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COMUNICATO IN SOLIDARIETÀ ALLE PERSONE ARRESTATE PER I FATTI DEL PRIMO MARZO IN SEGUITO AL CARNEVALE NO PONTE- L’UNICO INFILTRATO: IL PONTE SULLO STRETTO
Nella notte tra il nove ed il dieci settembre, tre compagnx sono state tratte in stato di arresto, e ora sono in carcere, rinchiusx con accuse che riguardano fatti avvenuti l’uno marzo di quest’anno, durante il Carnevale “No ponte, contro WeBuild e in solidarietà al popolo Palestinese”. Altrx compagnx, invece, sono statx perquisitx. Le veline delle guardie confermano quanto emerso sui […]
12 settembre 2025 Comunicato-appello dei Comitati per il ritiro di qualunque autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
Mentre il superbo Occidente “democratico” cerca spasmodicamente un casus belli e si impegna a bruciare altri sei miliardi di euro in armi ipertecnologiche da inviare all’esausta Ucraina, le stesse fornite a Israele dai singoli governi delle nazioni europee, tra cui l’Italia, terzo paese in ordine di spesa a supportare l’atroce genocidio del popolo palestinese, la Lega riapre le ostilità sul fronte interno, vagheggiando nostalgicamente la Padania e raddoppiando gli sforzi per conseguirne l’antico e mai ripudiato obiettivo: la secessione. Il ministro degli affari regionali Calderoli, infatti, desideroso di presentarsi al raduno di Pontida, il prossimo 21 Settembre, nelle vesti di chi ha realizzato quello che di recente ha definito “un bel sogno”, cioè la frantumazione del paese di cui è paradossalmente al governo, spinge per ottenere l’autonomia differenziata almeno su quelle materie che arbitrariamente e in spregio alla sentenza 192/2024 della Consulta definisce “non-LEP”, cioè suscettibili di essere trasferite alle regioni immediatamente, senza la determinazione e quantificazione dei livelli essenziali delle prestazioni, attesi, peraltro, dal 2001, che comunque non servirebbero né basterebbero a sortire effetti perequativi o ad arginare il tracollo sociale delle regioni ordinarie. In realtà, come abbiamo sempre sostenuto, non esistono materie prive di ricadute sui diritti sociali e civili, e la Corte Costituzionale, che pure ha dichiarato inammissibile il Referendum per il quale erano state raccolte 1.300.000 firme, lo ha chiarito in modo definitivo. Allo stesso modo, la Corte ha specificato che non è possibile trasferire alle regioni intere “materie”, cioè interi comparti con tutte le loro complesse articolazioni, ma solo alcune “funzioni”, e sempre che la devoluzione trovi una giustificazione nella certificata implementazione dell’efficienza amministrativa erga omnes. Protezione civile, professioni non regolate da un albo e previdenza complementare e integrativa: ecco quel che Calderoli vorrebbe scorporare e gestire a livello regionale. Basterebbe richiamare alla memoria il recentissimo intervento delle numerose unità di volontari nazionali e dei ben 6 canadair risultati appena sufficienti a spegnere gli incendi appiccati sul Vesuvio per smentire platealmente le sue semplicistiche previsioni, e per additare i gravi pericoli insiti nel delirio autarchico dei “governatori” regionali. Ma c’è di più. Anche la Sanità rischia di essere oggetto della trattativa di questi giorni, con il pretesto dell’esistenza dei Lea, quei “livelli essenziali di assistenza” che non hanno mai impedito discriminazione, viaggi della speranza e fenomeni di erosione dell’uniformità del diritto alla salute, specie al sud, come dimostrano ampiamente i dossier GIMBE e il Rapporto sulla sussidiarietà del 2023/2024. L’obiettivo è quello di attrarre personale medico e paramedico con l’offerta di contratti più vantaggiosi, anche in Veneto, dove fa paura la concorrenza salariale della Svizzera. La Scuola, invece, altra materia sulla cui regionalizzazione la Consulta ha posto intransigentemente il veto, per la funzione unitaria e identitaria cruciale che essa assolve, viene invece lottizzata, asservita e privatizzata nel disegno di legge-delega approvato il 19 maggio scorso. In 9 mesi, abbozzati i LEP sulla base di criteri fallaci e non verificabili per simulare l’ottemperanza alle prescrizioni della 192/2024, e sempre esautorando quel Parlamento che la Consulta ha individuato come unica sede legittima per stabilire i diritti da tutelare e le relative coperture finanziarie, il ministro conta di chiudere la partita. Se ciò accadrà, i diritti saranno tarati sulla residenza e sul reddito, il paese sarà smembrato, il Sud spacciato. I Comitati per il ritiro di qualunque autonomia differenziata, dunque, ricordando che il modello prevaricatorio e competitivo sotteso all’autonomia differenziata non è che la riproduzione, in scala minore, del paradigma