apertamente l’annessione del territorio palestinese; invitando il primo ministro Benyamin Netanyahu ad applicare la sovranità, aggiungendo che la sua intenzione è di  “estendere la legge israeliana sull’82% del territorio della Cisgiordania, lasciando il restante 18% ai palestinesi”. Ai microfoni di Radio Onda d’Urto, l’analisi del giornalista Alberto Negri, per anni inviato di guerra e oggi editorialista del quotidiano “il Manifesto”. Ascolta o scarica.