Pulizia etnica e demolizioni a Gerusalemme: Israele promuove un piano di insediamenti residenziali di alto livello

InfoPal - Tuesday, July 8, 2025

Gerusalemme/al-Quds. In un significativo inasprimento della sua politica di espansione degli insediamenti, le autorità israeliane di occupazione hanno presentato un nuovo piano edilizio a Gerusalemme, incentrato sulla costruzione di torri residenziali di alto livello, che segna un passaggio dall’espansione orizzontale alla densità verticale come strumento di ebraizzazione.

La nuova strategia mira ad aumentare il numero di coloni israeliani in città, riducendo al contempo la presenza palestinese. Secondo i dati di pianificazione urbana, Israele ha già occupato circa l’87% di Gerusalemme Est e oltre il 52% dell’area è classificata come “zone verdi”, dove è vietata la costruzione palestinese.

Adottando l’edilizia verticale, le autorità israeliane mirano a massimizzare la densità degli insediamenti, demolendo sistematicamente le case palestinesi con il pretesto della “mancanza di permessi”. Questa tattica, ampiamente criticata dai gruppi per i diritti umani, fa parte di una più ampia campagna per sfollare i residenti palestinesi e cancellare gradualmente la loro presenza dalla città.

Gli analisti considerano il piano parte di una strategia a lungo termine per imporre la sovranità unilaterale su Gerusalemme e alterarne radicalmente l’identità demografica, geografica e culturale.

Il progetto sottolinea il tentativo dell’occupazione di creare fatti irreversibili sul campo. Attraverso insediamenti e grattacieli, Israele continua a impegnarsi per stabilire una maggioranza ebraica forzata in città.

Nonostante queste politiche aggressive, i residenti palestinesi di Gerusalemme rimangono risoluti. La città, con i suoi monumenti sacri, il suo patrimonio culturale e la sua popolazione persistente, continua a simboleggiare la resistenza agli sfollamenti e la determinazione a preservare la sua identità araba e islamica.

(Fonti: PIC, Quds News).