coloniale, suprematista e imperialista che infligge sofferenze indicibili ai popoli designati e dipinti di volta in volta come “nemici” a livello internazionale, chiedono agli esponenti politici già schierati chiaramente contro il progetto eversivo leghista, condiviso anche da una parte di quel centrosinistra che in modo pedestre e collusivo modificò il Titolo V allo scopo di intercettare consensi ormai rivolti alla Lega, di intraprendere ogni azione istituzionale utile a bloccare l’iter della nuova legge. Ai candidati e alle candidate alle prossime elezioni regionali che si presentano nelle liste di partiti popolari o di coalizioni antiliberiste e pacifiste, invece, chiedono di collocare il contrasto all’autonomia differenziata al vertice del proprio programma elettorale, e di farsi forti dell’appoggio di quel popolo che, per quanto defraudato della sua sovranità dal commissariamento delle democrazie, resta vigile e solidale, e impara dai palestinesi che la resistenza non è mai vana, mai perdente, mai infruttuosa. Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
Sugli arresti (molto)post-Carnevale
Ieri ci siamo svegliate con una brutta notizia: 3 compagnx venutx a sostenere la lotta NOponte alla manifestazione del Carnevale del 1 marzo sono state arrestate nella notte (tra 9 e 10 settembre), e diverse hanno subito fermi e/o perquisizioni. Per le notizie che abbiamo, le persone arrestate sono accusate, tra le altre cose, di […]
Arresti e perquisizioni relativi al Carnevale NOponte
Apprendiamo che nella notte (tra il 9 e il 10 settembre) tre compagnx sono statx arrestatx in merito ai fatti del Carnevale NOponte dell’1marzo, e diversx hanno subito perquisizioni e/o fermi. Riceviamo e diffondiamo alcuni resoconti della nottata. *** *** *** da Bari *** *** *** Nella sera tra il 9 e il 10 settembre, […]
Comunicato 28 agosto 2025 – Sostegno a la Global Sumud Flottilla
I Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti sostengono e invitano a supportare la Global Sumud Flottilla, una grande missione umanitaria civile promossa dai popoli per il popolo palestinese vittima di genocidio, che vede coinvolti 44 paesi, centinaia di attiviste/i e numerose navi, in partenza dalla Spagna, dall’Italia e dalla Tunisia in questi giorni. Di fronte ai vergognosi tentennamenti, ai balbettii penosi, alle promesse dilatorie, ai doppi standard morali e politici, alle dichiarazioni roboanti ma vuote di governi che, come quello Meloni, sono complici dell’entità sionista, alla quale si continua a dare appoggio militare e diplomatico e giustificazione ideologica, i popoli esercitano, con iniziative spontanee, dal basso, quella sovranità che anche i Comitati richiamano e rivendicano da quando si sono costituiti, per affermare l’uguaglianza e per salvaguardare un modello di convivenza basato sulla solidarietà e sul rispetto, non sulla sopraffazione e su istanze a vario titolo colonialistiche e suprematiste. Più di 40 tonnellate di cibo sono state raccolte in 48 ore al porto di Genova. Lo stesso è accaduto altrove, mentre molti lavoratori dei porti si sono rifiutati di caricare sulle navi armi destinate a Israele e al suo progetto di sterminio, che ormai si compie in modo scoperto e senza pudore. Auspichiamo che le navi, protette da quel diritto internazionale, già più volte calpestato e vilipeso, arrivino a Gaza e spezzino il blocco criminale che sta decimando i palestinesi, decisi tuttavia a non abbandonare la propria terra. Seguiremo il viaggio della solidarietà con trepidazione e vigilanza attiva, e intanto continueremo a pretendere che il governo interrompa ogni rapporto commerciale, militare e diplomatico ed ogni forma di collaborazione scientifica e accademica con Israele. Soffieremo vento di umanità nelle vele della Global Sumud Flottilla. Vogliamo raccogliere, così, il testamento del giornalista Anas Al-Shafir, che, morendo sotto un fuoco che ha ucciso più di 240 reporter, ci ha raccomandato di non abbandonare la Palestina, “cuore pulsante di ogni persona libera”. Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
20-22 GIUGNO 2025: GIORNATE INTERNAZIONALI DI AZIONE PER L’ESTRADIZIONE IMMEDIATA IN GERMANIA DELLA COMPAGNA ANTIFASCISTA MAYA!
RICEVIAMO E DIFFONDIAMO: 20-22 GIUGNO 2025: GIORNATE INTERNAZIONALI DI AZIONE PER L’ESTRADIZIONE IMMEDIATA IN GERMANIA DELLA COMPAGNA ANTIFASCISTA MAYA!SOLIDARIETA’ DA ROMA CON LA LOTTA ANTIFASCISTA IN OGNI DOVE! Dal 1997, ogni anno, in Ungheria i nazionalisti dell’estrema destra provano a commemorare i soldati ungheresi e tedeschi che morirono nell’assedio realizzato dall’esercito sovietico a Budapest nel […]
Fuori la guerra dalla Storia! No al genocidio del popolo palestinese! No al riarmo europeo!
