
Israele ordina lo sfratto di 22 famiglie palestinesi a Gerusalemme e blocca i lavori di costruzione nella Valle del Giordano
InfoPal - Saturday, July 5, 2025
Gerusalemme-PIC. Le autorità di occupazione israeliane hanno emesso ordini di sfratto e demolizione contro le comunità palestinesi sia a Gerusalemme che nella Valle del Giordano settentrionale, in quello che i gruppi per i diritti umani affermano essere parte di uno sforzo sistematico per sfollare i palestinesi ed espandere gli insediamenti illegali.
Nella città di Um Tuba, a sud di Gerusalemme, a 22 famiglie palestinesi è stato ordinato di lasciare le loro case nel quartiere di Al-Mashahid, entro il 7 luglio. Il Governatorato di Gerusalemme ha affermato che l’ordine mira a sequestrare terreni per l’espansione dell’insediamento di Har Homa, costruito su terreni appartenenti a Jabal Abu Ghneim. Lo sfratto comporterebbe lo sfollamento di circa 180 residenti.
Youssef Abu Tair, uno dei residenti interessati, ha confermato che il tribunale israeliano ha fissato una scadenza per l’evacuazione. “Respingiamo categoricamente questa decisione”, ha dichiarato. “Questa è la nostra terra e la terra dei nostri antenati, e non ce ne andremo nonostante i loro tentativi di sfollamento forzato”, ha aggiunto.
Nel frattempo, nella Valle del Giordano settentrionale, le forze di occupazione israeliane hanno emesso ordini di interrompere la costruzione di tutte le strutture residenziali e i recinti per il bestiame nella comunità di Ein al-Hilweh fino al 16 luglio. I residenti temono che gli ordini preludano a demolizioni su vasta scala.
Secondo Mahdi Daraghmeh, capo del consiglio del villaggio di Al-Malih e Al-Medarib, le strutture minacciate sono vecchie e vulnerabili, il che le rende probabili obiettivi di demolizione. Tredici famiglie vivono nella zona e hanno dovuto affrontare una crescente violenza da parte dei coloni, tra cui attacchi alle tende, tentativi di furto di bestiame e restrizioni al pascolo.
Queste misure fanno parte di una più ampia politica israeliana di sfollamento dei palestinesi dalle loro terre per far posto all’espansione degli insediamenti e per consolidare il controllo su aree strategiche.