
Le forze israeliane intensificano la brutale repressione dei detenuti palestinesi
InfoPal - Tuesday, June 17, 2025
PIC. Negli ultimi giorni, le forze carcerarie israeliane hanno avviato una violenta repressione contro i prigionieri palestinesi in diversi centri di detenzione, assaltando le celle e picchiando i detenuti con il pretesto che stessero celebrando le rappresaglie dell’Iran contro Israele, secondo quanto riportato dalla Società dei Prigionieri Palestinesi (PPS).
Amjad al-Najjar, direttore della PPS, ha dichiarato in un comunicato stampa che le unità di repressione israeliane, accompagnate da cani poliziotto, hanno fatto irruzione nelle sezioni dei detenuti, aggredendo brutalmente i detenuti con manganelli e gas lacrimogeni dopo averli ammanettati. Ha descritto le scene come prive di qualsiasi minimo standard di dignità umana.
Un video diffuso domenica sembra confermare gli abusi, documentando quella che al-Najjar ha descritto come una “sistematica campagna di repressione” all’interno delle carceri di occupazione israeliane. Ha avvertito che i prigionieri stanno sopportando condizioni sempre più dure mentre l’amministrazione penitenziaria intensifica le sue misure punitive.
“L’autorità di occupazione israeliana sta sfruttando l’attenzione mondiale sull’escalation tra Iran e Israele per vendicarsi dei prigionieri palestinesi, sottraendosi al controllo internazionale”, ha dichiarato al-Najjar. “Il rischio per le loro vite aumenta ogni giorno che passa”, ha sottolineato.
In risposta ai continui abusi, le istituzioni palestinesi hanno inviato lettere urgenti alle Nazioni Unite e a diverse organizzazioni per i diritti umani, sollecitando un’azione immediata per porre fine alle violazioni e chiamare le autorità israeliane a risponderne.
Al-Najjar ha citato statistiche allarmanti: 72 detenuti palestinesi sono morti sotto la custodia israeliana dall’inizio della guerra genocida a Gaza, quasi 19 mesi fa, rispetto alle sole nove morti a Guantanamo Bay in un periodo di 20 anni, evidenziando quella che ha definito la pura brutalità del sistema carcerario israeliano.
Ha invitato gli organismi internazionali e i difensori dei diritti umani a intervenire, sottolineando che queste repressioni non sono episodi isolati, ma parte di una politica più ampia guidata dai vertici politici israeliani.
Dall’inizio del genocidio in corso a Gaza, le forze di occupazione israeliane hanno arrestato oltre 17.500 palestinesi nella Cisgiordania occupata, tra cui 545 donne e 1.400 bambini. Almeno 10.400 palestinesi sono attualmente detenuti, tra cui 49 donne, 440 bambini e 3.562 amministrativi, trattenuti senza accusa né processo.