
Neve e ghiaccio spariscono per la crisi climatica, ma ENI sponsorizza Milano-Cortina 2026
ReCommon - Wednesday, June 18, 2025Utilizzando il legame scientifico consolidato tra emissioni di gas serra e aumento della perdita di neve e ghiaccio, il nuovo rapporto di New Weather Sweden e della campagna Badvertising calcola che la produzione di combustibili fossili di ENI comporta la perdita annuale di quasi 1.000 km² di neve e lo scioglimento di 6,2 miliardi di tonnellate di ghiaccio glaciale. È il dato principale che emerge dal rapporto “Melting The Winter Olympics”, realizzato utilizzando il legame scientifico consolidato tra emissioni di gas serra e aumento della perdita di neve e ghiaccio.

La perdita di neve sta accelerando a causa del cambiamento climatico. Dal 1970, la copertura nevosa nel mese di maggio nell’emisfero settentrionale è scesa da 21,4 milioni a 16,5 milioni di km² – una perdita netta di 4,8 milioni di km², equivalente all’area dell’India. I ghiacciai nel mondo hanno perso oltre 8.000 gigatonnellate di ghiaccio dal 1976, contribuendo all’innalzamento del livello del mare e a eventi meteorologici estremi.
Il rapporto sostiene che la grande entità della perdita di neve e ghiaccio legata alla produzione fossile di ENI, e le ulteriori emissioni derivanti dalla promozione e dal greenwashing come sponsor olimpico, rendano l’accordo autolesionistico e una minaccia diretta per il movimento olimpico invernale.
La ricerca mostra inoltre che, per ogni euro speso in sponsorizzazione, le “emissioni sponsorizzate” di Eni ammontano a 63,5 kg di CO₂e. Ciò significa che un tipico accordo di sponsorizzazione olimpica da 15 milioni di euro potrebbe generare quasi un milione di tonnellate di emissioni — equivalente alla combustione di oltre 2 milioni di barili di petrolio.
Gli attivisti climatici hanno criticato il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) per aver accettato il colosso italiano ENI come “Premium Partner” delle Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026, paragonandolo a “Big Tobacco che sponsorizza un vertice sulla salute”. Si stima che il contratto di sponsorizzazione ammonti a non meno di 15 milioni di euro.
Gli stessi attivisti invitano il CIO a imparare dal passato e dalla propria storia, adottando quindi misure analoghe a quando furono vietate le sponsorizzazioni da parte dell’industria del tabacco. Nel 1988, a seguito di crescenti prove dei danni alla salute pubblica, il Comitato Olimpico Canadese pose fine la pubblicità del tabacco ai Giochi Invernali di Calgary. Con la scienza che oggi dimostra chiaramente i danni dei combustibili fossili sia per la salute umana che per il clima, gli attivisti chiedono al CIO di mostrare la stessa chiarezza morale.