Israele rilancia il piano per l’insediamento E1 per dividere la Cisgiordania e distruggere il futuro Stato palestinese

InfoPal - Wednesday, July 16, 2025

Cisgiordania occupata –Quds News. Il governo israeliano ha ripreso i piani per espandere gli insediamenti illegali nell’area sensibile dell’E1, a est della Gerusalemme occupata, ha riferito lunedì il quotidiano Haaretz. La mossa minaccia di tagliare in due la Cisgiordania e di annientare ogni prospettiva futura per uno Stato palestinese geograficamente contiguo.

Per la prima volta dal 2021, il Consiglio Supremo di Pianificazione israeliano discuterà i piani per l’E1. È prevista un’udienza pubblica per il 6 agosto, durante la quale i residenti palestinesi e le organizzazioni per i diritti umani potranno presentare obiezioni formali. Il progetto era rimasto congelato per anni a causa delle pressioni internazionali, in particolare da parte degli Stati Uniti.

L’area dell’E1 copre circa 12 chilometri quadrati e collega l’insediamento illegale di Ma’ale Adumim a Gerusalemme Est occupata. Le autorità israeliane puntano a collegare i principali blocchi di insediamenti e isolare Gerusalemme dal resto della Cisgiordania. I critici avvertono che ciò ucciderà la soluzione dei due Stati.

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha confermato a maggio che il governo intende approvare i piani edilizi. Intervenendo a una conferenza sugli insediamenti, ha definito lo sviluppo dell’E1 una “fine di fatto dello Stato palestinese” e ha invocato l’arrivo di un altro milione di coloni in Cisgiordania. Ha dichiarato che Israele sta agendo “in modo professionale” e mira a imporre la propria sovranità sul territorio.

All’inizio di marzo, il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato una strada alternativa per i palestinesi a sud dell’E1. La nuova arteria separerebbe fisicamente il traffico palestinese dalla Strada 1, che collega Gerusalemme a Ma’ale Adumim, e sarebbe riservata esclusivamente ai coloni israeliani.

Il gruppo israeliano Peace Now ha avvertito che il governo del primo ministro Netanyahu sta sfruttando il genocidio a Gaza e la distrazione globale per imporre fatti compiuti e irreversibili sul terreno. L’organizzazione ha affermato che tali azioni cancellano ogni speranza di una soluzione politica e alimentano uno spargimento di sangue senza fine.

“Se attuato, questo piano sarà un crimine contro le generazioni future”, ha dichiarato Peace Now.

Secondo gli analisti, il progetto E1 eliminerebbe l’ultimo corridoio di terra aperto tra Ramallah, Gerusalemme e Betlemme, un’area che ospita quasi un milione di palestinesi. L’obiettivo è creare una cintura continua di insediamenti dalla Cisgiordania centrale a Gerusalemme, non lasciando spazio a una capitale palestinese o a uno Stato funzionale.

Il piano E1, rilanciato, è considerato uno dei progetti di insediamento più pericolosi degli ultimi decenni. Minaccia non solo le prospettive di pace, ma anche la sopravvivenza dei villaggi palestinesi nel cuore della Cisgiordania.