Espansione coloniale in Cisgiordania: Israele prevede di costruire circa 2.340 alloggi per coloni

InfoPal - Monday, July 14, 2025

Cisgiordania-PIC. L’Ufficio nazionale per la Difesa della Terra dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP) ha dichiarato che l’Autorità di Occupazione Israeliana (IOA) intende costruire circa 2.340 unità abitative per coloni ebrei nella Cisgiordania meridionale e centrale, nell’ambito di piani generali che mirano a centinaia di dunum di terreni privati palestinesi.

“Il Consiglio Superiore di Pianificazione dell’amministrazione civile israeliana sta attualmente discutendo diversi importanti progetti di espansione degli insediamenti”, ha dichiarato l’Ufficio Nazionale nel suo rapporto settimanale.

L’Ufficio Nazionale ha sottolineato che esistono chiari ruoli di coordinamento e complementari a questo proposito tra il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, che guida i piani di espansione degli insediamenti, e il ministro della Guerra israeliano Israel Katz, che fornisce la copertura di sicurezza per proteggere i coloni e le loro attività.

Secondo il rapporto, il piano prevede la costruzione di 117 unità abitative nell’insediamento di Ma’ale Amos, situato a sud-est di Betlemme, e di 150 unità nell’insediamento di Ganei Modi’in, a ovest di Ramallah. Il progetto nei pressi di Ganei Modi’in segna il primo esempio di espansione dell’insediamento oltre il muro di separazione, invadendo terreni appartenenti alla città di Ni’lin.

L’IOA sta inoltre valutando un piano per espandere l’insediamento di Kedumim a est di Qalqilya, creando un nuovo quartiere su un’area di 280 dunum, che includerebbe 1.352 unità abitative per i coloni. Questo quartiere sarebbe collegato all’insediamento principale da un ponte, creando un’ulteriore barriera che isolerebbe i villaggi palestinesi circostanti, rendendoli enclave chiuse circondate dalle colonie ebraiche.

Nella provincia di Betlemme, il rapporto parla di un piano israeliano per espandere l’insediamento coloniale di Nokdim – fondato su terreni annessi ai villaggi di Arab al-Ta’amira – creando un nuovo quartiere composto da 290 unità abitative su un’area di 239 dunum.

Il governo israeliano ha inoltre approvato la costruzione di ulteriori 430 unità abitative negli insediamenti coloniale di “Eli” e “Givat Zeev”, comprese 348 unità da costruire nell’avamposto di Palgei Mayim, vicino a Eli e parte di esso. Questo avamposto aveva ricevuto l’autorizzazione ufficiale da parte di Israele nel giugno 2023.

L’Ufficio nazionale ha inoltre affermato che il ministero israeliano dei Beni Culturali ha avviato i lavori di demolizione per istituire il cosiddetto “Parco Nazionale di Samaria” presso il sito archeologico della città di Sebastia, a nord-ovest di Nablus, con un budget fino a 32 milioni di shekel, sottolineando che questo progetto mira a giudaizzare il sito.

Sono stati inoltre stanziati 3,5 milioni di shekel per la costruzione di recinzioni, cancelli e ripari di cemento attorno alla storica stazione ferroviaria di Massoudiya, a nord di Nablus, in un’area priva di insediamenti ebraici e adiacente all’Area “B” della Cisgiordania, sotto il controllo civile e amministrativo dell’Autorità Nazionale Palestinese. Secondo l’Ufficio Nazionale, l’area è nota per essere un parco molto frequentato dai cittadini palestinesi.