Gruppo per la pace e la società democratica: Distruggiamo volontariamente le nostre armi

Retekurdistan.it - Friday, July 11, 2025

Il “Gruppo per la pace e la società democratica” ha annunciato: “Distruggiamo volontariamente le nostre armi, davanti a voi, come gesto di buona volontà e determinazione”.

Gli occhi e le orecchie del mondo sono puntati sulla cerimonia che si tiene nella città di Sulaymaniyah, nella regione del Kurdistan Federale. Il PKK, fondato dal leader curdo Abdullah Öcalan durante il Newroz del 1973 presso la diga di Çubuk ad Ankara e annunciato il 27 novembre 1978 nel villaggio di Fis, nel distretto di Licê di Amed (Diyarbakır), ha compiuto un passo storico. Un gruppo di membri del PKK ha distrutto le proprie armi durante una cerimonia.

Abdullah Öcalan, insieme ai detenuti del carcere di Imrali, ha lanciato un appello storico nell’ambito del “Processo di pace e società democratica”. Nella videochiamata pubblicata il 9 luglio, ha sottolineato: “La fase che abbiamo raggiunto ci impone di intraprendere nuovi passi concreti. Non credo nelle armi, ma nel potere della politica e della pace sociale e vi invito a mettere in pratica questo principio”.

La KCK ha risposto all’appello di Abdullah Öcalan, affermando: “Siamo determinati a compiere il passo che il leader Apo vuole che facciamo”. La dichiarazione della KCK ha sottolineato che il processo deve essere affrontato correttamente e che devono essere adottate le misure necessarie.

L’agenzia stampa Firat News ha pubblicato la dichiarazione del gruppo dopo la cerimonia. La dichiarazione recita quanto segue:

Al nostro popolo e all’opinione pubblica

In qualità di membri del “Gruppo per la pace e la società democratica”, formato per accelerare il processo di cambiamento e trasformazione democratica, salutiamo rispettosamente voi e tutti coloro che sono testimoni del nostro storico passaggio democratico.

Per difendere l’esistenza dei curdi dagli attacchi di negazione e annientamento, noi, combattenti per la libertà, uomini e donne, ci siamo uniti al PKK in momenti diversi e abbiamo condotto lotte per la libertà in diverse regioni. Siamo qui ora per rispondere all’appello del leader del popolo curdo, Abdullah Öcalan, lanciato il 19 giugno 2025. La nostra presenza si basa qui, allo stesso tempo, sull’appello del Leader Abdullah Öcalan del 27 febbraio 2025 e sulle risoluzioni del XII Congresso del PKK, riunitosi dal 5 al 7 maggio 2025.

Per garantire il successo pratico del processo di “Pace e società democratica”, per condurre la nostra lotta socialista per la libertà e la democrazia e lotta con metodi di politica legale e democratica sulla base dell’emanazione di leggi per l’integrazione democratica, distruggiamo volontariamente le nostre armi, davanti a voi, come gesto di buona volontà e determinazione.

Ci auguriamo che questo passo porti pace e libertà e abbia esiti propizi per il nostro popolo, per i popoli della Turchia e del Medio Oriente e per tutta l’umanità, in particolare per le donne e i giovani.

Condividiamo pienamente le parole del leader Abdullah Öcalan, che ha affermato: “Non credo nelle armi, ma nel potere della politica e della pace sociale e vi invito a mettere in pratica questo principio”. Siamo orgogliosi e onorati di fare ciò che è necessario per questo principio storico.

Come sapete, le cose non sono avvenute facilmente, senza alcun costo e senza lottare. Al contrario, ogni conquista è stata ottenuta a caro prezzo, con la lotta strenua e con le unghie e con i denti. E ciò che seguirà richiederà sicuramente una lotta strenua. Siamo ben consapevoli di questo fatto e, con l’obiettivo di garantire maggiori conquiste democratiche, crediamo con tutto il cuore nell’intuizione e nel paradigma del leader Abdullah Öcalan, confidando in noi stessi e nella forza collettiva della nostra comunità di compagni.

Considerata la crescente pressione fascista e lo sfruttamento in tutto il mondo e l’attuale bagno di sangue in Medio Oriente, il nostro popolo ha più che mai bisogno di una vita pacifica, libera, equa e democratica. In tale contesto, sentiamo e comprendiamo pienamente la grandezza, la rettitudine e l’urgenza del passo che abbiamo compiuto.

Ci auguriamo che tutti, i giovani e le donne, i lavoratori e gli operai, le forze socialiste e democratiche, tutti i popoli e l’umanità, osservino, comprendano e apprezzino il valore storico del nostro passo per la pace e la democrazia.

Facciamo appello alle forze regionali e globali responsabili delle sofferenze del nostro popolo affinché rispettino i più legittimi diritti democratici e nazionali del nostro popolo e sostengano il processo di “Pace e società democratica”.

Invitiamo tutti i popoli, gli ambienti socialisti e democratici, gli intellettuali, gli scrittori, gli accademici, gli avvocati, gli artisti e i politici a comprendere appieno il nostro passo storico e a essere solidali con il nostro popolo. Li invitiamo inoltre a partecipare più attivamente alla lotta per la libertà fisica del leader Abdullah Öcalan e per una soluzione democratica della questione curda, e a sviluppare e rafforzare la lotta e la solidarietà internazionale democratica e socialista a livello globale.

Invitiamo il nostro popolo e le sue forze politiche a comprendere correttamente le caratteristiche di questo storico processo di “Pace e società democratica” sviluppato dal leader APO, a svolgere con successo i propri doveri e responsabilità nei campi educativo, organizzativo e operativo e a sviluppare la vita democratica.

L’oppressione e lo sfruttamento finiranno; la libertà e la solidarietà prevarranno.

Il processo di “Pace e Società Democratica” avrà sicuramente successo.

Il Gruppo per la Pace e la Società Democratica

11 luglio 2025

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