Comunicato 23 giugno 2025 Noi Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti registriamo attoniti l’enormità sconsiderata della scelta trumpiana di entrare nella guerra dichiarata da Israele all’Iran, attraverso l’operazione Midnight Hammer della scorsa notte, in cui una serie di siti nucleari iraniani è stata bombardata con ordigni penetranti non in possesso dello Stato di Israele. Dopo che Israele, nei giorni scorsi, ha assassinato nelle proprie case, in un Paese sovrano e membro dell’ONU, personalità delle Istituzioni iraniane (politiche, militari, di ricerca scientifica), colpendo anche civili e luoghi di cura, la violenta e improvvisa aggressione statunitense all’Iran, in contrasto sia col Diritto internazionale sia con la Costituzione USA, rappresenta una svolta epocale capace di incendiare l’intero mondo. La linea rossa che separa l’umanità da un mondo che ne è privo è già stata superata con l’orrore del genocidio in atto a Gaza: ora si segna un ulteriore passo verso l’apocalisse. Noi Comitati ci uniamo pertanto ai presidi ed alle manifestazioni (nell’auspicio della massima unitarietà) che si stanno organizzando in tutta Italia già da lunedì, a Roma ed in ogni città e regione dove noi Comitati siamo attivi nella difesa degli uguali diritti e della vita di ciascuna persona, garantiti dalla Costituzione Italiana del 1948 nata dalla Resistenza. Resistiamo quindi. “Fuori la guerra dalla Storia”! No al genocidio del popolo palestinese! No al riarmo europeo! L’Italia non partecipi alla guerra né partano dal suo territorio velivoli italiani o statunitensi in direzione Iran. No alla spirale bellica e alla militarizzazione delle coscienze! Alziamoci e riempiamo ogni piazza. Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l ’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
Comunicato 18 giugno 2025 – No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo
No guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo: i Comitati per il Ritiro di ogni Autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti aderiscono convintamente alla manifestazione NO REARM EUROPE, che si svolgerà a Roma il 21 giugno, con partenza da Porta San Paolo. Lo fanno perché ciascuna di quelle parole – oltre che costituire un terribile e disumano disvalore in sé – sta a significare la distruzione di qualunque progetto di giustizia sociale e di esigibilità dei diritti universali per tutti e tutte, che sono alla base della nostra lotta. Oltre a condannare intransigentemente il genocidio di Gaza e la postura padronale priva di qualunque limite assunta da Israele anche in occasione del recente attacco all’Iran, così come tutte le guerre, riteniamo che l’affermazione di una politica di riarmo dell’UE non farà che esasperare il caos in cui è precipitato il mondo proprio a causa delle politiche egemoniche portate avanti dalle grandi potenze economiche e militari, di cui l’UE vuole essere parte. Il riarmo, inoltre, favorirà ulteriormente le politiche autoritarie che da tempo i governi di molti paesi, compresa l’Italia, stanno attuando. Svuotare gli arsenali e colmare i granai è l’unica risposta da fornire ad un mondo – ingiusto e diseguale – dominato dalla violenza delle armi. Comitati per il ritiro di qualunque Autonomia differenziata, l ’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti
“LARGO ALLE FACINOROSE”
RICEVIAMO E DIFFONDIAMO DELLE PAROLE CIRCA ALCUNE MOBILITAZIONI DI MAGGIO CHE HANNO ATTRAVERSATO L’ISOLA E LA PENISOLA: “LARGO ALLE FACINOROSE Le manifestazioni individuali sono sorrette da un percorso collettivo. Quando lo sfaldarsi di una rete è preceduto da un mettere le mani avanti; colpevolizzando a priori, una pratica manifestazione del proprio dissenso, da tempo ormai […]
L’INGANNO DEI LEP – Livelli Essenziali delle Prestazioni
A questo link trovate – in aggiornamento – i materiali, le relazioni e gli interventi del seminario mercoledì 2 luglio ore 18.00 introduce Marina Boscaino – Comitati contro ogni autonomia differenziata e Tavolo No AD ne discutiamo con Ivan Cavicchi – filosofo della medicina e sociologo Vincenzo Tondi della Mura – ordinario di diritto costituzionale Unisalento Pasquale Tridico – gruppo della Sinistra al Parlamento europeo – GUE/NGL presiedono Loretta Mussi – esecutivo nazionale No AD Maria Teresa Capozza – esecutivo nazionale No AD In diretta sul canale youtube live https://www.youtube.com/@NoadogniAD/streams per informazioni noaogniad@gmail.com – https://perilritirodiqualunqueautonomiadifferenziata.home.blog/